SINDACO E CONSIGLIERI PD PRENDONO LE DISTANZE DALLA PROPRIA SEGRETERIA
“Abbiamo letto con stupore, sconcerto e desolazione il comunicato diffuso giovedì 4 dalla segreteria del Pd, dal nostro partito, dopo pochi giorni dall’incontro di lunedì 1 ottobre: incontro voluto proprio per ripartire dopo mesi di incomunicabilità tra la Segretaria e noi consiglieri del PD (quelli rimasti dopo l’uscita dal gruppo di altri tre consiglieri) iniziando dal Regolamento edilizio predisposto dall’amministrazione e in procinto di essere portato in adozione nel Consiglio comunale del 5 ottobre“. Comincia così la lettera che il sindaco Pasquale Chieco e i consiglieri comunali PD Giovanni Turturro, Mario Paparella e Michele Scardigno hanno indirizzato alla Segretaria del Circolo PD di Ruvo di Puglia e per conoscenza al Segretario Regionale PD e al Segretario Provinciale PD di Bari.
“Nell’incontro dell’1 ottobre, il Sindaco aveva dichiarato e chiarito che l’Amministrazione comunale considerava e considera il Regolamento Edilizio Tipo in via di adozione un documento aperto, suscettibile di valutazioni e modifiche nell’ambito del procedimento partecipato già avviato da tempo e che sarà ulteriormente sviluppato portandolo all’attenzione e alle osservazioni della città prima dell’approvazione definitiva. Nessuna chiusura, nessuna indisponibilità al confronto“, spiegano.
Poi spiegano le ragioni: “Il contenuto del comunicato della segreteria risulta davvero incomprensibile e assolutamente fuori luogo:
– perché rinnega inaspettatamente, ingiustificatamente e irresponsabilmente le conclusioni per la ripartenza del confronto interno maturate nell’incontro dell’1 ottobre dove, seppure partendo da posizioni diverse, si era preso atto dello stato del percorso amministrativo intrapreso con il prossimo avvio delle osservazioni sulla bozza di Regolamento predisposta dagli uffici;
– perché la scelta di alzare i toni, in appoggio ad iniziative dell’opposizione, sembra dettata dalla esigenza di drammatizzare la tensione tra segreteria del partito e Amministrazione e di condizionare la delegazione del PD in consiglio comunale”.
“Queste uscite – proseguono – danno l’immagine (sbagliata) di partito litigioso, ostaggio di interessi particolari e disinteressato al bene comune. Crediamo che i cittadini non comprendono. Quello che invece tutti comprendono è la ormai conclamata inadeguatezza della Segretaria cittadina a ricoprire un ruolo così delicato e la sua incapacità a garantire la collaborazione tra partito e l’amministrazione comunale”.
Infine, concludono: “Un tema sul quale invitiamo la Segreteria provinciale, che legge per opportuna conoscenza quanto sta avvenendo nella nostra città, di avviare tutte le iniziative del caso“.