Sfiorare la storia con le dita: il Braille al Museo Jatta
Ieri, nella Giornata Nazionale del Braille e nella Giornata Mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, il Museo Nazionale Jatta, a Ruvo di Puglia, ha ospitato la prima visita guidata per non vedenti, a conclusione del percorso di alternanza scuola-lavoro della V F del locale Liceo Scientifico e Linguistico “Orazio Tedone”, in collaborazione con il Polo Museale della Puglia e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Il Braille è il sistema di scrittura che consente a non vedenti e ipovedenti di accedere al patrimonio scritto dell’umanità: in un Museo, quindi, consente di “leggere” le guide e le iscrizioni dei reperti, quadri e altre opere per una fruizione effettivamente universale del patrimonio storico, artistico e architettonico. E al Museo Nazionale Jatta, come è nelle intenzioni della direttrice Elena Silvana Saponaro, questo deve realizzarsi.
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Gli studenti della VF hanno organizzato un percorso particolare che ha avuto inizio nelle quattro sale del Museo, dove alcuni alunni ipovedenti e non vedenti hanno non soltanto letto le iscrizioni in Braille a corredo di alcuni vasi, ma hanno anche sfiorato, con dita delicate che tradivano l’emozione , alcuni di essi, mentre studentesse narravano la storia del Museo e dei miti raffigurati sui crateri a mascheroni o sulle pelike.
Il percorso ha avuto il suo termine nella Sala Multimediale del Museo, dove è stato proiettato un filmato dedicato al Museo Jatta e dove è stata allestita una mostra con i manufatti – tra cui una guida del Museo in Braille – realizzati dagli studenti anche negli scorsi anni scolastici, nell’ambito del progetto di inclusione sociale “Museo per tutti”. Un concerto musicale ha suggellato questa intensa esperienza.