SETTE GIORNI CON LA TESTA IN UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA, L’ODISSEA DEL GATTO “MIKY”
Curiosità, fame, voglia anche di giocare con un attrezzo sconosciuto. Mescolate questi elementi e otterrete come risultato una vera e propria ghigliottina per un gatto comunale che ha vissuto un proprio dramma personale.
Finito in una bottiglia di plastica, è stato salvato e liberato dall’oggetto in questione dopo sette giorni di lunghe ricerche e di tentativi di fermarlo.
Dopo una lunga sinergia tra Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e volontarie dell’Enpa, il gatto è stato finalmente recuperato grazie a un catturatore, Alfonso, giunto da Bari. Dopo essere stato liberato dalla plastica, è stato condotto d’urgenza in clinica per le cure del caso.
Il gatto, per tutti “Miky”, ovviamente si trova in uno stato di disidratazione. E’ stato tosato e presenta degli edemi nella zona su cui era posata la bottiglia. Vistosa è anche la ferita alla bocca in corrispondenza dei denti canini, dopo i vari tentativi di liberarsi dalla bottiglia e, non riuscendo ad aprire la bocca, il dente ha tagliato un labbro. Adesso è sotto osservazione.
“Queste sono le condizioni – scrivono i volontari dell’Enpa – in cui è stato recuperato questo gatto dopo avere passato sette giorni con la testa in una bottiglia di plastica. La crescita delle città sta limitando drasticamente gli spazi verdi per gli animali, la nostra grande sporcizia sta inquinando anche quel piccolissimo spazio che gli abbiamo destinato”.”
“Limitiamo la sporcizia, – auspicano le volontarie – rispettiamo l’ambiente e salveremo la vita anche a tanti Animali innocenti”.
