Serena e Piero Ursi: "Con il legno e la nostra arte, la bellezza è a portata di tutti!"
Il legno è un materiale “vivo”: basta appoggiare l’orecchio al tronco di un albero e si sente scorrere la linfa, come uno strano ronzio. Per questo motivo tutti gli oggetti in legno sono caldi, rassicuranti, esprimono il ciclo vitale di un seme che diventa pianta, albero.
E le creazioni di alto artigianato di Serena e Piero Ursi, in arte “Serenè Art Design”, trasmettono calore, passione, dedizione per il bello.
In questi giorni sono stati, per lavoro, a Milano, la capitale del design (visitatissimo il suo “Salone del Mobile”, che si tiene ad aprile, con un elevatissimo numero di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, ndr). Sono stati per lavoro ma anche per avere “ispirazione”. E una mano in tal senso è stata fornita da Angelo Mazzone, “perché grazie al suo tour “Milano Segreta”, abbiamo conosciuto le bellezze di Milano nascoste ai più e, in tal modo, abbiamo ricevuto input storico-artistici che sono vitali per realizzare le nostre opere” spiega Serena.
Abbiamo intervistato questi ragazzi, «metà ruvesi e metà andriesi», come amano definirsi “geograficamente”.
Chi sono Serena e Piero Ursi?
Serena e Pietro Ursi, felicemente sposati, sono i creatori del marchio “Serenè Ursi Artdesign”, che firma le loro creazioni artistiche-artigianali.
Sin dal nostro primo incontro, abbiamo subito capito che amavamo l’Arte e, a dir la verità, volevamo creare il giusto connubio tra genialità, estro creativo ed esperienza maturata nel campo della falegnameria. Così sono nate le nostre creazioni, realizzate lavorando la materia prima, il legno, e poi dipinte artisticamente. Raffiguriamo il mondo esterno con un’intuizione fantastica per mezzo di sfumature,colori e varie tecniche ma rispettando sempre i canoni artistici tradizionali.
Qual è la vostra formazione artistica?
Pietro “Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Corato, mi sono accorto che era necessaria l’esperienza lavorativa. Così mi sono dedicato alla falegnameria, attingendo ai preziosi segreti che mio nonno e mio padre, falegnami, mi hanno tramandato.
Serena “ Già da piccolina, io amavo usare i colori e i pennelli. Mi ricordo che alla scuola elementare la maestra Laura diceva ai miei genitori “Sua figlia sarà una grande artista!”. Grazie, Maestra Laura, per essere stata la prima a credere in me. Dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Bari, mi dedico all’animazione ma il mio cuore batteva sempre per l’Arte, tanto che i miei capi animatori, Claudio Monopoli e Michele Belviso, notando la mia bravura mi commissionavano la realizzazione e l’ allestimento delle scenografie (nelle foto). Dopo quattro stagioni come animatrice, incontro per caso la persona ha subito creduto in me…,mio marito. Un ringraziamento speciale va, però, alla mia famiglia che non ha mai ostacolato le mie scelte. Papà, mamma,vi amo!
Ho visto che oltre al legno, impiegate anche il metallo. Quali tecniche adoperate per fonderli insieme?
Realizziamo opere in legno che vanno dall’ oggettistica all’illuminazione, fino ad arrivare ai quadri. In tutti i nostri lavori, l’arte e il design sono esaltati abbinando il legno al metallo, attraverso la tecnica della foglia d’oro e d’argento che rivelano i nostri punti di riferimento artistico-temporali che sono l’epoca greco-romana, il Rinascimento e i primi albori del Novecento. Proprio questa “multitemporalità” affascina le persone. Le nostre creazioni sono sperimentali, mescolano innovativamente tecniche ed epoche differenti.
Poi, siamo convinti che il legno stesso sia già di per sé la più grande opera artistica di Madre Natura, con le sue venature e sfumature per cui ogni quadro in legno è unico, anche se è a livello “grezzo”.
Inoltre, dipingiamo a mano, sfumando i colori, graffiando le finiture e, soprattutto, scolpendo.
Quali essenze privilegiate?
I legni da noi prediletti per le lavorazioni devono avere determinate caratteristiche tecniche poiché devono essere sottoposti a processi di scolpitura e tornitura: quindi privilegiamo il legno di ulivo e il legno di toulipier, delle Magnoliaceae le cui venature sono di colore verdastro e, quindi, “apparentemente” non gradevole all’estetica. Ma il compito dell’ arte e del nostro marchio è quello anche di valorizzare ciò che per altri è inutile e non buono.
Le vostre creazioni sono tattili, multisensoriali e per questo fruibili anche da ipovedenti e non vedenti.
Certo. E vogliamo parlare di ciò partendo dalla scultura e dal bassorilievo in epoca greco e romana. Nei templi e ville raffiguravano scena di vita o scene sacre a tutto tondo; erano visibili ma nello stesso tempo si potevano toccare: non avevano bisogno di tenere conferenze per spiegare la loro opera. E proprio sulla scia dell’arte antica, abbiamo creato opere dedicate a chi non può fruire dell’arte con il senso della vista.
Ma gli ipovedenti e non vedenti possono “ammirare” i capolavori attraverso il tatto. E questo è molto apprezzato. Infatti nelle mostre e collaborazioni con l’Associazione Onlus Non Vedenti di Barletta, abbiamo avuto la certezza che i nostri quadri sono molto apprezzati. Perché dal legno scolpito, facciamo uscire la sua vera anima.
E, infatti, il legno lavorato da questa coppia di artisti vibra di passione attraverso le rose rosse che decorano lampade, portacandele, profumatori per la casa. E i quadri…molto intensa la donna dalla pelle candida rivestita di un drappo scarlatto che copre lo sfondo della tela, o un volto di donna che piange, circondato da tasselli colorati, un quadro di denuncia della violenza sulle donne. Quei tasselli ricordano luci di una discoteca, quasi a simboleggiare la solitudine morale in cui versano le vittime della violenza.
La vostra arte affronta anche temi sociali?
Sì. E l’abbiamo fatto in un contesto particolare: in discoteca dove tutto ci si aspetta meno che l’apprendimento di messaggi sociali.
Abbiamo raffigurato, nei nostri quadri e oggetti, uno dei temi attuali più dolorosi: la violenza sulle donne. A tal proposito vogliamo ringraziare il nostro caro amico Francesco Lamonarca e il gestore della stessa discoteca, Nicola Pertuso.
Parlatemi dei vostri progetti imminenti.
I nostri eventi futuri ci vedranno prima in scena a Ruvo di Puglia nella manifestazione di “Ruvo Carafa e la leggenda”. Abbiamo donato al Centro Studi “Cultura et Memoria” di Ruvo di Puglia, che ringraziamo tanto per l’opportunità offertaci, uno scudo scolpito in legno con la riproduzione grafica del logo. Tra l’altro la nobile arte della scolpitura del legno, in quel periodo storico, aveva la sua massima espressività.
A primi di luglio, andremo a Treviglio (Bg) per esibire non solo le nostre sculture in legno ma anche per mostrare le nostre creazioni con la tecnica dell’intarsio. Saremo immersi nello scenario di una villa cinquecentesca, ospiti di Lorenzo Corti che ringraziamo.
E un ultimo ringraziamento vogliamo rivolgere ad Angelo Mazzone e Laura Pellicani che, con i loro consigli, ci hanno motivato giorno dopo giorno e, naturalmente, un ringraziamento speciale va a tutta la redazione di ruvesi.it!
(Nella foto in evidenza, Piero e Serena Ursi che mostrano lo scudo creato da loro per l’Associazione Cultura et Memoria di Ruvo di Puglia in occasione dell’evento “Ruvo, Carafa e la leggenda” )