Sequestrati 800 kg di salami scaduti: coinvolto imprenditore ruvese
I militari del Reparto Parco Nazionale dell’Alta Murgia di Altamura e del Comando Regione Carabinieri Forestali “Puglia” di Bari hanno portato a termine una serie di accertamenti nel settore della commercializzazione dei salumi.
I controlli hanno interessato in particolar modo una ditta, dedita al commercio all’ingrosso di salumi e formaggi, con sede a Ruvo di Puglia, ove i militari hanno accertato la presenza di salumi scaduti di una nota ditta nazionale prossimi all’immissione sul mercato.
Dai primi accertamenti emergeva che gli stessi prodotti erano stati acquistati di recente già scaduti.
A seguito di urgenti accertamenti sulla tracciabilità degli alimenti è emerso che detti salumi erano già stati ritirati dal mercato dalla ditta produttrice del Nord e conferiti ad una ditta della provincia di Lodi per il trattamento e la trasformazione dei sottoprodotti di origine animali non destinabili al consumo umano in mangimi e/o bioenergia.
Ne conseguiva l’immediato sequestro degli alimenti, 800 kg circa, per detenzione e commercio di sostanze pericolose per la salute pubblica e frode nell’esercizio del commercio con denuncia a piede libero degli imprenditori di Lodi e Ruvo di Puglia.
«L’attività dei Carabinieri Forestali – afferma il Capitano Giuliano Palomba – proseguirà al fine di accertare ulteriori responsabilità di terzi e, nel contempo, accertare la dimensione di un fenomeno che vede la re-immissione sul mercato degli alimenti non idonei per il consumo umano con nuova etichetta e termini di scadenza alterati, il tutto a garanzia e tutela della salute pubblica e dei consumatori sempre più vittime inconsapevoli delle frodi sanitarie e commerciali».