Scuola, i nove consigli per risparmiare sul caro libri
Libri usati sì, ma per fare davvero un buon affare è meglio comprarli offline. E se l’intenzione è comprare libri scolastici nuovi, non bisogna per forza dire addio agli sconti: si può arrivare a risparmiare il 20%, basta sapere dove cercarli. Preferite gli e-book? Vi conviene. Da quest’anno infatti l’IVA è stata ridotta al 4%. Ecco quindi 7 utili consigli di Skuola.net grazie ai quali le famiglie potranno evitare (almeno in parte) la batosta del caro libri, che torna ogni anno ad alleggerire le tasche degli italiani…puntuale come la campanella di settembre.
#9 Alla ricerca del mercatino del libro usato
Molte città ospitano banchi stabili che si occupano della vendita del libro scolastico usato o dell’usato in generale. Uno dei più famosi è il numero 7 di Lungotevere Oberdan a Roma. Tuttavia tra giugno e settembre i mercatini si moltiplicano, organizzati “ad hoc” da associazioni e sindacati in decine di centri. Unione degli Studenti, anche quest’anno, rinnova gli appuntamenti in tutta Italia. “Si tratta di una pratica di mutualismo studentesco, ovvero di un servizio di interscambio solidale degli studenti per gli studenti per abbattere le speculazioni editoriali sul caro libri “sostiene il sindacato studentesco, che comunica che i libri verranno venduti al 50% del prezzo di copertina. Scoprire dove si trovano i mercatini è estremamente semplice: UdS ha creato pagine su Facebook con tutte le info sulle iniziative delle diverse città.
#8 Libri usati: offline o online?
Non solo mercatini. I libri scolastici usati vengono trattati anche dalle librerie, o da catene come Il Libraccio o Ibs, che danno anche la possibilità di comprare online. Tuttavia per libri usati bisogna usare qualche accortezza: nel caso dell’acquisto online è impossibile verificarne le condizioni e si rischia di incappare in testi troppo rovinati. Meglio quindi rinunciare all’e-commerce per quanto riguarda i libri usati: comprate solo dopo aver toccato con mano. Anche in libreria si può risparmiare tra il 40% e il 70% sul prezzo di copertina.
#7 Vecchia edizione? No, grazie!
Uno dei problemi più frequenti nell’acquisto dei libri usati è di ritrovarsi con un’edizione vecchia del testo, lontana da quella adottata dal professore per il nuovo anno scolastico. Con il risultato di dover sostenere una doppia spesa e gettare il libro usato nel cestino. Prima di comprare, quindi, è importante confrontarsi con i professori: nel caso l’insegnante accetti anche le edizioni precedenti, via libera. Altrimenti, sarà necessario trovare l’edizione giusta o rassegnarsi a comprare il libro nuovo.
#6 Informarsi su iniziative e facilitazioni
Comodato d’uso, banche dei libri, buoni regionali: sono iniziative per il diritto allo studio che incontrano le esigenze delle famiglie in difficoltà. Con il comodato d’uso, la scuola compra i libri di testo e li “presta” allo studente che ne fa richiesta, che dovrà riconsegnarli alla fine dell’anno. I buoni regionali, invece, sono contributi che le Regioni mettono a disposizione alle famiglie meno abbienti per far fronte al caro-libri. Sono ancora le scuole, poi, ad organizzare le “banche dei libri”: ogni libro donato dagli studenti al proprio istituto va ad ampliare una biblioteca di testi usati creata appositamente per l’uso di coloro che non hanno possibilità di comprarli.
#5 Comprare quando serve
Tra i libri di testo adottati da ogni classe ce ne sono alcuni che, nel corso dell’anno, non vengono utilizzati. Questo può succedere per diversi motivi. Alcuni sono di supporto a materie molto tecniche, laboratoriali o pratiche (ad esempio, educazione fisica), ma spesso lasciati nel dimenticatoio per la natura stessa della materia. Altri vengono accantonati per scelta didattica dei prof e sostituiti da dispense e appunti, o tralasciati per mancanza di tempo. Insomma, finché non si è sicuri di utilizzare effettivamente il testo, evitiamo di mettere mano al portafogli.
#4 L’e-book conviene
Fino al 2014, sugli e-book l’IVA pesava ben il 22%. Per effetto della nuova normativa voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal 1 gennaio scorso l’imposta è scesa al 4%, comportando per il libro elettronico il calo dei prezzi rispetto all’anno scorso. Per tutti gli studenti che hanno già un tablet in casa questo può comportare un bel taglio alle spese.
#3 Libri usati da studente a studente
Se l’usato è la vostra scelta e siete disposti ad aspettare l’inizio delle lezioni, il modo più comodo per risparmiare sui libri è farsi un giretto tra le classi superiori, o tra il “mercatino” improvvisato tra le auto e i motorini dei neo-diplomati (e neo-patentati) all’uscita di scuola. In questo modo si evitano commissioni e il prezzo è contrattabile: si può arrivare a risparmiare fino al 70% su ogni libro.
#2 Libri nuovi? Meglio online o al supermercato
Quando l’esigenza è trovare un libro nuovo di zecca, non vuol dire che sia necessario dire addio agli sconti. Online si possono trovare migliaia di titoli delle ultime edizioni scontati fino al 15%. Uno dei siti più famosi per l’e-commerce, Amazon, offre proprio questo sconto sui libri di scuola. Il Libraccio, che oltre all’usato vende anche libri nuovi online, restituisce il 15% della spesa in buoni acquisto. Chi non vuole rassegnarsi e sta cercando libri offline, può risparmiare rivolgendosi ad alcune catene di supermercati: ad esempio, Conad restituisce fino al 25% in buoni acquisto. Esselunga prevede il 15% di sconto per i possessori di carta fedeltà, mentre adottano il metodo dei buoni acquisto anche Carrefour (15% della spesa) Simply e Auchan (15% se i libri vengono prenotati presso il punto vendita, 20% se prenotati online).
#1 Risparmiare guadagnando
Se la migliore difesa è l’attacco, il miglior metodo per risparmiare sui libri di scuola può essere…guadagnarci. Per ogni nuovo libro da comprare, infatti, c’è un libro vecchio che non si usa più e che invece potrebbe essere utile ad un nuovo studente. Così, c’è risparmio per chi compra e qualche soldino in più per chi vende. Sono molte le librerie e i mercatini che accettano i libri usati, comprandoli però circa al 30% del loro prezzo iniziale. Per uno scambio ancora più proficuo, meglio la vendita diretta tra studenti: senza intermediari si può vendere e comprare di media al 50% circa.