Politica

Scenari post elettorali, Cinone: «La voce del popolo è la voce della verità. Da qui si apre una nuova fase»

A bocce ferme, quando ormai le urne delle sezioni hanno raccolto in maniera inequivocabile le preferenze dei cittadini pugliesi, Titti Cinone, esponente di Azione e candidata al consiglio regionale a sostegno di Ivan Scalfarotto, ha commentato il dato elettorale. Un dato che gratifica l’imprenditrice di Corato che ha raccolto circa 663 voti di preferenza (589 Bari + 74 BT), trainando la lista nella quale era candidata, pur non avendo la coalizione superato le soglie di sbarramento.

«In fondo alla storia si trova un risultato che porta alla riconferma del Governatore uscente Emiliano, e la parte curiosa della storia non è tanto il finale quanto il fatto che il risultato sia un indicatore del desiderio – che forse silentemente era in noi Pugliesi – di rivedere al rewind le sceneggiature degli ultimi 5 anni. La vittoria del suo antagonista Fitto ci avrebbe regalato un altro tuffo nel passato, saremmo passati ad un lungometraggio in bianco e nero, quindi anche in questo caso nessuna “nuova uscita” sarebbe apparsa sui grandi schermi» afferma l’esponente di Azione.

«Avremmo potuto assistere a una “prima visione”, ma è evidente che non sia risultata una possibilità interessante per tantissimi» aggiunge la Cinone, che commenta con orgoglio il risultato personale ottenuto: «Io ho una posizione egoisticamente privilegiata, avendo raccolto un ottimo risultato che mi ha portato a raccogliere sul mio nome con circa 663 preferenze il 30% del risultato della intera lista cui appartenevo a supporto Scalfarotto, e questo mi regala una grande  soddisfazione di cui vi sono grata» dice rivolgendosi agli elettori.

«Ma guardando lo scenario post elettorale e quindi il successo del Governatore Emiliano, vedo che la vittoria raccoglie la soddisfazione di chi ha sconfitto un nemico pur avendo combattuto in un esercito di soldati “ausiliari” che, in quanto tali, sono spesso poveri di reale convinzione e motivazione nel combattimento» continua.

E aggiunge: «Auspico che questo governo regionale ci regali qualche buona sorpresa, e non confido tanto nelle performance degli attori protagonisti già noti, quanto piuttosto confido in noi cittadini che siamo il pubblico, e che potremmo – come nelle migliori rappresentazioni del teatro greco – partecipare con maggiore interesse e coinvolgimento all’azione scenica della incipiente amministrazione».

Ma Titti Cinone dopo questa disamina del risultato elettorale è già pronta ad entrare in azione, e continua: «Questo periodo di campagna elettorale mi ha fatto capire in modo tangibile il pericoloso scollamento tra cittadini e politica, riassumibile nelle risposte o affermazioni passive di molti “Ma noi che possiamo fare?” o peggio rassegnate “Tanto così va il mondo”.

Eppure, sia pure più raramente, sono anche inciampata in persone che hanno una piena comprensione del valore della responsabilità di tutti nei confronti del bene comune, della importanza di partecipare alle cose che contano e che rifiutano una scontata assuefazione o tacita accondiscendenza all’attuale situazione politica e sociale, e con loro faremo i primi passi verso il cambiamento.

Da qui ripartiamo con il nostro progetto, con una significativa connotazione femminile, che accomuna persone dirette e concrete che (a prescindere dall’età anagrafica) hanno un indomabile spirito giovanile, aperto ed innovativo, in perenne ricerca e in perpetuo movimento, pronto a guidare azioni che entrino nella politica e sdoganino le banalità che spesso caratterizzano i politici, persone pronte ad affrontare attraverso azioni collettive, fattive e organizzate, le più evidenti  problematiche che viviamo o a cui assistiamo nella nostra società.

E’ questo il primo passo da compiere, il rifiuto verso una scontata e passiva assuefazione alla realtà politica e sociale in cui viviamo perché “Non è detto che sia immutabile la realtà dove il pesce grande mangia il pesce piccolo”.

Non si tratta di sostituire un potere con un altro, qui si tratta di concepire un modo diverso di vivere la democrazia, partecipando attivamente a occasioni di confronto su valori e problemi per cercare e suggerire soluzioni.

Io, in questa prima tappa del mio impegno politico, ho lavorato con una squadra, numericamente piccola ma eccellente per efficienza e persone, e abbiamo una certezza comune su cui muoveremo i nostri passi: Bisogna cominciare qui ed ora. Così sarà con loro che nascerà questo progetto di impegno politico»

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