Cultura

“Scandalosa” mostra d’arte e d’amore alla Clitorosso Art Gallery

Non sempre i presepi evocano pace, serenità. Esistono presepi dove mancano il Bambinello dal sorriso angelico rivolto al mondo, una Madonna che lo guardi con dolce cura e un San Giuseppe dal volto soffuso di tenerezza.

Irriverenti sono questi presepi, ma si sa che spesso si «castigat, ridendo, mores». E’ questo è il presepe-installazione “Sacra Famiglia 3.0” di Daniela Raffaele, in arte Clitorosso, opera rivelata al pubblico venerdì scorso, nel corso del vernissage di “EternaLove – a proposito dell’Amore”, un evento di arte, cultura e attualità dedicato all’Amore, alle sue luci e alle sue ombre, anche se le ombre non sono più “amore”.

Oltre alla installazione, singolare e “scandalosa”, sono state inaugurate altre otto opere di artisti contemporanei.

Le opere esposte narrano dell’Amore e possono essere fruite tutti i giorni, dalle 18.00 alle 21.00 (tranne i festivi), sino al 7 gennaio 2018, presso la Clitorosso Art Gallery, in Piazza Felice Cavallotti, 25-26, a Ruvo di Puglia.

L’amore per l’innovazione che rispetta la tradizione, dà vita a diverse e fresche letture si respira nella foto in bianco e nero “Barche tra le nuvole” di Simone Sanchioni; l’ingordigia di approvazione virtuale è provocatoriamente fissata nella foto “#Li(c )ked4like” dell’Associazione Culturale Fotografica MÀDÖ, formata da Donato Anselmi, Domenico Mastandrea, Marco Volpe e Angelo Di Gioia; della stessa associazione è “NO RGB – No Relazioni Gay Bollate”, un inno all’Amore, scevro da pregiudizi e giudizi: una foto la cui lettura è affidata alla sensibilità e interpretazione del fruitore. Possono essere colombe di carta che volano libere a stormi; o possono essere altro? In “Giardino Intimo” di Massimo Nardi si riconosce il mondo segreto, intimo, di ogni donna, un mondo non aperto ad alcuno, un mondo dove la donna è pienamente sé stessa, libera, un mondo di ogni donna e di tutte le donne. “Io e le altre” di Silvia Ramacciotti, in arte Shirubia, è un trittico di torsi nudi femminili di diverse età e diverse forme, anche sgraziate, ma simbolo della bellezza dell’Amore materno, proprio di tutte, a qualsiasi età e condizione. Nella tecnica colombino, propria delle antiche popolazioni sudamericane precolombiane, sono realizzate le tre sculture di Silla, nome d’arte di Sabrina Vendola, intitolate “Compressione”, “L’abbraccio”, “Tre” perché l’amore può (in)volversi in soffocamento, possesso, ma si sublima nell’abbraccio che accoglie senza possedere e si manifesta nella danza gioiosa di tre figure, che possono simboleggiare anche le tre Grazie e, quindi, l’armonia.
“Se dici t’amo distruggi l’ego” di Giulio Giancaspro, attraverso zeppe ed elisioni, gioca in chiave pop con note marche per lanciare un messaggio di valore universale. Marchi commerciali celeberrimi, quindi, trasformati in messaggi d’amore universale. E’ un angelo dalle ali di pizzo e la schiena nuda cosparsa di foglie secche la donna ritratta da Letizia Gatti in “Love Killing”. L’amore che uccide, che trasforma le foglie di rose rosse in piccoli lembi di verde rinsecchiti. Ma l’amore non uccide, perché quando degenera non è più tale. Ritornerà l’angelo a volare? Dipende da lei.
E poi c’è la “Sacra Famiglia 3.0” di Clitorosso: tre figure vicine eppure distanti, una Madonna votata alla cura di sé e un San Giuseppe androgino, entrambi novelli Narcisi che si specchiano negli smartphone. La culla è un carrello di supermercato che accoglie il Bambinello di spalle ai genitori, con lo sguardo rivolto a un televisore e la bandiera della Pace accanto. Una pace e un Natale di plastica, svuotati di ogni profondo e intimo significato. E’ la protesta di Clitorosso che, nel suo piccolo, tenta di arginare questa deriva invitando a riflettere anche con le parole di Papa Francesco: «La famiglia è l’ambito della socializzazione primaria, perché è il primo luogo in cui si impara a collocarsi di fronte all’altro, ad ascoltare, a condividere, a sopportare, a rispettare, ad aiutare, a convivere».

«Inquietante!» ha definito il sindaco Pasquale Chieco l’installazione. Il primo cittadino ha partecipato al vernissage insieme a Monica Montaruli, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia e a Monica Filograno, assessora alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia e relatrice del convegno dedicato all’educazione sentimentale al tempo dei social e del relativismo dei valori. L’assessora ha parlato della bellezza dell’Amore che muove tutto, è capace di far interagire tra loro energie, di arricchire e fa riferimento anche a “L’ora di lezione – Per un’erotica dell’insegnamento”, libro di Massimo Recalcati, dove insegnanti e discenti che vivono intensamente una lezione, la scuola in generale, si sentono spossati come dopo un amplesso. Perché, alla fine, si verifica uno scambio di informazioni, si genera nuova conoscenza. Tra i relatori anche la giornalista Elena Albanese, addetta stampa del Forum delle Associazioni Familiari Pugliesi, la psicologa Annalisa Minafra Montaruli e il critico d’arte Giuseppe Scaglione, creatore del blog “Correlazioni – Arte & Cultura”.

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Albanese ha fatto delle riflessioni sulla tutela dei bambini e sull’importanza di una genitorialità consapevole e attiva. Molti genitori, sia pure inconsapevolmente, espongono i propri figli a grandi rischi, pubblicando le foto che li ritraggono sui social, andando a ledere, contemporaneamente, anche il loro diritto alla privacy, non rendendosi conto che i bimbi sono persone con gli stessi diritti degli adulti. Il Forum delle Associazioni Familiari Pugliesi promuove la genitorialità consapevole con il progetto “Immìschiati a scuola” e collabora al progetto  “Noi scegliamo la non violenza”, finanziato dal Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e condotto dall’Università di Bari, in collaborazione con l’Unione Cattolica Italiana Insegnanti. «L’amore non è farsi un selfie abbracciati, ma è un impegno costante teso al benessere e alla felicità dei nostri figli, che di conseguenza diventa la nostra» conclude Albanese.

E’ totalmente d’accordo con lei la psicologa Minafra Montaruli, nel suo intervento “Love is life”, nel quale afferma che il bambino ha una personalità che si forma già nel rapporto madre-figlio, dove l’accudimento genera tranquillità nel piccolo. «La caratteristica più importante dell’essere genitori è fornire una base sicura da cui il bimbo e l’adolescente possano partire per affacciarsi al mondo e a cui possano ritornare». La mancanza di affetto genitoriale conduce a maturare, nel bambino, un senso di insicurezza che si manifesta anche attraverso il bullismo. Minafra Montaruli fa poi riflessioni dedicate all’amore vissuto dai diversamente abili, all’amore “arcobaleno”: pensieri raccolti nel catalogo della mostra, disponibile presso la stessa.

Nel catalogo è contenuta anche la riflessione di Giuseppe Scaglione che ha commentato e interpretato le opere esposte seguendo il filo rosso dell’amore e le ha collocate nell’ambito delle diverse correnti artistiche contemporanee. «Un po’ tutta la mostra rifugge dal sogno visionario…Non è la bellezza assoluta, né le sfumature di dolcezza o seduzione, oppure di erotismo che rincorre. Ma il coraggio dei sentimenti» afferma.

“EternaLove – a proposito dell’amore”, anticipata con l’evento “Notte bianca, notte d’amore”, è organizzata con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia e il Forum delle Associazioni Familiari Pugliesi, in collaborazione con Il Sito dell’Arte, Associazione Culturale “Il salotto Narrando” – Libreria Pagine al Caffè di Ruvo di Puglia, l’Associazione Culturale Musicale e Scuola di teatro “To Play”, l’Associazione culturale “In folio” e l’Associazione Onlus “L’Ala di Riserva” e Parrocchia Santa Lucia.

Si avvale del supporto di Hair Fashion di Domenico Cantatore; Massimo Nardi Designer; Pellicani Costruzioni SpA; Shirubia di Silvia Ramacciotti; Il Telo (Tappezzeria-Tendaggi-Tessuti di Gattulli Vincenzo e Altamura Vincenzo) e di Mabù Cafè di Luigi Bucci e di Cantine Mazzone che hanno curato il buffet di inaugurazione.

Mediapartnership dell’evento sono Il sito dell’Arte, Ruvesi.it e Ruvolive.it.

“EternaLove: a proposito dell’amore” si inserisce nella rassegna invernale di “Relazioni – La vertigine e l’equilibrio”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia.

“EternaLove – a proposito dell’amore”

Clitorosso Art Gallery, Piazza Felice Cavallotti 25 – Ruvo di Puglia (BA)
22 dicembre 2017 – 07 gennaio 2018

Da lunedì a domenica (tranne i festivi) dalle 18.00 alle 21.00

Catalogo con foto e testi di Maurizio Brunialti (sociologo), Giuseppe Scaglione (critico d’arte), Annalisa Minafra Montaruli (psicologa), Daniela Raffaele Clitorosso (artista)

info: clitorossodr@libero.it

Ingresso libero

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