Salute precaria della finanza pubblica di Ruvo di Puglia: il punto più scottante discusso al Consiglio Comunale del 29 luglio
Con qualche minuto di silenzio proposto dal consigliere Rino Basile per le vittime del disastro ferroviario del 12 luglio e dell’attentato di Nizza e Monaco ha inizio il Consiglio Comunale in sessione straordinaria di venerdì 29 luglio.
Tra il pubblico, molti grillini, divenuti la consueta voce a bordo campo che commenta ad alta voce quello che succede, alcuni militanti dei nuovi partiti che si sono affacciati alla ribalta ruvese, cittadini curiosi di vedere l’Amministrazione Chieco “per la prima volta” effettivamente all’opera dopo il primo Consiglio dedicato alla ratifica e definizione dei ruoli nell’assise.
Tutti presenti, manca il consigliere Giovanni Turturro.
Il sindaco Pasquale Chieco esordisce con alcune comunicazioni.
Quale sindaco di una città che ha subito un grave lutto e che deve essere protetta, ha scritto una lettera alla Ferrotramviaria Spa e all’Ustif per conoscere le condizioni di esercizio e le misure di sicurezza della linea ferroviaria Bari Nord. Sempre per ragioni di sicurezza, ha sollecitato la Provincia BAT affinché si ripristini allo stato integro il tratto di strada della provinciale Ruvo – Bisceglie, dissestata dopo il nubifragio dello scorso 16 luglio.
Intanto, su richiesta di molti cittadini, saranno attivate ronde di vigilantes che affiancheranno le Forze dell’Ordine e la Pubblica Assistenza “Ruvo Soccorso” per garantire la sicurezza e arginare gli atti di vandalismo nel centro storico. Poi è stata istituita una Task Force dell’Asipu, solo per il periodo estivo, che interverrà, su richiesta, a pulire determinate zone, in periferia e nel centro storico.
Infine, Chieco comunica di essere stato cooptato nel CdA del Gal Murgia Più, essendo sindaco di Ruvo di Puglia.
Si passa alla discussione dell’ordine del giorno.
Il verbale del C.C. del 8 luglio 2016 (punto 1 odg) è approvato all’unanimità. Le discordanze tra le delibere in esso presenti – come rilevate dal consigliere Piero Paparella – e il verbale saranno eliminate.
All’unanimità si approva e si dà immediata esecutività alla proposta di delibera sui requisiti soggettivi,soprattutto di natura morale, dei rappresentanti del Comune in seno a enti, aziende e istituzioni (punto 2 odg).
La consigliera Mariatiziana Rutigliani propone di anticipare la discussione del punto 7 “Relazione delibera Corte dei Conti n. 98” nella quale la Corte dei Conti rilevò criticità nel bilancio del 2012 e 2013 del Comune di Ruvo di Puglia. Infatti è indispensabile conoscere il suo contenuto prima di approvare il consuntivo 2015. Proposta unanimemente accolta: il punto 7 diventa 3.
Il sindaco legge la Relazione che è un atto ricognitivo che giustifica le scelte fatte negli anni di riferimento e che non si possono imputare alla neo Amministrazione.
Intanto si ha un notevole margine di miglioramento nella situazione patrimoniale del Comune, anche se rimane alquanto critica. Il consigliere Antonello Paparella chiede con quale terapia si intende curare la malattia. Non sarebbe meglio, ad esempio, che le famiglie indigenti che hanno stipulato un contratto d’affitto con il Comune chiedessero il rimborso del canone alla Regione? Spesso questo non succede determinando una notevole perdita di somme rilevanti.
E si giunge al punto 4 (ex 3 odg) relativo all’approvazione del conto consuntivo 2015.
L’assessore al Bilancio, Rocco Marone, traccia un quadro piuttosto serio: la finanza del Comune di Ruvo di Puglia ha uno stato di salute precario! E tutto questo ha due cause: i mutui accesi per le cooperative (ormai chiamato il “bubbone” di Ruvo di Puglia) e i residui attivi vetusti, i crediti attivi di lunga data non riscossi!
“Nella contabilità pubblica, i residui attivi e passivi – tuona Marone – non devono mai essere sottovalutati perché ciò porta a questi scenari! Ci sono più di 14 milioni di euro di fondo crediti di dubbia esigibilità. Il tasso di differenza è del 50%. Il risultato dell’amministrazione è positivo, ma per coprire quei 14 milioni tutto ciò non basta!”
“E badate – prosegue – che noi della Giunta stiamo accertando una situazione pregressa al nostro insediamento ma faremo di tutto per uscire da questo tunnel. Una cosa positiva è che abbiamo raggiunto l’equilibrio, abbiamo centrato l’obiettivo di saldo.”
Sia Antonello Paparella che Mariatiziana Rutigliani chiedono delucidazioni su tale situazione e sull’approccio che sarà seguito: “Che cosa si intende fare, infine?” il primo, “Perché i residui attivi e passivi non riscossi hanno un’anomala entità? E come è possibile avere spese per acquisto di beni iscritte fuori bilancio nonostante non siano ancora state legittimate? E poi, perché il credito IVA è così rilevante pur trattandosi di ente pubblico?”.
La dott.ssa Rosaria De Tommaso, risponde dicendo che tecnicamente queste voci non sono ancora debiti fuori bilancio ma lo saranno quando saranno portate in Consiglio Comunale per la presa d’atto. Intanto una parte di essi è già coperta. Per quanto riguarda l’IVA, il Comune, pur essendo ente pubblico, ha svolto un’attività commerciale quando gestiva la Ruvo Servizi srl.
Il consuntivo, alla fine, è approvato con 10 voti favorevoli e 6 contrari. Diventa immediatamente esecutivo con 10 voti favorevoli, 0 contrari e 6 astenuti.
Il punto 5 (ex 4 odg) “Assestamento Generale di Bilancio e salvaguardia equilibri per l’esercizio 2016, ai sensi dell’art. 175 co. 8 e art. 193 del D.Lgs n. 267/2000. Provvedimenti di Riequilibrio” è approvato con 10 voti favorevoli e 6 contrari. Diventa immediatamente esecutivo con 10 voti favorevoli, 0 contrari e 6 astenuti.
Il punto 6 (ex 5 odg) “Debito fuori bilancio per spese legali e risarcimento danni” vede i tre consiglieri dell’opposizione Mariatiziana Rutigliani, Piero Paparella e Antonello Paparella chiedere una maggiore chiarezza e specificità negli importi indicati per quanto riguarda soprattutto le spese legali. Alla fine viene approvato con 10 voti favorevoli e 6 contrari. Diventa immediatamente esecutivo con 10 voti favorevoli, 0 contrari e 6 astenuti.
Quella che emerge, alla fine, è una situazione debitoria dalla quale si può uscire con un po’ di buona volontà da parte di tutti, anche di chi siede sugli scanni di Palazzo Avitaja.
“Il vero problema di Ruvo di Puglia – commenta Chieco – sono i crediti che devono essere recuperati dai soci delle cooperative. Naturalmente si farà di tutto per tener conto delle esigenze delle famiglie ma è inutile girare altrove lo sguardo. Poi, si recrimina sul fatto che a un notevole aumento della raccolta differenziata corrisponda una esigua riduzione della tassazione; ma questo è dovuto al fatto che quando chiude una discarica, l’altra aumenta il prezzo di stoccaggio e quindi diventa conseguente un aumento dei costi sulla collettività”.
Si chiede un minuto di sospensione, prima di discutere del punto 6 (ex 7 odg) “Affidamento in concessione ventennale del servizio di illuminazione votiva del civico cimitero e adeguamento alle norme di sicurezza dell’impianto. Approvazione Progetto di fattibilità”.
Durante la pausa, alcuni fumano una sigaretta affacciati al balcone di Palazzo Avitaja, qualcuno va via, altri chiacchierano nell’atrio, gli assessori Nicola Giordano e Rocco Morone si intrattengono con qualche consigliere e persone del pubblico, commentando alcuni momenti della seduta, soprattutto della situazione finanziaria in cui versa il Comune: a proposito delle cooperative “E’ inconcepibile che si sia arrivati a questo punto.”
La seduta riprende (il consigliere Giovanni Mazzone è andato via) ma si conclude subito dopo che passa, con 10 voti favorevoli e 5 astenuti, la proposta del consigliere Francesco Summo di rinviare la discussione del punto 6 al prossimo consiglio comunale, vista l’importanza della materia.
Sono circa le 22.15.