Salta il progetto “Il Libro della Vita” dell’Associazione Apuliae Terrae. «Ce ne scusiamo»
Riceviamo e pubblichiamo nota da Laura Pellicani, presidentessa dell’Associazione Apuliae Terrae.
«In chiusura della terza edizione de “La Donna si Racconta”, dedicata all’ambiente e alla salute, organizzata dall’Associazione Apuliae Terrae, il 26 marzo 2017 fu piantumata, nella villetta di Piazza Dante, una roverella, la quercia diffusa sulle Murge, simbolo della forza, del coraggio, dell’amore per la vita, con la promessa di riprendere tale atto in attuazione della legge n.113 del 29 gennaio 1992 (Cossiga-Andreotti).
Per questo motivo, quale prosecuzione dell’evento, l’Associazione Apuliae Terrae aveva proposto il Progetto “IL LIBRO DELLA VITA”, per chiedere l’attuazione della suddetta legge, in base alla quale, nei centri con almeno 15mila abitanti, deve essere piantumato un albero per ogni bimbo che nasce.
Ogni anno si sarebbe chiesto all’Ufficio Anagrafe dei Comuni aderenti di fornire, salvo il consenso dei genitori e in conformità alla normativa di tutela della privacy, il numero e i nominativi dei bambini nati entro il 30 ottobre dell’anno corrente.
Sarebbe stata cura dell’Amministrazione stessa provvedere ad individuare le aree di piantumazione.
La piantumazione, inoltre, avrebbe coronato la Festa delle Famiglie, durante la quale i genitori dei nuovi arrivati avrebbero piantato gli alberi. Tale evento, anche in collaborazione con Legambiente e il Corpo Forestale dello Stato che avrebbe concesso gli alberi, si sarebbe potuto svolgere, secondo le intenzioni dell’Associazione, il 21 novembre, in occasione della Giornata dell’Albero. L’anno zero sarebbe potuto essere il 2017.
Problemi di organizzazione, interni e di tempo, hanno costretto l’Associazione a rinunciare alla realizzazione di questa manifestazione attesa da molti.
A tal proposito, l’Associazione si scusa con quanti erano pronti a collaborare.
Una cosa è sicura: non abbandoniamo l’idea e speriamo di poterla realizzare in un prossimo futuro».