“Sagra del Fungo Cardoncello”, grande affluenza nella prima serata
Chi, ieri sera, avesse percorso via Minghetti per raggiungere il centro storico di Ruvo di Puglia, avrebbe visto sul piazzale antistante il Parco una tavolata di rilassati camperisti dallo spiccato accento settentrionale che gustava frutti autunnali murgiani.
Come loro, tanti altri globetrotter che sono stati accolti nelle aree camper della città e in altri spazi recuperati perché “Cardoncello on the road – la Sagra del Fungo Cardoncello” a Ruvo di Puglia è uno degli eventi autunnali capace di attrarre consistenti flussi di turisti, food lovers e operatori economici e culturali.
E la prima serata della quattordicesima edizione promette risultati lusinghieri.
Di questo è convinto anche Rocco Lauciello, presidente della Pro Loco ruvese e di Unpli Puglia, che sottolinea la sinergia tra imprese, operatori e associazioni locali e, soprattutto, da oltre i confini cittadini. Mi mostra il gadget di questa edizione: un bicchiere di ceramica proveniente dai laboratori artigiani di Cutrofiano (Le) su cui è impresso l’omaggio dell’illustratrice Marina Fabiano al protagonista della sagra, il cardoncello.
Dalle vesti semplici, il fungo murgiano regna in pietanze dagli aromi vellutati preparati dagli allievi dell’Istituto Alberghiero di Molfetta, da ristoratori che hanno confezionato menù ad hoc, dagli chef dell’associazione “S.O.S. Controcorrente”, dedita all’inclusione dei ragazzi autistici.
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Percorrendo le vie del nucleo antico ruvese, alle narici giungono i profumi di carne alla brace, di salumi e spezie, di caciocavallo impiccato la cui preparazione affascina un gruppo di turisti americani. In piccoli gruppi o su tavolate, i piatti e il vino scompaiono sotto l’assalto degli appetiti. Anche la vista ha il suo appagamento nei colori delle melegrane, delle castagne, dei funghi, delle zucche, frutti autunnali che vanno a comporre “nature morte”.
Intanto nelle vie echeggiano le note dei gruppi musicali folk, i “Sciamaballà” di Putignano, “Lapecheronza” che crea un originale sodalizio con il Concerto Bandistico “B. Giandonato” e la “Scuola Bembé Arti Musicali e Performative”.
All’amore per il cibo si unisce l’amore per l’arte e il territorio. Il convegno di venerdì scorso, “Murgia: terra da (ri)scoprire un viaggio tra cultura, ambiente ed economia”, dedicato alle opportunità che offre il territorio murgiano, alla sua identità che deve essere tutelata e valorizzata, è stato il primo degli appuntamenti culturali legati alla Sagra del Fungo Cardoncello.
Se nella piazzetta antistante l’Infopoint di via Veneto si possono ammirare i gruppi statuari in cartapesta di Pietro Balsamo da Francavilla Fontana, nell’atrio di Palazzo Caputi, sede della Casa della Cultura, riscuote interesse la mostra micologica “Varietà del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”. I più importanti attrattori culturali ruvesi – il Museo Archeologico Nazionale Jatta, la Cattedrale, la Chiesa di San Giacomo al Corso, la Torre dell’Orologio, i palazzi nobiliari, la Grotta di San Cleto, le antiche mura della città, la Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea, il ciclo affrescato di San Francesco – sono meta di cultori dell’arte e della storia, guidati dagli operatori della Pro Loco ruvese.
Interessanti i mercatini di artigianato locale, alcuni dei quali preannunciano il Natale.
L’evento prosegue oggi con escursioni, visite guidate e concerti di musica popolare.
La Sagra del Fungo Cardoncello è organizzata dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia con il patrocinio e il contributo del Comune di Ruvo di Puglia, del Mipaaf, del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, della Regione Puglia, di Unpli, Ascom Confcommercio e Associazione Panificatori di Bari e Provincia. Collaborano anche Associazione “Avis Bike”; Pubblica Assistenza Ruvo Soccorso; “Lapecheronza”, “Camperuvo”; Associazione Italiana Celiachia Puglia; Ordine di Malta, Raggruppamento Puglia e Lucania – Gruppo di Molfetta.
(Foto © Ruvesi.it)