SABATO E’ IL MOMENTO DI “TALOS”, LA SCULTURA MARMOREA DI MAX DI GIOIA
Il gigante c’è, manca soltanto lo spostamento in Piazza Dante.
Massimiliano Di Gioia, la mano ruvese che ha scolpito un pezzo di marmo di ben 13 tonnellate nel gigante che tutti conosciamo, Talos, e tutto il suo gruppo di lavoro non vedono l’ora di donare la loro opera alla città. Sarà collocata a Piazza Dante con inaugurazione prevista per sabato 21 ottobre alle ore 18.00.
La serata sarà moderata da Mariella Medea Sivo a cura dell’associazione Culturale Talos. Previsti i saluti di Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo, di Monica Filograno, assessora alla Cultura e Turismo, di Antonio Stasi, Presidente dell’Associazione culturale Talos”.
A seguire gli interventi di Lidia Sivo, coordinatrice del progetto, Alberto D’Atanasio, Docente di Storia dell’Arte, Estetica dei linguaggi visivi, Teoria della Percezione. psicologia della forma e Max Di Gioia, autore dell’opera.
Riproponiamo l’articolo di Rosanna Stragapede relativo alla presentazione ufficiale dell’opera.
Presenti tutti i sostenitori del progetto, dall’ideatore ai benefattori e alle istituzioni.
Primo tra tutti Antonio Stasi, presidente dell’Associazione culturale Talos. Si è detto commosso ed entusiasta per il grande contributo arrivato da parte dei ruvesi e di tutti i collaboratori. “Inizialmente ero dubbioso sulla riuscita del progetto ma ogni volta che ero davanti alla scultura trovavo lo spirito giusto, mi dava la forza“. Racconta dell’idea dopo degli incontri con papa Francesco fino a conoscere Max Di Gioia e la proposta di scolpire il gigante. “Massimiliano ha realizzato un’opera d’arte per tutti noi grazie al suo ingegno e alla sua pazzia” conclude cedendo la parola al professor Alberto D’Atanasio.
Professore di Storia dell’arte, D’atanasio si dice contento del progetto: “E’ un periodo che è un vero sfacelo – spiega – perché si perdono le radici di ogni comunità, dal comune alla regione, dallo stato all’Europa. C’è un bisogno enorme di riscoprire i propri simboli poiché si ritorni alle radici”. La statua, allora, diviene il recupero delle origini ruvesi, quelle della Magna Grecia, del mito di Talos.
La parte più tecnica è affidata all’architetto e coordinatrice del progetto, Lidia Sivo. La città era rimasta a immaginare il gigante Talos in Piazza Matteotti ma dopo il diniego della Soprintendenza si è dovuto cambiare il progetto e spostare il tutto in Piazza Dante.
“Cosa è cambiato rispetto al progetto della statua in piazza Matteotti?” Chiede la moderatrice Marica Montaruli.
“È cambiato ben poco – spiega Sivo – il piedistallo e il progetto sono rimasti pressoché invariati. La nuova collocazione trova il parere favorevole di tutti e permetterà di mostrare la scultura a 360 gradi come l’associazione e l’artista stesso volevano“. Spiega, inoltre, come sarà solo necessario uno scavo di appena 25 cm per issare la base e assicurare del tutto la stabilità del complesso data la pendenza della piazza.
La parola passa all’artista, Max Di Gioia. Sentiti sono i suoi ringraziamenti e aggiunge: “Leggere sui libri di scultori che hanno scolpito colossi nel Cinquecento è facile, farlo é un po’ meno. L’idea del gigante che si rialza c’era già prima della pandemia: arrivava allora nel momento più giusto. L’ho scolpito con gli occhi” conclude.
Chiude la presentazione l’Assessora Monica Filograno. “Un progetto che mi ha insegnato ad ascoltare e ad accogliere, cosa che in politica non è facile – ammette e continua – Sento molta ispirazione nelle parole di chi è intervenuto e dai sostenitori. C’è impegno collettivo che si è riusciti a mettere in moto e ora siamo tutti impazienti di vedere il risultato“.
Ultimo passo è allora quello di aspettare che il gigante arrivi in piazza e che tutti i ruvesi possano godere di questa grande creatura.