#ruvodipuglia: Il teatro dei Burattini e i suoi mille ricordi
Teatro dei Burattini legato inevitabilmente a Piazza Matteotti alla sua rotonda, al colore bianco dello zucchero filato che si legava al rosa dei mattoni della piazza centrale.
L’evoluzione dei tempi segnata dal trasformarsi del carretto, non soltanto della vista immediata della Piazza. Le marionette tenute da fili di corda, le maschere a tener compagnia grandi e piccini.
Perchè il segreto del mondo dei burattini è proprio quelle: nelle voci, nelle musiche, nelle storie, nei movimenti, c’è il voler tornare bambini da parte dei genitori e nonni che accompagnano le nuove generazioni.
Carretto accompagnato dall’attesa, dall’euforia dei bambini che non attendono altro che il calare della luce solare per tuffarsi nel mondo dei burattini. Per molti di loro è il pegno guadagnato per una pagina ben letta, per le tabelline ben ripetute.
Conducono i più piccini verso un nuovo contatto con il teatro, l’arte, l’umorismo.
E mentre si torna bambini, gli adulti danno un altro significato alle “maschere”, ai burattini stessi. Tuffandosi nella triste realtà che obbliga tutti a calarsi nella dimensione reale descritta magistralmente da Pirandello, “Uno, nessuno, centomila”.
E allo zucchero filato non rinuncia mai nessuno…
#ruvodipuglia per tuffarsi nel presente dando un occhio al passato.