#ruvodipuglia: i social media ai tempi del Coronavirus
In questi giorni i social network sono la nostra “finestra sul mondo”, aiutano ad accorciare le distanze e a farci sentire meno soli.
Le abitudini di tutti gli italiani sono cambiate, con le strade ormai deserte, il web è diventato la “strada virtuale” di tutti noi. Di certo, però, bisogna fare attenzione alle varie “fake news” che circolano costantemente e che ostacolano il passaggio.
La “rete”, comunque, aiuta a non fermarsi. Si pensi al lavoro agile, definito da tutti “smart working”: una vera e propria rivoluzione, perché scardina alla base consuetudini e approcci tradizionali e consolidati nel mondo del lavoro subordinato. Molto probabilmente sarà il mondo del lavoro del futuro.
Si pensi ai social media come fonte di informazione. E’ proprio in questo mondo virtuale, che è sempre con noi, che la gente cerca informazioni. E’ bene ricordare, però, che bisogna affidarsi a dei canali attendibili per evitare di incorrere in “bufale”. Inoltre, sono un canale di comunicazione. Ci si sente “inseriti” all’interno di un argomento, nonostante la distanza fisica. Insomma, si è “vicini virtualmente”.
Si pensi ai fashion blogger, e non solo, che usano i social come “bigliettino da visita”: si può continuare a postare contenuti nonostante il periodo turbolento.
Si pensi alle “lezioni online” che riescono a colmare, in minima parte, la distanza dai banchi di scuola.
Si pensi all’intrattenimento online: secondo uno studio di Blogmeter, il quale grazie alla Blogmeter Suite ha attivato un Osservatorio continuo su “Italiani e Social Media in tempo di Coronavirus”, ha dichiarato come molti italiani, sui vari profili social, parlino soprattutto di Netflix. Spopola anche lo shopping online. Tantissimi gli italiani che cercano informazioni economiche sul nostro Paese, inserendo sul motore di ricerca parole come “emergenza”, “crisi”, “lavoro”.
Dall’analisi, per di più, emerge come sui social a prevalere siano la solidarietà, il senso di responsabilità civile e la necessità di far fronte comune contro questa grave emergenza. Nel periodo 8 – 11 marzo, secondo l’analisi effettuata da Blogmeter, l’hashtag #iorestoacasa è stato il più utilizzato con una ricorrenza maggiore rispetto all’hashtag #coronavirus.
Ma non solo, i social fungono anche da “consiglieri” su come trascorrere il tempo in casa. Sembrerebbe, infatti, che utenti, “celebrities” e “food influencer” stiano approfittando del maggior tempo a disposizione per cimentarsi in cucina.
Il nostro rapporto con gli altri è cambiato incredibilmente. Sembra essere in una puntata di “Black Mirror”, eppure è la realtà.