RUVO SUONA LA CHITARRA E CONTINUA LA SUA MARCIA
Stasera non vogliamo parlare di punti, di distacchi, di puri esercizi matematici. Stasera vogliamo entrare nelle vittorie di questa squadra, toccare con mano la tempra di questa Tecnoswitch. Primo posto lievitato all’interno di un ambiente che non fa mancare nulla a nessuno. Alle volte passionale, estremamente passionale, ma perchè si getta il cuore in tutte le cose che si fanno. E chi arriva a indossare la maglia della Tecnoswitch lo sa, lo percepisce. Ne sente l’importanza. Poi entra in un Palasport caldissimo anche quando si gioca un turno infrasettimanale e allora si capisce che si vive in una città malata di basket.
Cosa c’è dietro questo primato? Ci sono uomini, veri! Quelli che non si tirano mai indietro dinnanzi a nulla, quelli che hanno fame, ambizione, voglia di crescere. Ci sono uomini che appena sentono l’odore dell’agonismo cambiano faccia, cominciano a sentire il sangue che scorre in maniera differente nelle vene. Perfezione, voglia di salire di gradino in gradino quotidianamente. Gruppo! Gruppo che fa il massimo a prescindere da chi scende in campo. Chi si morde una cerniera, chi una felpa: quando non si è incappo si fa fatica.
Poi ci si ritrova all’interno di un rettangolo di gioco e allora si comincia a sentire un ritmo diverso. Dalla felicità di trovarsi, di vincere, di far divertire la gente, Traini comincia a suonare la chitarra, mentre Ghersetti si sbraccia per tracciare la via maestra e sentire in faccia il vento della pallacanestro. Diomede ha atteso questo momento a lungo: quando è passato il controllore del suo treno non ha esitato a mostrare il biglietto a salire sul vagone biancoazzurro. C’è Leggio che stringe idente, il professor Eliantonio che sale in cattedra. Galmarini “Piovra” spaventosa che a Ruvo ricorda Marko Mlinar e che ha mancato l’ennesima doppia doppia per un rimbalzo. Con Toniato sempre più “uomo volante” a svitare i ferri dei canestri. Poi c’è Lollo Deri felicissimo per la sua seconda vita cestistica. Pensate che in panca accanto all’eccellenza dei tecnici e dello staff sanitario ruvese, siedono Contento, Jackson e Boev, tre quinti di quintetto di inizio anno.
Coach Campanella lo sa: il difficile è quotidiano, è tenere alta la concentrazione, ma poi l’adrenalina che sente ripaga di ogni sacrificio.
Coraggio ragazzi, ogni giorno un gradino, ogni giorno un livello da salire, perchè la stagione è lunga, l’inverno non è ancora arrivato e la primavera è sempre la stagione “principe”.
Nel frattempo Vicenza ci ha provato, ma ha pagato la super partenza della squadra avversaria. Ruvo che ha subito costruito il suo ventello come vantaggio costante e non ha mai mollata, superando quota 100. Sei uomini in doppia cifra, roba da grande squadra!
Tecnoswitch – Vicenza 103 – 85
(30-17, 59-40, 79-61)
Ruvo: Eliantonio 18, Deri 6, Traini 21, Ghersetti 6, Diomede 12, Jackson n.e., Galmarini 10, Toniato 15, Leggio 15, Contento n.e.. Coach Campanella
Vicenza: Terenzi 9, Cucchiaro 2, Carr 2, Pavan 5, Antonietti 11, Brambilla 13, Cernivani 9, Lurini 2, Bugatti 20, Riva 12, Ambrosetti n.e.. Coach Cilio