Ruvo di Puglia pronta per la rigenerazione urbana: cronaca di un Consiglio Comunale “fiume”
Con un’ora e mezza di ritardo, alle 10.30, ha inizio, il 26 settembre, un Consiglio Comunale “fiume” di notevole importanza. Sul tavolo di discussione l’approvazione del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana e delle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile, strettamente connesse al Piano Urbanistico Generale.
I lavori si aprono con le questioni preliminari poste dall’opposizione.
Il consigliere comunale Damiano Binetti (Un’altra IDeA per Ruvo) chiede che criterio sarà adottato nella selezione delle domande di concessione dei loculi inoltrate in ritardo dalle famiglie interessate. Infatti, nelle ultime settimane, il Comune ha concesso a 700 famiglie ruvesi 1100 nuovi loculi cimiteriali, a seguito della conclusione dei lavori del II lotto, iniziati a dicembre 2016. Il consigliere chiede, poi, di emettere un’ordinanza sindacale di previsione di sanzioni a carico di coloro che abbandonano rifiuti differenziati e indifferenziati in corrispondenza di altri civici o, peggio, nei pressi di studi professionali, soprattutto medici. Poi affronta la questione ITET: i lavori dovevano concludersi entro il 12 settembre, ma, in realtà, sono ancora in corso, tanto da costringere gli studenti all’orario ridotto.
E’ la volta della consigliera Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) che chiede che la segnaletica temporanea di divieto di sosta, apposta in occasione di eventi, sia apposta 48 ore prima e non il giorno precedente l’evento. Anche lei sollecita una più forte azione incisiva dell’Asipu nei confronti di chi non rispetta orari e modalità di conferimento dei rifiuti nel centro storico. Suggerisce anche l’avvio di procedure per l’assegnazione delle strutture sportive e chiede quale sia la disciplina transitoria da applicare per la famiglie che, in questi giorni, stanno ricevendo le cartelle di pagamento da Flamma Ardens per il 2017-2018.
Il consigliere Piero Paparella (Direzione Italia) fa un elenco di questioni rimaste in sospeso da troppo tempo: bonifica di via Spada; manutenzione del verde («a quando una gara?»); ritardo nella pubblicazione di una gara per la gestione dei rifiuti; elenco degli avvocati a cui sono stati conferiti, nell’ultimo anno, incarichi; bonifica dell’AQP; questione “Fogna Calentano-Patanella”. Pare, infatti, che attualmente il cantiere sia ancora bloccato perché sono venute alla luce ulteriori tracce di acquedotto romano. Una tale scoperta indurrebbe a ripensare alla variante di progetto che, anche l’opposizione, ha approvato nell’ultimo consiglio. Poi c’è il problema della sicurezza all’uscita di scuola per i ragazzini che frequentano la scuola in via Massari, senza marciapiede; per non parlare della fatiscenza del campo sportivo di via Madonna delle Grazie; e perché il semaforo di via Valle Noè è sempre inattivo? In via La Zeta, poi, ci sono ripetuti furti: molto probabilmente, i malviventi percorrono una strada interna e isolata, che immette sulla via per Calentano. Poi Paparella lamenta una “scortesia” da parte dell’assessora alla Cultura Monica Filograno: «Non abbiamo ricevuto alcun invito formale al Talos Festival. Non volevamo biglietti gratuiti, anzi, ma sarebbe stato corretto ricevere un invito formale, come è avvenuto per altri eventi».
Prende la parola il consigliere comunale Orazio Saulle (Forza Italia). Anche lui chiede a che punto siano i lavori dell’ITET («voci ufficiose parlano di fine ottobre»). E poi racconta di un episodio di cattiva amministrazione di cui è stato vittima. «Mi sono recato all’Ufficio Tecnico per ottenere una copia delle schede tecniche propedeutiche all’approvazione delle Sisus, visto che non le avevo ricevute, nonostante in seduta di III commissione mi era stato assicurato che erano state inviate tramite mail. Non è questo il problema. Il fatto grave è che l’impiegato, alla mia richiesta di ottenere una copia, mi ha apostrofato con durezza, dicendomi che non era il servo di alcuno. Io non chiedo punizioni, ma chiedo che questa persona sia sollecitata ad avere un comportamento più consono. Perché come consigliere comunale, ma anche come semplice cittadino, ho diritto a richiedere copie di atti, documenti, senza essere apostrofato duramente». Il consigliere riceve attestati di solidarietà da parte di tutta l’assise comunale.
Il sindaco, intanto, risponde alle questioni.
Per quanto concerne i loculi, saranno date risposte presto. Per i rifiuti, verificherà se nell’ordinanza sindacale in cui si disciplinano modalità e giorni di conferimento, sono già previste sanzioni per chi viola tali norme. E’ necessario implementare i controlli. Per l’ITET, agli interrogativi può rispondere la Città Metropolitana, che ha la competenza. I lavori sono iniziati dopo ferragosto, ma una cosa importante è che si vuole sollecitare la Città Metropolitana a finanziare lavori relativi all’ampliamento e alla ristrutturazione degli ambienti esterni all’istituto.
«Per la segnaletica e la questione “Flamma ardens” – prosegue – provvederemo: grazie per la segnalazione. Per il verde pubblico, sono stati sollecitati più volte gli uffici, ma dobbiamo affrontare altre emergenze e non abbiamo risorse umane e finanziarie adeguate. Non appena le troveremo, rinforzeremo l’Ufficio Tecnico. Per la questione “Fogna Calentano-Patanella”, non ho ricevuto altre segnalazioni, anzi, contatterò direttamente il Soprintendente, per acclarare la situazione. Per via Massari, è stato predisposto un servizio di chiusura della via, nella fascia di ingresso e uscita da scuola, ma si sta pensando di risolvere il problema anche attraverso l’autogoverno dei genitori, una forma cooperativa dal basso che si armonizza con il piedibus. Per via La Zeta, disporrò controlli. Per il campo di via Madonna delle Grazie, effettivamente è necessario istruire una gara; per il Talos Festival, neanche io ho ricevuto invito formale. C’erano cartoline e manifesti a disposizione».
Si passa a discutere l’ordine del giorno.
Approvato a maggioranza e un astenuto (il consigliere Giovanni Mazzone di Forza Italia perché assente) il verbale di seduta del Consiglio Comunale del 31 luglio scorso e approvato all’unanimità il verbale di seduta del Consiglio Comunale del 30 agosto scorso (punti 1 e 2 odg).
Si passa alla discussione del punto 3 odg, relativo all’esame delle osservazioni pervenute al DPRU, approvato il 31 luglio scorso dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 69, e alla sua approvazione definitiva. Esordisce l’assessore alle Politiche Territoriali, Nicola Giordano, che fa un excursus storico e normativo che ha condotto all’elaborazione del DPRU, presentato alla fine di maggio, nel corso di tre incontri con tecnici, operatori commerciali, terzo settore e cittadini ai fini della sua condivisione e per consentire la partecipazione di tutti all’elaborazione delle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile (Sisus).
E’ stato escluso il Cimitero, che farà parte di un altro ambito, mentre nell’APRU (Ambito Prioritario di Rigenerazione Urbana) 2 si fanno rientrare gli immobili comunali in via San Francesco d’Assisi. Per quanto riguarda l’osservazione presentata dai consiglieri di Forza Italia circa l’inserimento del borgo di Calentano in un APRU, si sottolinea come necessitino di rigenerazione urbana i comparti 1, 2, 3 e 4 per il quale è stata definita un’istruttoria che sarà trasmessa per l’approvazione al Consiglio Comunale come vuole la legge regionale. Per i comparti 6, 7, 8 ci sono questioni idrogeologiche da affrontare: intanto ci si è riuniti con l’Autorità di Bacino e si sta esaminando la situazione.
Il consigliere Saulle è critico sul criterio di delimitazione dell’area urbana oggetto di rigenerazione urbana e sulla definizione degli APRU: «Il DPRU doveva essere maggiormente puntuale e preciso. L’osservazione fatta dai consiglieri di Forza Italia, appoggiata anche da Un’altra IDeA per Ruvo e da Direzione Italia, è stata fatta propria dall’Amministrazione: Calentano era stata in un primo tempo esclusa, ora rientra nell’APRU. Tuttavia noto che sono esclusi i comparti 6, 7 e 8 per criticità idrogeologiche. Ebbene, tali questioni riguardano anche altre zone degradate di Ruvo di Puglia che, tuttavia, sono state ricomprese negli APRU: perché tale disparità di trattamento? Poi, devo lamentare, nella redazione del DPRU, lo scarso coinvolgimento di tecnici: l’apporto di più professionisti e di altri operatori sociali avrebbe consentito una più puntuale redazione; poca attenzione, poi, ai corridoi storico-culturali. Inoltre, per quanto riguarda l’osservazione dell’architetto Caldarola, egli non esclude il Cimitero dall’APRU, ma invita a inserirlo in un APRU che comprenda Viale Ugo Foscolo, Via Antonio Jatta, Piazza Dante, Corso Cavour e Piazza Bovio. Non si parla di esclusione. Delle sei osservazioni giunte, una è stata rigettata in quanto riferita all’agro ruvese: in realtà è una provocazione; è stato lanciato il segnale di allarme per una situazione che va affrontata con serietà! Noto anche che la Caritas suggerisce di dividere la città in due APRU e di comprendere la sua sfera operativa in un determinata zona. Sembrerebbe che ci sia già una consapevolezza delle strategie di sostenibilità urbana che verrebbero adottate in quell’area. Ed è giusto così, operando, la Caritas, in un settore molto delicato nella vita comunitaria».
Prende la parola Piero Paparella: «Io concordo con quanto esposto dal consigliere Saulle e auspico che ci sia una maggiore partecipazione. Tra l’altro siamo anche in ritardo per l’approvazione del PUG. La partecipazione è una cosa seria, che deve coinvolgere tutte le forze del territorio. E sottolineo che il DPRU doveva essere più preciso e puntuale».
Il consigliere di maggioranza Rino Basile (Ruvo Futura) sottolinea come proprio Ruvo di Puglia sia un modello di partecipazione attiva comunitaria: «Ho confrontato le altre procedure di partecipazione in paesi limitrofi: massimo tre incontri sono stati fatti. A Ruvo di Puglia si sono svolti ben dodici incontri (quelli del 30, 31 maggio e 8 giugno di presentazione del DPRU a tecnici, operatori commerciali e cittadini e i nove incontri di “Nove Nove Nove”, dedicati agli obiettivi tematici previsti dal bando regionale di rigenerazione urbana, coordinati da La Capagrossa Coworking, ndr). In ogni APRU sono state individuate, ci sono elementi in cui applicare la legge regionale».
L’assessore Nicola Giordano sottolinea come il DPRU sia stato redatto a costo zero da seri professionisti, quali l’architetto Mariatiziana Pagone e dall’ingegnere Vincenzo D’Ingeo. Un DPRU che è stato posto all’attenzione dei cittadini. «Per quanto riguarda la proposta dell’architetto Caldarola, non lo abbiamo escluso a priori. E’ stato inserito nell’ambito 00».
Il consigliere Antonello Paparella (Forza Italia) chiede se sia oggetto di rigenerazione urbana anche una zona compresa in contratti di quartiere o interessata ad altri interventi. La risposta è positiva.
E’ il momento di votare le singole osservazioni: si fa una sospensione di quasi un’ora per decidere sulle modalità di voto, tra bizantinismi e garantismo.
Si passa alle votazioni. Rino Basile, a nome della maggioranza, dichiara il parziale accoglimento dell’osservazione dell’ingegnere Michele Stasi. Sull’osservazione nella sua interezza si esprimono sei voti favorevoli (opposizione), dieci negativi (maggioranza – manca il consigliere Antonio Mazzone di Sinistra Ruvese), nessun astenuto. Il consigliere Basile, poi, a nome della maggioranza, dichiara l’osservazione parzialmente accoglibile solo nei limiti e termini della nota n. 99 del 21 settembre 2017. La proposta di Basile è approvata con dieci voti favorevoli, nessun voto negativo e cinque astenuti perché il consigliere Antonello Paparella si rifiuta di votare in questo modo: «Stiamo riscrivendo il diritto amministrativo!».
Gli fa eco Piero Paparella che chiede al Segretario Comunale Maurizio Moscara se esistono fonti normative che giustifichino questa procedura. Il primo cittadino sottolinea che non si sta procedendo alla votazione di provvedimenti ma di osservazioni, le quali possono essere accolte, rigettate o accolte parzialmente. «Non dovete trattarli come emendamenti. Si tratta di un modo inusuale di votare, ma è garantista». Parole suggellate dalla dichiarazione di Moscara: «Si votano prima le osservazioni nella loro interezza, poi le eventuali proposte di integrazione».
Si passa alla seconda votazione, quella sull’osservazione dell’architetto Giambattista Del Rosso. Viene rigettata con dieci voti negativi contro sei voti favorevoli (opposizione).
Si vota sull’osservazione dell’architetto Caldarola (n. 3), relativa alla questione “Cimitero”. E’ approvata all’unanimità l’accoglimento parziale della stessa. L’osservazione è parzialmente accolta.
Si vota sull’osservazione di Forza Italia (n.4) relativa a Calentano. E’ approvata all’unanimità l’accoglimento parziale della stessa. L’osservazione è parzialmente accolta.
E’ rigettata all’unanimità l’osservazione dell’avvocato Vito Angelo Ippedico (n.5).
E’ accolta all’unanimità l’osservazione della Caritas Diocesana (n.6).
Si passa alla votazione dell’intero Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana. Ma prima il consigliere Binetti, nella sua dichiarazione di voto favorevole, auspica un maggiore coinvolgimento di tutte le forze della città, per una partecipazione vera e seria. Il consigliere Basile, a sua volta, fa dichiarazione di voto favorevole e ringrazia tutti, maggioranza e opposizione per il grande dialogo che si è instaurato per il bene della città.
Il DPRU è approvato e diventa immediatamente esecutivo all’unanimità.
L’approvazione del DPRU è propedeutica alla candidatura del Comune di Ruvo di Puglia al Bando Pubblico per la Selezione delle aree urbane e per l’individuazione delle autorità urbane in attuazione dell’asse prioritario XII “Sviluppo Urbano Sostenibile – SUS” – Azione 12.1 “Rigenerazione Urbana Sostenibile” del POR FESR – FSE 2014-2020”, approvato con deliberazione G.R. N. N. 650/2017. Si deve procedere all’approvazione delle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile.
L’assessore Giordano fa una relazione in cui sottolinea come il documento S.I.S.U.S., redatto in collaborazione con lo Studio Fuzio e Associati che si sta occupando delle osservazioni al Pug, terrà conto delle istanze pervenute dai cittadini, dalle associazioni, dagli stake holders durante la fase di partecipazione collettiva che si è concretizzata negli incontri di “Nove Nove Nove”.
Il consigliere Saulle si chiede come mai la proposta di creare, nell’APRU 05, vicino Parco Mennea, un Parco Naturale e Storico, avanzata dall’Associazione Culturale “RuvoLab” e da Forza Italia , sia stata liquidata con parole quasi “sprezzanti”, che fanno intuire una lettura superficiale della stessa.
Risponde la consigliera di maggioranza Lia Caldarola (Sinistra Ruvese): «In realtà, il progetto proposto da voi è meraviglioso, ma non può essere accolto ora, in questo ambito, in questo momento storico. Non rientrano nelle strategie di sviluppo urbano sostenibile».
Le fa eco la consigliera Raffaella Di Terlizzi (Ruvo Futura), con delega al coordinamento delle politiche di pianificazione urbanistica, che spiega come in realtà siano state scelte strategie che andassero a rigenerare APRU caratterizzati da forte degrado sociale. «Durante gli incontri di “Nove Nove Nove” abbiamo individuato i punti di forza e debolezza di alcune zone della città e, in funzione di questo, abbiamo elaborato strategie che andassero a incidere su ambiti più problematici e l’ambito da voi scelto è ricco di servizi». Prosegue: «Il vostro è un progetto bellissimo e io vi suggerisco di proporlo come PIRU (Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana)». Eppure persistono dubbi, da parte dei consiglieri di opposizione, di scelte dovute a convenienza politica.
A questo punto la consigliera di maggioranza Irene Turturo (PD) si lancia in un’appassionata difesa dell’operato dell’amministrazione in tema di trasparenza e partecipazione. Ella ha partecipato, come membro del PD, all’elaborazione di una strategia che è stata valutata parzialmente coerente a un ambito in cui si voleva applicarla. «Pochi comuni stanno discutendo sulle Sisus. Noi siamo tra questi. In assoluta trasparenza, anche ingenuità e buona fede, come PD abbiamo fatto la nostra proposta. Potevamo proporre una strategia perfetta, ma ci siamo messi in gioco. Il fatto di partecipare con un progetto non significa che, automaticamente, esso sarà accolto. Ma si partecipa». L’abbraccio del primo cittadino alla consigliera sembra vanificare residui dubbi sui rapporti tra primo cittadino e i quattro consiglieri che hanno rimesse le deleghe da lui consegnate.
Le fa eco il consigliere Basile che loda la trasparenza dell’operato di questa amministrazione. Interviene la consigliera Pina Picciarelli (PD)che sottolinea come si stia vivendo un grande momento storico a Ruvo di Puglia, si sia instaurato un clima di dialogo tra diverse parti politiche. «Sono grata di questo all’opposizione. La vostra proposta è bellissima e si farà, ma non ora, in questo momento, in questa occasione».
Il consigliere Antonello Paparella replica che, invece, il progetto è rispondente agli obiettivi tematici fissati dal Bando regionale e sottolinea come con lo stesso si voglia focalizzare l’attenzione sulla vivibilità dei parchi cittadini, maltenuti e, al contempo, si voglia far rientrare lo stesso nel prossimo bilancio di previsione.
Il consigliere Francesco Summo, capogruppo consiliare del PD, dichiara che questa riunione dimostra come la politica ruvese sia viva e produca frutti. «Suggerisco di creare un Parco Progetti dove confluiscano idee, progetti, anche stralciati da provvedimenti, un Parco a cui attingere in modo tale da non trovarsi impreparati quando sono emanati altri bandi».
Il documento delle Sisus, emendato su proposta della consigliera Di Terlizzi, è approvato e diventa immediatamente esecutivo all’unanimità.
Si passa alla discussione del punto 5 relativo alla revisione straordinaria delle partecipazioni possedute dal Comune di Ruvo di Puglia ex art. 24 D. Lgs 19 agosto 2016, come modificato dal D.Lgs 16 giugno 2017 n. 100. La consigliera Rutigliani è perplessa sulla permanenza del Comune di Ruvo di Puglia nella Sanb, società ormai in liquidazione: «E’ una società che avrebbe dovuto produrre beni e servizi, ma è sempre stata inattiva, con più amministratori che dipendenti, contrariamente a quanto disposto dalla Legge Madia. Non esistono più i presupposti perché Ruvo di Puglia permanga in quella società». Il sindaco ammette che ha speso energie e tempo per un progetto che si è concluso con la liquidazione: «Il 28 settembre abbiamo un altro consiglio di amministrazione con il commissario. Però sappiate che la legge prevede la gestione integrata dei rifiuti, quindi, se il progetto SANB non è andato in porto, non significa che non si debba pensare ad altre soluzioni che concorderemo insieme» conclude, rivolto all’opposizione. La revisione è approvata all’unanimità.
Si passa alla discussione di un punto da sempre rinviato per la mancanza del parere dei revisori dei Conti: il punto 6 riguarda la mozione sul riconoscimento di debito fuori bilancio per lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza delle coperture degli ambienti del secondo piano e delle coperture a falda delle soffitte di Palazzo Avitaja avanzata dai consiglieri di opposizione. Anche questa volta manca il parere: il sindaco chiede un ulteriore rinvio anche alla luce di una nota della Regione, giunta ieri mattina, nella quale si dichiara l’istanza di richiesta di finanziamento sostanzialmente ammissibile per cui gli atti sono rimessi alla Giunta Regionale che deciderà sull’erogazione degli stessi. «Abbiamo seguito una procedura che non richiede il riconoscimento del debito fuori bilancio, che richiede ulteriore procedura. Abbiamo chiesto contributo regionale forti del fatto che ci siamo trovati in una situazione d’emergenza e abbiamo scarse risorse». Ma Antonello Paparella replica che il punto va discusso: «E’ passato troppo tempo. Non sappiamo quando e se sarà concesso il contributo di 192.000 euro, in toto o parziale. Noi riteniamo che vada riconosciuto come debito fuori bilancio e dovevamo farlo anche durante la fase dell’assestamento». Il sindaco risponde che solo se non dovessero giungere contributi dalla Regione, allora si dovrà procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio. «Noi riteniamo, invece, che vada riconosciuto ora come tale, anche in base ai principi di trasparenza ed efficienza della Pubblica Amministrazione. Noi votiamo favorevolmente». Con cinque voti favorevoli dell’opposizione (manca il consigliere Saulle) e otto voti favorevoli della maggioranza (mancano i consiglieri Basile e Turturro), la mozione è bocciata.
Il Consiglio Comunale si conclude alle 18.26.