Ruvo di Puglia, due giorni per l’infiorata, tema scelto: Gesù Salvatore degli uomini
Antonello Olivieri presenta l’edizione 2017 de “L’Infiorata”.
Sabato 24 e domenica 25 giugno, in occasione della festività dell’Ottavario del Corpus Domini, per la terza volta, la città di Ruvo di Puglia avrà la sua infiorata.
La tradizione nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi, generalmente in occasione della festività cattolica del Corpus Domini, è nata a Roma nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa barocca. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato “fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico” il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Non abbiamo date certe, ma la prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano) oppure al 1782 (anno in cui un tappeto coprì l’intera via senza soluzione di continuo). Da allora le località in cui si allestiscono infiorate in occasione nella ricorrenza del Corpus Domini sono numerose.
La terza edizione della manifestazione è organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, il Comitato Feste Patronali e l’Unpli Puglia, vede il pieno coinvolgimento dell’Associazione maestri infioratori “Caledda” di Galatone in provincia di Lecce e dell’Associazione Nazionale di infiorate artistiche.
Dalle prime ore dell’alba, di sabato 24 Giugno, il sagrato della Cattedrale, allestimento scenico dell’evento, vedrà l’artista, Cinzia Griffini, realizzare con l’inconsueta tavolozza composta di petali di fiori il soggetto dal titolo “Attirerò tutti a me” (Gv 12,32). L’icona rappresenterà la Croce di Gesù, nella quale si intravede il colle del Golgota con le tre croci, quella di Gesù al centro e quelle dei due ladroni ai lati. Dalla Croce di Gesù prorompe la Sua Vita, nel Suo Corpo donato e nel Suo Sangue versato.
L’immagine sacra vuole rappresentare un importante passo della liturgia «Riconoscete in questo pane, colui che fu crocifisso; nel calice il sangue sgorgato dal suo fianco. Prendete e mangiate il Corpo di Cristo, bevete il suo sangue: poiché ora siete membra di Cristo. Per non disgregarvi, mangiate questo vincolo di comunione; per non svilirvi, bevete il prezzo del vostro riscatto» recita infatti il responsorio.
Il colore predominante del tappeto sarà il rosso del garofano, fiore che sarà maggiormente impiegato sia per le sue svariate sfumature che per la duttilità dei petali (circa 5.000 pezzi) i quali si prestano meglio degli altri al taglio; per alcune minuzie invece sarà impiegata della segatura colorata, della posa di caffè, della paglia e del riso “spezzato” di colore bianco.
Sarà certamente la manifestazione che più delle altre richiamerà numerosi visitatori per assistere alla composizione del meraviglioso e profumato tappeto floreale en plein air.
L’atmosfera raggiugerà la piena solennità al “delicato” passaggio, in processione, del vescovo Domenico Cornacchia, con l’Ostensorio e la Particola consacrata sopra il morbido e multicolore tappeto di fiori, steso ai piedi della Cattedrale, rinnovando sentimenti di fratellanza e di pace.