Da Ruvo a Biella: nuova avventura per il giovane coach Vincenzo Mastrorilli
Vincenzo Mastrorilli, classe 1996, è un nome noto a chi abbia bazzicato gli ambienti giovanili e minors a Ruvo e nella zona circostante. Dopo aver compiuto tutta la trafila nelle giovanili a Ruvo ed un paio di esperienze con la Virtus Bitonto e la Nuova Virtus Corato, Vincenzo si è innamorato della pallacanestro vissuta dalla panchina, iniziando un percorso che lo ha portato, nello scorso luglio, a firmare con una società prestigiosissima come la Pallacanestro Biella, squadra di Serie A2. Nel 2015 Mastrorilli ha conseguito il titolo di allievo allenatore, abilitandosi come allenatore di base nel 2016, conseguendo anche i patentini da istruttore di minibasket nel 2016-17. Contestualmente ha anche lavorato con i Molfetta Ballers nel 2015-16 , vivendo, poi, l’esperienza da vice a Ruvo nel corso della passata stagione. Questa breve ma intensa gavetta gli è valsa la chiamata di Biella. Abbiamo voluto intervistarlo per scoprire le sue sensazioni e le prospettive legate al suo futuro, senza tralasciare il percorso formativo che lo ha portato a compiere questo salto.
Ti va, innanzitutto, di raccontarci come è nata la possibilità di vivere quest’esperienza a Biella?
Il tutto è nato quando, osservando Alessandro Amoruso a Ruvo lo scorso anno ho notato un uso dei fondamentali diverso dagli altri. Lui mi ha introdotto all’ambiente-Biella parlandomi di Federico Danna. Io non lo conoscevo: ho studiato alcuni sui video su youtube, poi ho deciso di scrivergli. Abbiamo avuto uno scambio epistolare che mi ha portato, verso la metà di Maggio, a Biella: sono stato qui una settimana per conoscere l’ambiente e mi son trovato molto bene. Circa un mese e mezzo dopo abbiamo trovato un accordo ed ora sono qui.
Raccontaci di più: in cosa consiste il tuo ruolo nella Pallacanestro Biella?
Seguo due gruppi giovanili: Under 13 Elite con Nicola Danna e U14 Elite con Federico Danna. Con Nicola lavoro anche nel minibasket: abbiamo un gruppo di scoiattoli. Inoltre, cureremo anche un progetto di minibasket nelle scuole.
Che puoi raccontare dell’ambiente-Biella? Quanta distanza separa le giovanili dalla prima squadra? È un ambiente compatto?
Biella è una realtà fantastica, in cui tutti sono pronti ad aiutare. Qui c’è la vera idea di staff, di squadra. L’obiettivo del settore giovanile è formar giocatori,in maniera tale che questi siano le basi della prima squadra. Quindi non vi è distanza tra i due mondi, entrambi lavorano per raggiungere tale obiettivo senza usare “scorciatoie”. L’ambiente è davvero molto compatto, non per altro parlano di “Biella family”. Qui mi sento a casa, nonostante le montagne, ma a volte Ruvo mi manca.
Quali obiettivi ti poni per il futuro?
Domanda complessa. Ora non lo so, migliorarmi il più possibile, comprendere il più possibile questo mondo cercando di spingermi al massimo, ma alla fine penso che questi siano obiettivi comuni. Un mio prossimo obiettivo sicuramente è restare molto tempo qui. Magari raggiungere le finali nazionali, mi piacerebbe un sacco giocarle. Quello è un obiettivo che ho sicuramente.
Visto che dalle tue parole traspare quanto tu sia ancora legato alla nostra terra, ti va di raccontarci quali sono le persone che hanno influito maggiormente sulla tua crescita qui?
Gli uomini che hanno influito più di tutti sulla mia crescita sono Giovanni Gesmundo e Dimitri Patella. Col primo ho collaborato nei Molfetta Ballers, e penso che sia abbastanza sottovalutato. È un allenatore molto bravo e sono convinto che presto se ne accorgeranno in molti e spero che quest’anno a Vasto possa davvero riflettere il suo valore. Dopo di questi sicuramente ho apprezzato molto i consigli di Francesco Raho e Vincenzo Bifulco, che sanno davvero cosa significhi far crescere i giovani.
Per quanto riguarda il minibasket Carlo Paparella è sicuramente un ottimo istruttore, lavorare con lui per 2 anni è stato fantastico. Gli devo molto, sopratutto a carattere personale, è lui quello che mi ha fatto crescere di più sotto questo punti di vista.
Per un paio di stagioni hai anche collaborato con la Federazione. Che puoi dirci di questa esperienza?
Ho collaborato 2 anni con la selezione pugliese come PGA e ho appreso molto da questa esperienza. Sono soddisfatto di essermi approcciato a molti allenatori, ma in tutta sincerità ritengo un errore selezionare i giocatori a quest’età. Mi spiego meglio: a me sorge spontaneo chiedermi perché in serie C siamo costretti a giocare con gli stranieri, tutti. In altre regioni così non funziona e, magari, sono le stesse con le quali vinciamo al trofeo delle regioni. Trovo sbagliato fare questo tipo di selezioni con ragazzi che hanno avuto lo sviluppo magari prima degli altri, ma ancor più sbagliato fare classifiche dei giocatori a età così precoci. Eviterei queste manifestazioni e cambierei anche la struttura dei CTF. Realmente crediamo di influire sulla crescita del ragazzo in questo modo?
Spero di sbagliarmi ma sono curioso di vedere tra 5 anni quanti giocatori pugliesi che sono arrivati quarti al trofeo delle regioni giocheranno seriamente, e quanti giocatori verranno da altre regioni classificate peggio. La vera vittoria deve essere costruire i giocatori e non vincere manifestazioni, tornei o campionati sennò non torneremo più ai livelli di una volta nonostante l’ego enorme di qualche allenatore o dirigente.
E se un giorno, malgrado le tue divergenze con il modus-operandi delle società della zona, dovesse arrivare la chiamata da una squadra locale che ti possa offrire la possibilità di essere capo-allenatore in un progetto interessante?
Mi interesserebbe lavorare seriamente con i giovani, ed in Puglia per molti motivi sembra difficile. In primis l’abuso di zona nei campionati minori, che permette di vincere ma sicuramente non di formar giocatori. Quindi in questo momento direi un secco no. Ma progetti interessanti in Puglia ce ne sono stati, vedi la stessa Ruvo capace di raggiungere le finali nazionali Under 19 nel 2012. Un progetto così serio a livello giovanile sì, mi interesserebbe, ma in questo momento mi sembra utopistico vederne in Puglia.
Ringraziamo Vincenzo Mastrorilli per la disponibilità e gli auguriamo il meglio per il prosieguo della sua nuova avventura biellese!