Ruvo antica emerge ancora in via Capocci
Il cantiere aperto lunedi 27 febbraio 2017 in via Capocci ha dato alla luce resti antichi della Ruvo che è stata. Ripercorriamo le tappe di questa affascinante scoperta.
Propedeutico al rilascio di un permesso a costruire è, stando alla normativa comunale, effettuare saggi archeologici che possano mostrare siti di interesse pubblico. Per questo motivo lo scorso lunedi, alla presenza dell’ingegnere incaricato che ha mostrato le aree preventivamente segnalate dall’indagine tramite georadar, sono iniziati lavori di scavo che hanno presto confermato i primi sospetti.
Sono emersi resti archeologici che esperti hanno stimato risalenti al IV secolo a.C. classificabili in cocci di ceramica provenienti probabilmente da vasi e manufatti votivi, una pavimentazione in lastroni ed un terrazzamento la cui natura agricola è inconfutabilmente provata dalla presenza di solchi di aratro.
La ricostruzione più verosimile posiziona il pavimento in lastroni di pietra come appartenente ad una tomba di un bambino date le piccole dimensioni o alla pavimentazione di edicole votive. Si presume che i ritrovamenti siano correlati con la presenza di sepolture antiche rinvenute anni addietro nei pressi della Parrocchia M.S. Immacolata. La vicinanza dei siti lascia pensare che entrambi abbiano un comune passato religioso che solo oggi, dopo centinaia di anni, è tornato a vedere la luce.
L’impossibilità di ricostruire con precisione la storia del sito deriva da scavi clandestini succedutisi nel tempo e da lavorazioni agricole che hanno completamente stravolto la zona.
“Ancora una volta ci troviamo difronte all’archeologia dello scavo clandestino” – commenta un’addetta agli scavi – “sappiamo che Ruvo è territorio fortemente indiziato in merito perché l’Archivio Nazionale di Bari ci presenta numerosi documenti che testimoniano la svendita del patrimonio archeologico ruvese risalenti al dominio Jatta”
Certo è che tracce della Ruvo antica emergono sovente, testimonianza di una storia sepolta sotto strade, piazze, edifici.