Cultura

Rutigliani: “La collezione Jatta resti a Ruvo e l’amministrazione consenta esposizione del Vaso di Talos in altri siti in attesa del restauro”

Riceviamo e pubblichiamo nota dell’Avv. RUTIGLIANI Mariatiziana Capogruppo Forza Italia Comune di Ruvo, nonché Presidente Associazione culturale RUVOLAB, in merito al Museo Jatta, seguirà atto di indirizzo.

Un nome, una famiglia una città, Ruvo di Puglia; si perché il nome stesso della città è legato indissolubilmente al nome degli Jatta, tanto che con molta probabilità, da almeno due secoli quel cognome ha portato nel mondo il nome di Ruvo di Puglia e han fatto si che il mondo arrivasse a Ruvo di Puglia attraverso numerosi turisti e studiosi.
Una famiglia che nel corso dei secoli ha creato qualcosa di difficilmente uguagliabile nel mondo arricchendo e quasi da sola creando un patrimonio storico culturale che tutto il mondo invidia a Ruvo di Puglia.
Ma, così come sovente avviene, le istituzioni sono sempre sensibili ai lasciti dei singoli privati, ma restano spesso sorde e inerti quando si tratta di tutelare quello stesso patrimonio.
Prima del 1800 la città di Ruvo era praticamente sconosciuta agli studiosi.
Nel Museo i vasi sono sistemati secondo un criterio di “bellezza” seguendo il gusto dell’epoca. Infatti, quelli più grandi, ritenuti più belli e più importanti sono collocati sopra eleganti colonne di legno nelle ultime sale, mentre gli altri trovano posto nelle vetrine delle prime stanze. Il Museo Jatta è l’unico Museo in Italia che conserva ancora oggi la disposizione originaria voluta dal suo fondatore nell’Ottocento. Nel 1991 lo Stato ha provveduto ad acquistarlo inaugurando l’apertura nel 1993. Il museo Jatta è una raccolta di vasi in terracotta, (fatta eccezione per quelli conservati nell’ultima sala), datati dal settimo secolo al quarto secolo avanti Cristo.
Per le note vicende legale alla pandemia in corso, il museo è oggi chiuso al pubblico perché le caratteristiche stesse del museo non consentono la sua sanificazione in sicurezza e da circa due anni il polo museale ha disposto lavori di ristrutturazione che purtroppo non sono ancora iniziati e dovranno durare anni. L’ auspicio è che la progettualità non svilisca l’essenza di quei luoghi unici al mondo.
Sta di fatto che alcune opere del museo Jatta verranno spostate per mostre temporanea al castello di Bari e che forse per tutta la durata dei lavori lo stesso patrimonio del Museo Jatta sarà “alloggiato” presso i cantinati dello stesso Museo di Bari.
La Famiglia Jatta si è sempre resa da sempre disponibile, e, oggi come allora, rinnova la sua piena e completa disponibilità a conservare nei suoi locali la collezione che da secoli custodisce gelosamente e che porta il nome di Ruvo di Puglia nel mondo!
Nel corso di questi anni, tante sono state tante le sollecitazioni e gli inviti rivolti all’Amministrazione Comunale affinchè si facesse parte diligente nei confronti del polo Museale e facesse sua la disponibilità della Famiglia Jatta.
Non solo. Ci chiediamo anche perché l’amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia, così sensibile e propensa alla innovazione culturale non riesca, nonostante le sollecitazioni fatte in consiglio comunale a puntare i piedi affinchè la collezione resti a Ruvo, e, come più volte richiesto che alcune delle opere più importanti restino fruibili alla cittadinanza e ai turisti che, anche quest’estate hanno trovato chiuso il luogo di cultura per eccellenza della nostra città. La preoccupazione non soltanto della famiglia Jatta, ma dell’intera collettività, è che, una volta spostata quella collezione non torni più a Ruvo di Puglia e che la città perda definitivamente forse la vera e unica attrattiva per cui è conosciuta nel mondo cosa già avvenuta per tante opere non più rientrate e nemmeno esposte e fruibili.
Il pericolo è che quella collezione non torni più a Ruvo di Puglia e che ci si ritrovi in qualche museo di chissà dove ad ammirare uno dei vasi della collezione Jatta con la dicitura “Ruvo di Puglia”.
Questa collezione, patrimonio di una intera città non può correre questo rischio essendo peraltro la collezione strettamente e legalmente vincolata per espressa volontà della famiglia Jatta a quegli ambienti.
Ambienti che nel corso dei secoli e attraverso enormi sacrifici hanno dato lustro e vanto ad un intero territorio . Davanti a questo rischio non si può restare inermi.
Questo è un appello, un grido di sensibilizzazione a tutti coloro che hanno a cuore la nostra città, la nostra storia e il nostro nome nel mondo!

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