RUTIGLIANI: “APERTURA GROTTONE? GLI UNICI MERITI VANNO ALLA FAMIGLIA JATTA”
Medaglie e spille da ricollocare nel cassetto, perchè l’unico merito dell’apertura del Grottone è da attribuirsi alla Famiglia Jatta che ha raggiunto un accordo con la Sovrintendenza. Lo sottolinea Mariatiziana Rutigliani, consigliera di Forza Italia, che in un lungo post risponde per le rime all’attacco ricevuto dal Sindaco Chieco.
“Mi trovavo – spiega – al mare con la mia famiglia quando improvvisamente la mia attenzione è stata catturata dalla ricezione di diversi messaggi, strano in una calda domenica di agosto. Screenshot di un post del sindaco che si bea dell’affluenza per la nuova esposizione della collezione Jatta attaccando in maniera scomposta e denigratoria la sottoscritta con l’utilizzo di ricostruzioni e termini degni del peggiore giornaletto di provincia fatti invece su pagina e comunicazione istituzionale. Davvero non ne comprendo la ragione a distanza di oltre due anni, come pure non comprendo quali possano essere i meriti dell’amministrazione comunale atteso che la collezione è stata resa fruibile a seguito di accordo tra Famiglia Jatta e Sovrintendenza. A seguito di questo accordo parte della collezione assieme a tanti altri beni di proprietà esclusiva della famiglia sono finalmente visibili e fruibili con concessione in comodato d’uso gratuito del “Grottone””.
“Ed è a questa famiglia – prosegue – che dobbiamo rivolgere unicamente il nostro grazie. Ancora una volta non si perde occasione per aizzare le folle con toni e termini violenti e denigratori e con un linguaggio lontano anni luce da quella che dovrebbe essere la comunicazione istituzionale. Certo, se un sindaco scrive in questo modo è agevole pensare che sia legittimo ed ammesso. Mi sono limitata all’epoca dei fatti a sollecitare alcune richieste e il malcontento che derivava dalla chiusura del museo e dall’assenza di fruibilità della collezione . Un argomento di consiglio comunale poi portato in sede parlamentare con un’interrogazione”.
Poi precisa: “Nessuna raccolta firme né petizioni sono state avviate dalla sottoscritta come agevolmente si può verificare atteso che mi piace fare politica e farla nei luoghi ad essa deputati. Ho evidenziato l’allegro spostamento della collezione in altre città con tanto di selfie a fronte di un concreto impegno a mantenere a Ruvo fruibili quei beni per il tempo dei restauri. Anni di chiusura e sempre i soliti nove mesi decantati per i lavori che come vedete a distanza di tre anni sono sempre nove mesi (maggio 2023). Ci si lamenta poi della mia assenza all’apertura del 28 luglio, come se dovessi giustificare come e quando visitare una mostra per la quale a memoria l’opposizione non ha ricevuto alcun invito”.
“Sono felice – conclude – invece della possibilità concessa dalla famiglia Jatta alla città e ai nostri turisti che “forse” e questa volta me ne prendo i meriti è derivata dal far luce su una assurda lunghissima chiusura che meritava attenzione e soluzioni alternative già da tempo! Ringrazio tutti coloro che stanno esprimendo solidarietà alla sottoscritta per l’attacco ricevuto”.