“Rubi Antiqua”: presentata un’eccellenza scientifica pugliese al LAC 2016 in Svezia
Questa mattina, nella Uppsala University, l’archeologa Daniela Ventrelli e la dottoressa Aurore Chéry, esperta di storia moderna e ricercatrice presso CNRS Projet Rubi Antiqua, hanno presentato, all’interno della sezione Integrated Approach in Landscape Archaeology, il progetto “Rubi Antiqua”, nell’intervento “Rubi Antiqua: a social instrument for historical and archaeological re-discovery – Rubi Antiqua: uno strumento per una riscoperta storica e archeologica”.
Il contributo si inserisce nell’ambito del prestigioso “LAC 2016 – Landscape Archaelogy Conference”, giunto alla quarta edizione e organizzato dal Dipartimento di Archeologia e Storia Antica del noto ateneo svedese.
Daniela Ventrelli, anima di Rubi Antiqua, e Aurore Chery hanno parlato di più di un secolo e mezzo di trasformazioni sociali e archeologiche nel territorio di Ruvo di Puglia, un punto di riferimento importante per l’archeologia europea.
Rubi Antiqua è un progetto che vuole studiare e rinnovare l’interesse per l’archeologia e il collezionismo dell’Ottocento in Italia e in Francia, nazioni tra le quali ci fu uno scambio di preziosissimi reperti storici. “Osservatorio privilegiato” è il Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, che non può contare, a tutt’oggi, su un catalogo scientifico, su uno studio storico della splendida collezione e su una sintesi scientifica dell’archeologia rubastina che ebbe un notevole impatto sul collezionismo italo – francese.
Il sito archeologico di Ruvo di Puglia consente di analizzare più approfonditamente un fenomeno che va oltre i confini nazionali, attraverso lo studio di fonti provenienti dagli archivi privati Jatta, dagli archivi pubblici italiani e francesi e l’analisi scientifica dei reperti restaurati.
I risultati dello studio confluiranno in un data base on line dedicato agli studiosi; in un film documentario che mostrerà le varie fasi della ricerca sottolineando l’importanza di Ruvo di Puglia nella storia dell’archeologia europea; in una mostra, ospitata da un importante museo parigino, sul fenomeno delle collezioni archeologiche dell’Ottocento rendendo fruibili al grande pubblico alcuni reperti molto famosi e opere d’arte poco conosciute della collezione Jatta e di altre famiglie ruvesi, quali i Caputi – Jambrenghi.
Storia, studio scientifico, arte ma anche promozione turistico culturale per la nostra regione, dal momento che il nostro splendido patrimonio archeologico attira molti studiosi, amanti dell’arte e della storia che non amano solo il nostro meraviglioso mare e la nostra ottima cucina.
“Orgogliosa di rappresentare e diffondere in Svezia l’archeologia e la storia della Nostra Puglia, in nome del progetto Rubi antiqua e della felice collaborazione tra Comune di Parigi, CNRS, Regione Puglia e Comune di Ruvo di Puglia, sotto l’egida del Dipartimento ANHIMA UMR 8210” fa sapere Daniela, talento pugliese che ama puramente e con passione la sua storia, la nostria storia.
(In evidenza, la foto dell’ingresso della Biblioteca Privata Jatta, da cui si attingono le preziose fonti per gli studi di Rubi Antiqua – Ph. Veronique Fracchiolla)