Rossella Ulloa Severino, volontaria ENPA, al sindaco Chieco: "Rischiamo di chiudere. Signor sindaco, ci aiuti!"
La sezione ENPA di Ruvo di Puglia, dopo due anni di attività dedicati alla difesa e protezione degli animali, rischia di chiudere per mancanza di fondi e per mancanza di strumenti adeguati a far fronte alle richieste di aiuto dinanzi ai fenomeni di abbandono di animali.
Oggi è il giorno del suo compleanno e rivolge al sindaco Pasquale Chieco una richiesta particolare:
“Buon giorno Sindaco Pasquale Chieco,
sono Rossella una volontaria che costituito l’associazione ENPA RUVO DI PUGLIA.
Per costituire questa associazione ho iniziato a fare sacrifici e a farmi conoscere dal 2010, collaborando concretamente con la ASL, PM e soprattutto con cittadini in difficoltà per questioni inerenti il randagismo. Tutt’ora la cittadinanza mi chiama chiedendomi aiuto, e io sono impotente dinanzi alle loro richieste.
Abbiamo finalmente raggiunto l’obiettivo di costituirci associazione, eravamo felici di questo…abbiamo seguito tutti i suggerimenti che ci sono stati dati di divenire ente per poter collaborare fattivamente con il comune di Ruvo di Puglia, ma è stato solo un bel sogno.
La nostra associazione purtroppo dopo due anni di stenti è arrivata alla chiusura…siamo impossibilitate ad andare avanti e svuotate nell’animo perché ognuna di noi ha portato il suo contributo a questa associazione. A dicembre 2016 abbiamo previsto la chiusura perché non abbiamo più i mezzi e le forze per far sopravvivere questa nostra ‘famiglia di volontarie’!
Crediamo fortemente in quello che facciamo, ci sacrifichiamo nonostante la nostra giovane età, organizziamo eventi per formare i bambini e alcuni per sensibilizzare gli adulti…ma a cosa può servire se poi non abbiamo gli strumenti idonei per agire quando ci segnalano?!
Oggi nel giorno del mio compleanno, le chiedo di poter leggere la mia lettera e dare una risposta alla nostra richiesta di aiuto.
Ho speranza solo in lei, il nostro gruppo è stato coeso e compatto nello sceglierla come unica speranza per il nostro paese.
Il nostro urlo è sembrato muto in questi anni, le nostre lettere sono finite nel dimenticatoio.
Anche la nostra presidente nazionale ci ritiene un fiore all’occhiello a livello nazionale.
In speranzosa attesa… le auguro una buona giornata”.