Rosanna Lovino: “Grazie all’A.P.O. posso studiare e realizzare i miei sogni!”
“Tu osservi, io anche/Tu parli, io anche/Tu sorridi, io anche/ Io ascolto chi mi circonda/Tu ascolti solo te stesso/Io amo tutti indistintamente/tu ami solo te stesso/Io mi integro nella comunità/tu emargini te stesso/Io sono fiero di essere il diverso/Tu…”
“Tu” siamo noi, gli altri, coloro che sono troppo concentrati su sé stessi per cogliere il senso profondo della vita e la sua bellezza che si manifesta in un’alba, nella pioggia, nel sorriso di un bambino e in tante piccole cose che perdiamo perché distratti.
Ma non lei, Rosanna Lovino, ventiduenne autrice ruvese de “Il diverso”, lirica che condensa la sua vita. Una vita in salita e intensa, una vita con due compagne dai caratteri diversi: una SMA (atrofia muscolare spinale) di I grado che non riesce a spegnere la luce dei suoi bellissimi occhi scuri e poi lei, l’altra compagna, la sete di conoscenza, l’amore per lo studio che la anima da sempre.
Diplomata con 100 e lode al Liceo Classico “Sylos Labini” di Terlizzi, Rosanna ora studia Psicologia presso la Uninettuno, università telematica.
“Ha sempre studiato telematicamente e con ottimi risultati. E’sempre stata una delle prime” ci raccontano papà Vincenzo e mamma Domenica che amano e curano la loro fragile e forte creatura –“E’ la pura sete di conoscenza che la anima!” proseguono.
Una sete di conoscenza che ha rischiato di rimanere inappagata per la burocrazia che affligge l’Italia e tarpa spesso le ali, configgendo di fatto anche con i principi costituzionali.
Rosanna, per studiare e interagire con il mondo, ha bisogno di un computer.
La Asl BA le consegna (dopo due anni!) un puntatore ottico del valore di 15.000 euro. Per poter essere utilizzato, tuttavia, è necessario uno stativo da tavolo che non le viene riconosciuto perché non contemplato nel nomenclatore tariffario, risalente al 1999.
E così il puntatore ottico rimane utilizzato per diverso tempo, dal momento che l’assenza di un piccolo ma grande strumento non consente a Rosanna un effettivo diritto allo studio.
Ma la ragazza è decisa a realizzare il suo obiettivo, prendere la laurea in psicologia, e così scrive una lettera al Prof. Onofrio Caputi Jambrenghi,presidente dell’A.P.O. – Sezione di Ruvo di Puglia, richiedendo, senza pietire, lo stativo.
Nella lettera parla di sé, della sua malattia, della sua forza di volontà e poi scrive:
“Sono più che cosciente che donare a me lo stativo da tavolo non è la stessa cosa che donarla ad una parte della cittadinanza: come avete fatto in precedenza donando ad alcune scuole e al Palazzetto dello Sport i defibrillatori, strumenti essenziali per salvare la vita delle persone.
Al tempo stesso, credo senza alcuna presunzione, di poter essere un esempio perché nonostante le mie particolari mancanze fisiche, non mi sono mai arresa e continuo a studiare e ad interloquire attraverso il mio unico e indispensabile mezzo di comunicazione: il computer. Sono certa che la mia richiesta non rimarrà disattesa”.
Il professore e tutti i volontari A.P.O., commossi dalla forza e dalla volontà di questa ragazza, si prodigano per esaudire la legittima richiesta di Rosanna.
La lettera è inviata a gennaio di quest’anno e a giugno il Prof. Caputi Jambrenghi e tutti gli altri volontari dell’A.P.O. consegnano, nella luminosa casa di Rosanna, lo stativo da tavolo del valore di 500 euro. E’ una grande festa!
Rosanna, ora, può studiare agevolmente, anzi sta già esaminando le materie che andranno a comporre il suo piano di studi perché la burocrazia ha tentato di fermarla nel suo percorso di conoscenza e lei deve recuperare il tempo perduto.
Ma, Rosanna, niente e nessuno ti fermerà.
Tu che ami Giorgia, che ami i film, che ami scrivere poesie, sei una combattente valorosa e vincerai sempre perché sei animata dalla “forza della vita”.