Punti di vista

Rocco Di Rella: una notevole storia di musica e passione

Questa è la storia di una vita dedicata completamente alla musica. Rocco Di Rella, noto musicista ruvese con un lungo percorso artistico dalle note interessanti.

Sin da piccolo, Rocco mostra particolare inclinazione per la musica, soprattutto per quella liturgica. È affascinato dai culti che si svolgono durante tutto l’anno nelle chiese ruvesi e, in particolare, dai riti della Settimana Santa. «Pur di partecipare costringevo, inconsapevolmente, i miei genitori e la nonna materna ad accompagnarmi e a cogliere con me tutti i particolari degli eventi», racconta Rocco. Durante i percorsi, ad attrarlo erano in particolar modo le marce e l’intera banda musicale, con il sogno di farne un giorno parte.

In età scolare il padre lo iscrive alla scuola di musica comunale, diretta all’epoca dal maestro Antonio Amenduni e successivamente dal maestro Basilio Giandonato. Contemporaneamente si avvicina alla musica sacra entrando nell’organico del coro di voci bianche “Puer Cantores”, diretto dal maestro Michele Cantatore. Un’esperienza che segna nuovamente il suo rapporto con la musica regalandogli la consapevolezza che in un futuro non troppo lontano proprio la musica sarebbe diventata parte integrante del suo lavoro. I genitori, viste le spiccate attitudini musicali del figlio, decidono di iscriverlo al conservatorio. Per evitare a un ragazzino di percorrere giornalmente la tratta Ruvo – Bari, lo iscrivono al Convitto dell’Istituto Postelegrafonici e al conservatorio G. Rossini di Pesaro dove, dopo aver sostenuto gli esami di ammissione, frequenta prima la scuola media e successivamente i corsi musicali di solfeggio, clarinetto e pianoforte.

La nostalgia per la terra natia inizia però ad essere costante per Rocco che decide, dunque, di trasferirsi al conservatorio N. Piccinni di Bari dove, sotto la costante guida del maestro Antonio Di Maso, consegue il diploma di clarinetto. Perfeziona poi gli studi con il maestro Mariozzi dell’accademia Santa Cecilia di Roma e consegue la maturità magistrale. Col passare del tempo e con la passione di sempre, ottiene numerosi premi a concorsi per giovani strumentisti; tra i più noti il Concorso Internazionale di Stresa nel 1982 e nel 1984, la rassegna concertistica di Pompei e la rassegna C. Rietmman di Pegli a Genova.

Tuttavia, l’infinito amore per la musica non si limita per il giovane Rocco all’esecuzione. Ben presto dedica una parte importante della sua vita all’insegnamento e alla didattica musicale nelle scuole medie statali. Dopo una parentesi di tre anni a Lavello, in provincia di Potenza, dal 1989 trasmette la bellezza della musica ai giovani ruvesi insegnando presso la scuola secondaria Cotugno – Carducci – Giovanni XXIII. Un percorso scolastico che gli permette di avvicinare alla musica i giovanissimi con la speranza di poter far nascere in qualcuno di loro la stessa passione che lo ha animato sin dall’infanzia.

Nella sua lunga e proficua carriera, Rocco ha collaborato con il teatro Petruzzelli di Bari, con diverse orchestre sinfoniche da camera e con la prestigiosa formazione di fiati “Ruvo Musica” del maestro Pino Minafra. Con questa orchestra ha inciso numerosi dischi dedicati alla tradizione bandistica ruvese partecipando a tanti concerti in Italia e all’estero. Una scelta, quella di dedicarsi alla storia musicale di Ruvo di Puglia, che si è in seguito consolidata dopo la prematura scomparsa, nel 1986, di uno dei suoi maestri, Basilio Giandonato.

Con la soppressione della scuola di musica comunale, alla fine degli anni 80, rischia di disperdersi il prezioso patrimonio umano e musicale lì raccolto in decenni di formazione. È così che il maestro Di Rella crea il complesso bandistico “Basilio Giandonato” che ancora oggi tiene in vita e potenzia la tradizione musicale della comunità rubastina. Il concerto bandistico, sotto la guida di Di Rella, partecipa a molteplici eventi in città e fuori testimoniando, tra l’altro, l’impegno profuso dal maestro anche in campo compositivo. Rocco, infatti, negli ultimi anni dedica il suo impegno alla composizione partecipando a premi nazionali e conseguendo la laurea in strumentazione per orchestra di fiati, sotto la guida del maestro Antonella Mazzarulli a Bari.

Nella sua vita densa di gratificazioni e di successi, Rocco non dimentica il suo primo amore per la musica liturgica. In qualità di organista, partecipa alle cerimonie per l’ingresso nella nostra diocesi del vescovo Don Tonino Bello e alla solenne ordinazione ad arcivescovo e nunzio apostolico di Mons. Nicola Girasoli.

La poliedricità di Rocco non si arresta anche grazie ai tanti che, come ci riferisce, hanno creduto in lui dandogli la possibilità di esprimersi con la meravigliosa arte della musica.

 

Ruvo di Puglia, da sempre città della musica, possiede attualmente un inestimabile patrimonio umano da ammirare e promuovere. Rocco di Rella, legato alla musica grazie alla sua incessante passione, ha portato in paese una testimonianza di crescita personale e professionale volta ad arricchire la comunità e a renderla, nel suo piccolo, orgogliosa nell’essere fucina di talento e creatrice di opportunità.

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