ROBERTO VECCHIONI QUESTA MATTINA AL LICEO "O. TEDONE": "SERVE UNA SCUOLA CHE FACCIA COMPRENDERE AI RAGAZZI COS'E' LA BELLEZZA"
Sarà un privilegio per i ragazzi del Liceo Scientifico “O. Tedone” incontrare Roberto Vecchioni, un vero e proprio “educatore al bello”.
Il cantautore milanese è stato protagonista nella serata di ieri, al teatro Traetta di Bitonto in programma, in esclusiva regionale per la stagione di prosa del comune realizzata con Teatro pubblico pugliese, Lezione D’Amore, canzoni e vita con Roberto Vecchioni che ha dialogato con il regista Cosimo Damiano Damato.
Il cantautore milanese ha raccontato il suo ultimo romanzo “La vita che si ama – storie di felicità” regalando un live set acustico (alla chitarra Massimo Germini) delle sue canzoni più amate.
Nella chiacchierata con i giornalisti, gli spunti di riflessioni donati da Vecchioni sono innumerevoli. Innanzitutto ha posto in rilievo il ruolo che ciascun educatore deve avere: dal genitore di famiglia all’educatore scolastico, compito arduo è quello di far conoscere la bellezza. Far distinguere ai ragazzi cos’è kitsch o fashion da ciò che è realmente bello, dovrebbe essere la missione da perseguire con ancor più forza.
“Quello di tendere verso la bellezza è diventato un compito molto arduo – ha spiegato Vecchioni – non per colpa della gente ma per colpa del mondo. Diamo priorità fisiche e pratiche a situazioni che sottomettono determinate cose. Per la Bellezza stiamo vivendo un momento difficile. Occorre fare quadrato e sono convintissimo che la musica, opportunamente costruita, la letteratura e ogni forma di arte possano aiutarci in questo“.
Stiamo attraversando un momento molto complicato che potrebbe davvero portarci sulla rotta dell’umanesimo: “Una mia idea: non sono d’accordo che la bellezza e l’arte siano democratiche. Alla democrazia appartengono la giustizia l’uguaglianza, la parità dei sessi. La bellezza non è democratica in quanto non appartiene alla maggioranza delle persone. E’ rappresentata da una minoranza che la comprendono, la tutelano, la difendono. Serve una scuola che sappia educare al bello“.
Cantare è l’ultima cosa che Vecchioni ama fare: “Mi piace girare per le scuole, insegnare nell’università ai miei alunni, mi piace comporre canzoni, scrivere libri, fare qualcosa di bello per molte persone. E poi mi piace pensare che l’arte non sia divisa, ma anzi è un tutt’uno. La bellezza è un mito che ci dà una forza incredibile, anche in pochi dobbiamo continuare a fare cose belle“.
Vecchioni ha poi omaggiato Cohen scomparso nella mattinata di ieri e ribadito che la scuola deve avere una funzione decisiva verso l’educazione al bello: “Occorrono educatori divertenti che nelle proprie ore curriculari o extra scolastiche, si radunino nei teatri e ci facciano tendere verso il bello“.