Religione

RIPRISTINATO IL RITO DELLA TRASLAZIONE DEL CRISTO MORTO

La Pro Loco di Ruvo di Puglia, da sempre attenta alla valorizzazione e al recupero dell’identità della Settimana Santa ruvese, insieme al supporto dell’Arciconfraternita del Carmine è stato decisiva per il ripristino della traslazione del Cristo Morto dalla Chiesa del Carmine in Cattedrale, per le “tre ore di agonia”.  Al termine della celebrazione il simulacro di Cristo Morto si ricollegherà al Corteo Processionale dei SS Misteri che prenderà il via dalla Chiesa del Carmine.

La Pro Loco di Ruvo di Puglia si occupa della tutela del patrimonio culturale e immateriale della città e ha voluto fortemente ripristinare questo rito a cui la comunità ruvese è particolarmente legata.

Dal nostro archivio riproponiamo un articolo di Michele Pellicani che raccontava tale rito:

Le tre ore di agonia rappresentavano un momento particolare per la città di Ruvo di Puglia, fino alla fine degli anni ’60.

La comunità ruvese si portava in Cattedrale per prenderne parte e alle 12,00 precise varcava la soglia della navata centrale, il simulacro ligneo del Cristo Morto, portato a spalle dai confratelli dell’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmelo.
Il Cristo veniva posto innanzi alla Madonna Addolorata e di fatto iniziavano, le tre ore struggenti della Passione e Morte.
Tutti i fedeli erano assorti ad ascoltare la Parola del Signore, con grande emozione.
Da circa un lustro nel pomeriggio del Venerdì Santo il Cristo Morto, alle ore 15,00, viene trasferito dalla Chiesa dell’Arciconfraternita del Carmine alla Cattedrale, dove viene data lettura del Passio e altre liturgie della Croce.
Al termine della funzione liturgica il simulacro viene riportato nella chiesa del Carmine per prendere parte al corteo processionale dei Misteri“.

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