RIPRISTINARE LA NORMALITA' NEL PRESEPIO PER DIRE "NO" ALLA VIOLENZA
Il giorno dopo la barbarie di Piazza Le Monache la voglia di riscatto dell’intera città è forte. Una Ruvo di Puglia che ritrova, nello spirito di comunità, la forza per reagire all’atto vergognoso registrato nella notte tra domenica e lunedì 12 dicembre.
Mentre il sindaco ha dichiarato che i carabinieri stanno analizzando le diverse telecamere di sicurezza della zona per ricostruire in maniera dettagliata i fatti, i ruvesi si chiedono come mai nessuno abbia udito nulla. Il silenzio non aiuta di certo a ricostruire la vicenda e a risalire agli autori della vigliaccata.
Fatto sta che l’atto infame nei confronti di ventuno galline e cinque conigli ha procurato ferite nell’animo dei ruvesi e sferrato un colpo inaccettabile alla tradizione rubastina. Inaudito!
Tutti sotto choc, specie la famiglia Caldarola che ci mette il cuore e l’anima per la realizzazione del presepe artistico comunale. Ma da questa vicenda escono con tanta forza e calore in più, proveniente dalla comunità intera che si è stretta attorno a loro. Da ogni situazione è giusto tirar fuori le positività. L’essere circondati da stima e affetto deve far maturare in loro la voglia di ripristinare la normalità.
Bisogna reagire, restituire serenità a un simbolo caldo, per eccellenza, dell’idea del Natale, di famiglia, del nuovo che nasce.
Appurato che quel luogo rappresenta “uno spazio adeguato – ha affermato Pasquale De Palo, medico veterinario – ai sensi della normativa vigente per il benessere animale”, non ci resta che far riflettere Vincenzo e Tina Caldarola sul fatto che bisogna rigettare la violenza con un gesto semplice ed efficace: “non abbiamo paura e ricollochiamo gli animali nel presepio”.
Sicuramente sarà installata una telecamera a vigilare su quell’area e questo può dar loro la sicurezza necessaria per convincersi che questa sia la scelta migliore. Nel frattempo è giusto pensare a come dare sicurezza agli abitanti di quella zona che ci hanno fatto notare come non siano stati rispettati i parametri di sicurezza, come ad esempio l’assenza di estintori in quell’area.
Un residente della zona ha sottolineato che, quella del presepe in Piazzetta, è una bella iniziativa ma esso è costruito adiacente a delle abitazioni che hanno poche vie di fuga: ora, se si dovesse sviluppare un incendio, visto che il presepe è interamente costruito in legno, ci sarebbero grandi rischi per l’incolumità delle persone. Siccome la mamma degli imbecilli, a quanto pare, è continuamente gravida, prevenire eviterebbe ulteriori atti di follia.
Forza Vincenzo e Tina: diamo un segnale contro la violenza. Proviamo a far sì che nella nostra mente, non ci siano più quei sacchi neri.