RINO BASILE, CAPOGRUPPO “RUVO FUTURA”, COMMENTA IL PRIMO ANNO DI CHIECO DA SINDACO DELLA CITTA’
Rino Basile, capogruppo di “Ruvo Futura” in Consiglio Comunale, commenta il primo anno di Ninni Chieco da sindaco della città.
Il giudizio personale su questa amministrazione?
“Se la domanda è riferita al Sindaco Pasquale Chieco il mio giudizio è estremamente positivo. Non credo il centro sinistra ruvese in questo momento storico avrebbe potuto individuare un’altra figura competente, determinata e appassionata così come l’attuale Sindaco di Ruvo, in quest’anno trascorso, ha dimostrato di essere. Se invece la domanda è rivolta all’operato dell’intera Amministrazione Comunale (Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale -nelle sue componenti, consiglieri di maggioranza e minoranza – e apparato amministrativo), potrei sbrigativamente dire che tutto va bene quale contraltare a chi sostiene che tutto va male, anzi peggio. Sappiamo tutti che così non è. Sappiamo tutti che ci sono luci e ombre. E sappiamo pure che nonostante gli sforzi evidenti che tutte le componenti nel loro insieme stanno mettendo in campo per cercare soluzioni e individuare risorse, la pesante eredità riveniente dal passato, specialmente di carattere economico-finanziario e organizzativo dell’Ente, condiziona molto l’operato e la produzione di azioni incisive e risolutorie”.
Aspetti positivi e negativi dell’operato dell’amministrazione?
“Alcune premesse. Ribadisco quanto detto innanzi, quando penso all’Amministrazione penso a tutte le componenti che la costituiscono. Quindi, la positività e la negatività dell’operare, sempre presenti nelle azioni umane ragionevoli, è il frutto anche di come ogni singola componente interagisce con le altre. Credo pure che appartiene a tutti noi la capacità di auto valutare il proprio operato, come penso che lo “sport” di attribuire responsabilità solo ad una parte del sistema, specialmente quando se ne possono trarre benefici politici, sia una modalità scorretta.
Detto questo, mi limiterò qui a parlare degli aspetti positivi e negativi della componente di cui faccio parte, non sottraendomi, ovviamente, a un’autocritica personale che oltre a essere opportuna e anche necessaria. Intanto penso seriamente che il Consiglio Comunale venuto fuori dall’ultima competizione elettorale è, nella maggioranza e minoranza, costituito da persone competenti, appassionate e interessate solo al benessere della Comunità amministrata. Prova di ciò è l’eccellente lavoro svolto nelle Commissioni Consiliari alle quali ho partecipato, dove, dopo aver approfondito i temi posti, si sono raggiunte intese arricchenti, condivise tra maggioranza e minoranza (solo per fare qualche esempio: questione immigrazione e condivisione del progetto SPRAR, approfondimento e condivisione del disciplinare per l’accesso ai contributi assistenziali, proposte migliorative per la gara dei RSU). Ciò nonostante, in quest’ultimo anno è successo spesse volte, durante i lavori del Consiglio, che la sterile polemica e le posizioni da partito preso hanno impedito scelte condivise che avrebbero fatto sicuramente bene alla città. L’utilizzo di toni aspri, taglienti e ironicamente sterili, molte volte irriguardosi nei confronti delle persone anche con l’utilizzo dei social, hanno condizionato il realizzarsi dei desiderata espressi da tutti noi Consiglieri al momento dell’insediamento: ricercare le modalità, nel rispetto dei ruoli, per operare all’unisono nell’interesse della città. Tale modalità comunicativa deve necessariamente cambiare se tutti, nessuno escluso, vogliamo onorare appieno la fiducia ricevuta dai cittadini e finalizzare le energie esclusivamente verso la ricerca di soluzioni ai diversi problemi che riguardano la Comunità e sono all’attenzione della Politica”.
Un anno di esperienza per traghettare questa città verso quali orizzonti?
“Ci sono tutti i presupposti per guardare al futuro con più positività. Dopo un anno di rodaggio tutti conosciamo le criticità sulle quali è necessario intervenire e le potenzialità alle quali si può fare ricorso. Non penso solo alle risorse presenti all’interno dell’Amministrazione ma anche alle tante risorse umane delle quali è ricca la nostra Comunità. Le prime hanno l’obbligo di individuare, nel rispetto dei ruoli, percorsi collaborativi comuni, le seconde hanno bisogno, così come si sta già facendo, di essere continuamente attivate. È interesse di tutti, Amministrazione e Cittadini, migliorare la qualità della vita nella nostra città. Se si perde questa sfida, non la perde solo Pasquale Chieco, la sua Giunta e la sua maggioranza, la perdiamo tutti”.