Rigenerazione urbana, gli operatori economici «Auspichiamo un effettivo ascolto»
Si è svolto ieri, nella Sala Pertini di Palazzo Avitaja, il secondo incontro del ciclo “Dal DPRU 2011 al suo aggiornamento: come si costruisce il futuro”, dedicato alla elaborazione partecipata del DPRU (documento programmatico di rigenerazione urbana) con cui si tracceranno le linee condivise da tutti per la rinascita delle aree urbane.
Una volta elaborato il DPRU (previsto dalla l.r. 21/2008), con gli apporti di tutta la comunità dei cittadini, esso sarà sottoposto per l’approvazione al Consiglio Comunale. Inoltre esso condurrà alla elaborazione della SISUS, cioè la proposta di Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile che, unitamente alla dimostrazione di una buona amministrazione, consentirà al Comune di Ruvo di Puglia di candidarsi, entro il 22 luglio prossimo, come “Autorità Urbana” al bando regionale da 109 milioni di euro che consente a tutti i Comuni, da soli o in associazione, di dare vita a progetti di rigenerazione urbana sostenibile.
Dopo i tecnici, interlocutori del Comune di Ruvo di Puglia sono stati imprenditori, commercianti e artigiani il cui interesse per la rigenerazione urbana ruvese, che coinvolge manufatti ma anche l’economia e la sfera sociale, si è concretizzato in proposte e auspici di “effettivo ascolto dei portatori di interessi”.
Al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista Luca Basso, si sono seduti l’architetto Maria Tiziana Pagone, direttrice Area Edilizia e Urbanistica-Sviluppo Economico del Comune di Ruvo di Puglia e l’ingegner Vincenzo D’Ingeo, direttore area Sviluppo Sostenibile e Governo del Territorio, che hanno illustrato, a grandi linee, le finalità del DPRU (sul sito istituzionale è presente una sezione dedicata con relazione e allegati); Nicola Giordano, assessore alle politiche territoriali del Comune; Raffaella Di Terlizzi, consigliera delegata all’urbanistica partecipata e l’architetto Nicola Ferdinando Fuzio dello “Studio Fuzio Associati”.
L’assessore Giordano, che auspica una maggiore partecipazione che sarà garantita dalla campagna di informazione gestita, gratuitamente, da “La Capagrossa Coworking”, ha sottolineato come sia vero che il DPRU coinvolge il centro urbano ma non si esclude che saranno ascoltate proposte tese a migliorare altre zone del Comune.
L’ingegner Vincenzo D’Ingeo ha spiegato che la rigenerazione riguarderà le periferie e si interverrà sui manufatti giù costruiti, sul tessuto urbano edificato, aumentando anche la densità edilizia, previo il rispetto dei rigidi vincoli urbanistici. Sono stati individuati otto ambiti prioritari urbani nei quali si definiranno azioni generative concordate. «Ma questi ambiti, queste aree non hanno confini netti. – ha aggiunto l’architetto Pagone – La rigenerazione che coinvolgerà un ambito si riverbererà nelle zone limitrofe, nella città. Il DPRU (che recepisce gli indirizzi strategici del PUG, ndr), precede anche la elaborazione dei Piani Integrativi di Rigenerazione Urbana che hanno, tra gli obiettivi definiti, anche quello di rigenerare la sfera sociale dell’area interessata».
Anche in questo incontro, l’architetto Nicola Fuzio ha portato, come best pratice, il caso di Castellaneta.
Vivace il momento del dibattito. L’architetto Nicola Balducci, dell’Associazione degli Architetti Europei, ha sottolineato come non sia la prima volta che a Ruvo di Puglia si viva l’esperienza di partecipazione alla rigenerazione urbana. Ha proposto che sia creato un tavolo coordinato cittadino che si ponga come intermediario tra la Pubblica Amministrazione e cittadini, associazioni, imprenditori. «E’ una buona idea – ha risposto l’assessore Giordano – ma lo scopo di questi incontri è proprio quello di coinvolgere quante più forze possibili nella presentazione di proposte che non si fermeranno al DPRU ma anche alla SISUS». Ha appoggiato la proposta di Balducci, Vito D’Ingeo, presidente dell’Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia, per il quale, visti i tempi stretti per l’adesione al bando regionale, sarebbe opportuna una collaborazione quotidiana tra le varie forze attraverso un tavolo. Poi ha presentato un Protocollo tra Confcommercio e Anci dedicato alla rigenerazione urbana. «Perché non far rifiorire il centro storico di Ruvo di Puglia implementando i parcheggi attraverso la ristrutturazione di palazzi cadenti da tempo immemore?». C’è chi ha proposto di estendere gli APRU anche alla Zona Industriale di Ruvo di Puglia mentre l’imprenditore edile Giovanni Mazzone si è augurato che le proposte fatte dagli operatori economici non rimangano sulla carta, come accaduto in precedenza. Antonio Di Ceglie, imprenditore, ha chiesto che siano implementati i collegamenti infrastrutturali tra centro urbano e zona industriale/artigianale e siano resi pedonali alcuni tratti. Ha concluso la fase del dibattito Piero Paparella, in qualità di Presidente della Confartigianato di Ruvo di Puglia: «Mi auguro che questi incontri non siano di facciata. Sono scettico perché tutto avverrà, compresa la fase di approvazione del DPRU da parte del Consiglio Comunale, in tempi molto stretti e bisogna avere una corretta e approfondita informazione».
Un’ulteriore occasione per conoscere il DPRU ed essere parte attiva nel processo di rigenerazione di Ruvo di Puglia, sarà giovedì 8 giugno, alle 17.00, nella Sala Pertini di Palazzo Avitaja, dove l’Amministrazione incontrerà cittadini, associazioni sportive, sociali, culturali e ambientaliste.