RICORRE OGGI LA FESTA DI SAN CLETO, COMPATRONO DELLA NOSTRA CITTA’
Ricorre oggi la commemorazione del compatrono di Ruvo di Puglia, San Cleto.
Questo il programma odierno proposto dalla Confraternita del Purgatorio sotto il titolo di Maria Santissima del Suffragio:
alle ore 18.30 il Santo Rosario, alle 19.00 la Santa Messa; dopo la Celebrazione Eucaristica, si terrà il concerto di Musica da Camera con il Coro della Confraternita del Purgatorio e l’Orchestra di Fiati “B. Giandonato, diretta dal Maestro Rocco Di Rella. A seguire, chiuderà la serata il Prof. Cleto Bucci con un intervento riguardante il culto del Santo nella nostra città e nella nostra confraternita.
La Confraternita del Purgatorio si sofferma sulla storia di San Cleto, in questo scritto:
“Una antica leggenda tramandataci, dice che nell’anno 44 d.C. (appena undici anni dopo la morte di Cristo), sia passato da Ruvo San Pietro e durante uno dei suoi viaggi dalla Terra Santa a Roma abbia lasciato a Ruvo un suo amico, un certo Cleto di origini greche (di Atene) per evangelizzare l’antico popolo rubastino. L’antichissima città di Ruvo era posta al centro di una delle più importanti arterie della rete stradale della Roma imperiale : la via Appio-Traiana.
Cleto riunì la comunità rubastina imponendole anche il battesimo, in un luogo isolato e segreto, praticamente in una antica cisterna dismessa di epoca romana che inizialmente aveva avuto la funzione di alimentare una terma romana, l’odierna “Grotta di SanCleto”.
Eletto dalla comunità rubastina primo Vescovo di Ruvo, successivamente si recò a Roma per presiedere la Cattedra papale.
Successivamente in epoca medievale sulla ormai denominata “Grotta di San Cleto” venne edificata una piccola chiesetta dedicata al Santo dove operava appunto una confraternita al Santo dedicata: la Confraternita degli Incappucciati di San Cleto estintasi i primi del ‘600 e la più antica confraternita esistita a Ruvo.
Se sia stato davvero Vescoso di Ruvo non ci è consentito saperlo perché non vi sono fonti storiche documentate. Ma terzo Papa lo è stato davvero. Nella cronologia Pontificia è citato come Terzo Pontefice Massimo dopo Lino e Pietro. Morì martire nel 92 d.C.”.