RIAPRE IL CASTELLO SVEVO, IN MOSTRA GLI ABITI STORICI DI PUGLIA
Dopo le chiusure legate all’emergenza Coronavirus, sono tornare ad aprirsi le porte del Catello Svevo di Bari con una mostra dal nome “Moda al Castello. Collezioni di abiti storici in Puglia”. Misurazione della temperatura corporea all’ingresso dell’edificio.
Dare rilievo al patrimonio culturale e identitario della nostra Puglia: questo lo scopo perseguito dal Tavolo tecnico istituito sul tema dell’Abito storico in Puglia che ha visto la partecipazione di diversi Musei e Associazioni del territorio dediti alla conservazione e valorizzazione degli abiti storici.
I vestiti e gli accessori selezionati provengono, in particolare, dalle collezioni di istituzioni e associazioni, tra cui la Casa-Museo Jatta di Ruvo di Puglia, che hanno condiviso con la Direzione regionale Musei Puglia il progetto di una rete sul costume e la moda.
L’esposizione, visitabile presso la Sala Bona Sforza e la Sala Normanna del Castello, è incentrata sull’abito di gala, quello delle feste e cerimonie, in tessuti preziosi quali raso e seta damascata, velluto, pékin, tulle, crêpe di seta, con decorazioni e applicazioni in pizzo, merletto, passamaneria. Ammirabili anche abiti da passeggio e da cocktail con sciarpe e stole, corpini ‘gioiello’, pellicce, e, infine, anche alcuni abiti da sposa. Gli abiti esposti, con la loro evoluzione di stile, sono quelli indossati nell’Ottocento e nel Novecento fino agli anni ’60-’70, con un breve excursus nel Settecento maschile rappresentato dagli abiti “Jatta”.
I vestiti in mostra provengono dai guardaroba delle famiglie di Bari, Donadio e Benchi-Cisternino, questi ultimi oggetto di donazione recente al Castello svevo da parte di Anna Barbara Cisternino.