“Restituzioni”: inaugurata la mostra di reperti della Concattedrale
Un evento prestigioso, tanto atteso e tanto seguito. L’inaugurazione di “Restituzioni. Opere, storie di uomini e di arte dai depositi della Concattedrale di Ruvo” ha raccolto in Largo Annunziata cittadini, ecclesiastici e attenti osservatori e studiosi della storia dell’arte, tutti curiosi di riscoprire le opere d’arte che un tempo ornavano la nostra cattedrale. Dopo vari restauri che si sono susseguiti nei secoli precedenti, queste opere erano state spostate in luoghi non fruibili. Dal 9 agosto sino al 10 ottobre, alcune di esse saranno infatti visitabili gratuitamente nella chiesa dell’Annunziata dal venerdì alla domenica, dalle 18.30 alle 21.30.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione il dott. Francesco Di Palo, il vescovo Mons. Cornacchia, don Vincenzo Speranza Presidente del Capitolo Concattedrale di Ruvo, il sindaco Avv. Pasquale Chieco, l’Assessora alla Cultura e Sviluppo turistico prof.ssa Monica Filograno e don Michele Amorosini Direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra e Direttore del Museo Diocesano.
L’evento, promosso dal Capitolo Concattedrale di Ruvo in collaborazione con l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e il Museo Diocesano, con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Ruvo di Puglia, è stato moderato da don Michele Amorosini. Contestualizzando l’evento nel difficile presente che stiamo vivendo, dice: “In pandemia questa mostra è segno di rinascita per tutti; è volontà di ripartire da ciò che ci è stato tramandato e che il tempo rischia di distruggere”.
Dott. Franco di Palo
A seguire l’intervento più intenso da parte del curatore scientifico dell’iniziativa e storico dell’arte Franco di palo. Colpisce la sua comunicazione diretta e confidenziale con il pubblico. Entusiasmo e gratitudine emergono dal suo discorso, lo stesso in cui definisce i reperti in mostra come “Un giacimento dimenticato troppo a lungo che deve riemergere perché è approfondimento storico, liturgico e antropologico”. Dietro di queste Di Palo intravede uno spessore di sacralità: “c’è la storia della diocesi dietro”. Richiama le parole del vescovo e dice: “Queste opere ci chiamano alla comprensione della comunità plasmata dai valori sacri”.
Si parla di Ruvo come una città che ha fatto della bellezza il cuore pulsante e la cattedrale ne è esempio. La sua arte, sostiene Di Palo, è tutta sacra: “Anche il Museo Jatta è arte sacra – e spiega – c’è mitologia, è un’altra religione ma c’è sempre sacralità”. Si dimostra poi concorde con il termine “commuovente” usato dal sindaco Chieco in merito al progetto e dice: “Questa mostra muove i sentimenti”.
Punto cardine dell’intervento è la descrizione dei reperti. Come già sottolineato, durante gli ultimi secoli la cattedrale è stata protagonista di restauri. “Si è passati al barocco al tarocco” dice Di Palo, riferendo come nel corso di questi restauri la chiesa sia stata spogliata di diversi interventi artistici provenienti da ogni secolo; tra questi alcuni riferimenti cinquecenteschi e prestigiosi dipinti. Si cita l’antica presenza di un altare relativo al rito protestante e del grande dipinto raffigurante la cacciata dei mercanti dal tempio, un tempo occupante l’intera controfacciata.
Esposte nella Chiesa dell’Annunziata, invece, protagoniste della mostra, alcuni dipinti e statue, quest’ultime ricondotte ai maestri della prestigiosa scuola di cartapestai molfettesi.
Don Vincenzo Speranza
La parola è poi passata a Don Vincenzo Speranza. Parla anche lui di Ruvo città d’arte e dice: “Abbiamo messo un altro tassello al grande patrimonio artistico culturale della nostra città – e aggiunge – Penso che ce ne sia altro da recuperare perché ci è stato dato dai nostri padri e a noi spetta tramandarlo ai prossimi”. Ringrazia il vescovo Mons. Domenico Cornacchia per il suo contributo al Capitolo Concattedrale di Ruvo, il direttore del Museo Diocesano e l’amministrazione nelle figure del sindaco Pasquale Chieco e dell’assessora alla cultura Monica Filograno: “sin da subito hanno dimostrato grande sensibilità all’iniziativa – e aggiunge – C’è interesse a voler rendere ancora più fruibile questo patrimonio”.
“La bellezza salverà il mondo” dice riprendendo Dostoevskij e conclude ribadendo l’orgoglio del Capitolo di contribuire allo sviluppo e all’incremento di Ruvo città d’arte.
Assessora alla Cultura Monica Filograno
“Restituzioni”. Monica Filograno si sente vicina al nome dell’iniziativa. È un termine che ben coincide con “Aperture”, il titolo della programmazione estiva del 2021. “È una restituzione che coincide con la restituzione di un luogo (si riferisce alla Chiesa dell’Annunziata e al largo antistante ndr) vista aperta solo in poche occasioni – e continua – stiamo cercando di far coiciliare il contenuto e il contenitore con tradizione e innovazione che da sempre contraddistinguono la città”. Anche lei riprende il tema di Ruvo città d’arte e ricorda come tale riconoscimento sia giunto dalla Regione Puglia alla città per altri cinque anni. Per Filograno queste opere sicuramente contribuiranno alla creazione di una rete di musei in cui si augura possa far parte la stessa Chiesa dell’Annunziata, funzionale come sezione distaccata del Museo Diocesano.
Avv. Pasquale Chieco
La parola passa al Sindaco Pasquale Chieco che spiega quella commozione che lo ha legato alle opere in mostra. “C’è un rapporto molto intimo in queste – dice – C’è il dolore ma anche la valenza civile”. Così dicendo, ringrazia per l’iniziativa del Capitolo: “è un passo verso una comunità più solidale più attenta ai beni culturali della città”.
Mons. Domenico Cornacchia
La conclusione è stata affidata al vescovo mons. Domenico Cornacchia.
Ricorda il primo ingresso nella chiesa del foro ruvese avvenuto circa 40 anni fa, quando era luogo di recupero dalla tossicodipendenza per giovani ragazzi e ragazze voluto da Don Tonino Bello. Riferisce che ha fortemente chiesto l’allocazione della mostra nel periodo estivo anche per favorire la visita non solo di cittadini ma anche di turisti. Anche qui non manca il ringraziamento al Capitolo Concattedrale di Ruvo e all’amministrazione.