REPLICA DI ALBRIZIO AL POST DEL SINDACO
Sinceramente ha stupito tutti, il post del sindaco Ottombrini, pubblicato su Facebook nella serata di ieri.
La comunicazione su questa pagina, già in passato, è stata oggetto di critiche da parte nostra e lo è ancor oggi alla luce di un’esternazione del sindaco, evitabilissima.
E’ un momento delicato per il primo cittadino, con la valigia in mano in attesa del consiglio comunale del 14 settembre.
Concediamo il diritto di replica a Mario Albrizio tirato in prima persona in causa da Ottombrini.
“Caro Sindaco Ottombrini,
che tristezza dover perdere del tempo a risponderLe, a uno scrittarello così scioccamente infimo, Lei che con la Sua sciagurata amministrazione ha così brillantemente dimostrato che il suo unico interesse è la sedia, anche a costo di uccidere la Città; anche a costo di chiudere la bocca ai Cittadini; anche a costo di collezionare avvisi di garanzia; anche a costo di presentare bilanci farlocchi per evitare il commissariamento; anche a costo… va beh, lasciamo perdere sennò facciamo notte.
Ma la S. V. Ill.ma è anche il Sindaco; rappresenta, per quanto malamente e contronatura, la Città – e quindi, istituzionalmente, una risposta gliela devo.
Mi perdoni se non rispondo a tutte le Sue sciocchezze. Scelgo le perle più rare. Le evidenzio in giallo perché rimangano nella storia (con la minuscola).
Poi con calma mi spiegherà che relazione ha trovato, Lei storico ed aracnologo illustre quanto sconosciuto, tra ragni e Visigoti (eh sì, si scrive con la maiuscola). Mi incuriosisce. A proposito, aracnologo non è un insulto. Quanto ai Visigoti dev’essere invece un’associazione di idee perfettamente naturale per il capo dei barbari.
con i soliti “complimenti” e le solite “frasi estremamente lusinghiere” da Lei rivolte al sottoscritto. Non colgo l’ironia, se tale fosse la Sua confusa intenzione, o della povera manina che Le ha scritto questo sconcio scritto suicida.
Io Le ho scritto ben altro. Le ho scritto che è un pessimo politico, un uomo senza la dignità di dimettersi dopo tutti i disastri provocati e il record mondiale di 120 avvisi di garanzia; uno che mente sapendo di mentire, uno che ammette in diretta web di aver commesso un reato ed è ancora lì al suo posto, uno che tende agguati ai Comitati nel cuore del Comune, uno che non avendo argomenti punta sulle registrazioni clandestine – e potrei continuare a lungo.
Lei è quello che sta lì nonostante il disastro che ha provocato. Lei è quello che stupra Piazze e Storia e Democrazia. Neanche Attila era giunto a tanto.
Lei è quello che se ne strafrega se centinaia di alunni delle medie vivono quotidianamente a contatto con il rischio amianto. Un rischio mortale.
Lei è quello, soprattutto, che ha osato tappare la bocca ai Cittadini; che ne ha preso in giro la volontà stuprando leggi e procedure, e infine ha impedito loro di esprimersi sull’orribile scempio che state facendo perché sapeva benissimo che lo avrebbero bocciato.
Lei è il peggiore dei sindaci di tutta la nostra Storia. Il più inadatto. Il più incapace.
Questo Le ho scritto. E non una volta sola. Non le Sue stupide facezie di quest’altra scemenza.
Mi aspettavo almeno una querela, se non altro per facciata. E Lei invece mi scrive questa robaccia vergata da chissà quale mentecatto tra i suoi tirapiedi e presentata qui, nonostante la sua vergognosa bassezza, come fosse una satira di Larochefoucauld?
Ma si vergogni, una volta tanto.
E mi quereli. Mostri finalmente un po’ di dignità. Almeno per finta. Poi potrà sempre ritirarla e scappare come ha fatto finora.
Cos’è, paura di dover dare qualche spiegazione a un giudice?
Perché lo sa, lo sa benissimo, che posso DO-CU-MEN-TA-RE ogni sillaba di quello che scrivo. E lo sanno tutti i Ruvesi.
Si vergogni. E si ritiri. Eviti altri sei mesi di agonia a questa Città martoriata dalla Sua e dalla vostra ormai proverbiale inefficienza, ottusità e cialtroneria – ben attestate dal Collegio Revisori, dalla Corte dei Conti e dalla stragrande maggioranza di 26mila Cittadini che non ne possono più di avervi tra i piedi. Un sindaco che si abbassa a questi toni di massaia isterica e complessata da vicolo napoletano non si era ancora mai visto. Abbiamo completato la collezione.
apprendo in fine della sua disponibilità a candidarsi alla guida di Ruvo. Apprende male, come al solito. Legga con più attenzione. Ci sono cose più difficili che guardare i suoi “pacchi” in tv.
Ho scritto tutt’altro. Ho scritto che siamo tutti candidati per salvare la Città dal vostro disastro. Quindi anch’io. O sperava di essere Lei il solo?
Certo, io e i Cittadini onesti siamo candidati per il bene comune; Lei solo per il suo e magari quello della “ditta”. Ma sono certo che questo per Lei non è un problema. N’est pas?
Le sue grandissime doti e le sue fantastiche capacità. Ma lei per caso non dovrebbe avere qualcosa di meglio e di più importante da svolgere, piuttosto che fare l’onanista mentale e fomentare pettegolezzi da bassifondi, come una qualunque massaia di angiporto?
Si ricordi che – malauguratamente – non è solo l’assassino ultimo ma anche il Sindaco di questa Città.
Si contenga e cominci una buona volta a fare il suo dovere, se ne è capace. Per esempio dimettendosi, di fronte allo scempio reiterato e continuato di cui è autore e primo firmatario.
Lei potrebbe essere davvero la persona giusta per risolvere i gravi problemi della città. Avendo voi come predecessori, non io ma chiunque va sul facile. Peggio di così, impossibile.
per tutto quello che Lei ha realizzato durante la sua vita per il bene della comunità. Comunità che, ne sono certo, l’anno prossimo non sbaglierà e saprà votare per la persona giusta. Non abbia dubbi.
Ripensando ai flop di alcune sue recenti manifestazioni (che giammai la devono scoraggiare), un dubbio: ma non è che è la sua idea ad essere sbagliata?
Flop? Abbiamo raccolto 1200 firme in una settimana, col tempo più inclemente dell’inverno: una cifra che voi vi sognate. Sei volte (sei!) il numero richiesto!
1200 firme di Cittadini a cui avete deciso di tappare brutalmente la bocca, da barbari quali siete. E stia tranquillo che non resterete senza punizione.
Ha mai pensato che forse il flop ce l’avete nella testa, e che forse è proprio quello che fa di Lei e di voi un continuo implacabile fallimento?
E sempre a proposito di flop e di scarso seguito – visto che l’argomento l’attizza – ha mai riflettuto sulla sua grandezza di sedicente “politico” (che Dio la perdoni per usare così impropriamente un termine così alto); e sul suo seguito che dopo 4 anni e mezzo da sindaco (dico quattro anni e mezzo) ha racimolato solo la miseria di 71 (settantuno!) Mi Piace?
Davvero non Le dice niente?
Ma Lei si rende vagamente conto dell’enormità del fallimento suo e della sua impresentabile amministrazione?
Ma Lei ha una vaga idea di quanti disastri state combinando con la motivazione che tanto paghiamo noi?
Ma Lei ha mai sentito dire che se non si hanno argomenti è molto meglio tacere?
Si informi, Le direbbe Totò.
E si vergogni, aggiungo io.
Un consiglio. La prossima volta che si fa scrivere un comunicato lo affidi a qualcuno meno stupido.
Si vede lontano un miglio che chi Le ha scritto questa robaccia mira a farLe fare la figura del fesso e magari a prendere il suo posto nella cosca , pardon ditta.
Solo Lei non se ne è accorto?
Ah già. Accorgersi delle cose non è nel suo stile. Molto meglio farsi scrivere scempiaggini da qualche svampito scagnozzo.
Circa l’eventualità che tanto La rallegra, secondo le parole del suo ridicolo scrivano, di giocarsi contro di me l’elezione, io non credo che avverrà mai. Ma se avvenisse, non si faccia illusioni. La gente ha capito anche troppo bene che razza di gentaglia siete.
Come cittadino mi auguro che quella cosa sconcia a cui avete ridotto il Pd abbia un colpo di reni e riesca a candidare qualcuno più decente.
Ma se solo per un momento riuscissi a pensare con la Sua stessa grettezza, allora pregherei tutti i giorni di avere un avversario come Lei.
E ora torni pure a vedere i suoi pacchi in tv. Farà meno danni.
Con stima purtroppo immutata”.