REPLICA ALLO SCRITTO DELLA SEGRETARIA DEL PD
Ritengo opportuno e con molta serenità, alla luce dello scritto della segretaria del PD Pina Picciarelli, replicare a nome della redazione di ruvesi.it.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma deve avere rispetto del lavoro degli altri. Ancora una volta i giornalisti di questa città devono fare i conti con chi dalla maggioranza alza la voce o non è contento per quanto si scrive. Non siamo gli ADDETTI STAMPA di nessuno, scriviamo quello che sulle basi delle nostre fonti ci sembra quanto più vicino alla realtà e verità.
Magari sarebbe opportuno chiarire più spesso le vicende con la stampa stessa o creare le basi per un confronto costruttivo, anziché andar giù pesante.
I nostri lettori avranno modo di ascoltare le parole del sindaco dall’audio registrato dell’intera seduta, hanno avuto l’opportunità di sapere in tempo reale che il bilancio è stato approvato o utili indicazioni sono emerse per i lavoratori della Ruvo Servizi e lo hanno fatto con la diretta live durata fino alle ore 16.00. Per cui la nostra non è informazione parziale, ma garantiamo sempre la totalità della verità. Si avrà modo e tempo di chiarire quanto accaduto nella seduta consiliare di ieri.
Quello che per il PD è un dare le deleghe nella mani del sindaco, per noi è un azzeramento della giunta, inteso anche come anno zero di questa amministrazione. Non ci vediamo proprio la giunta che a un certo punto del cammino dice: “andiamo a casa, grazie di tutto”.
Sicuramente è frutto di una manovra che sarà molto più chiara nelle prossime settimane. E quando saranno nominati altri assessori, il 14 settembre sarà stato il giorno in cui la giunta è stata azzerata? Del resto non è segreto per nessuno, la maretta che si respira in casa PD derivante dalla volontà dell’attuale sindaco Vito Ottombrini di ricandidarsi a primo cittadino, rovinando i piani di molti. A quel punto è cominciato “un tira e molla” che aveva portato tutti i consiglieri di maggioranza a pensare di approvare il bilancio preventivo del 2015 per poi rassegnare le dimissioni dal Consiglio stesso.
Chi vivrà, vedrà!
Grazie per l’attenzione.
PP