REDDITO DI CITTADINANZA, I NUMERI RUVESI
Ordinaria amministrazione nella gestione dei propri utenti. E’ unanime il giudizio di Caf e Uffici Postali sul primo giorno dell’avvio della presentazione delle domande per il Reddito di Cittadinanza
Tutto è andato per il verso giusto. Piccole code, smaltite rapidamente sia nei Caf che negli uffici postali di Ruvo di Puglia. Le temute e famigerate calche non si sono verificati, merito anche delle tante possibilità che gli utenti hanno per presentare la loro domanda. Eppure c’è chi ha atteso, con abbondante anticipo, l’apertura del proprio CAF di pertinenza per evitare la presunta calca. Per il resto, il dato da registrare è che l’utenza arriva allo sportello molto preparata sui documenti da presentare, agevolando l’attività degli operatori. Il punto è che non tutti hanno compreso il meccanismo e che basta non soddisfare un parametro per vedersi annullare l’intera pratica e richiesta. Il Reddito di Cittadinanza è la misura del governo che vuole fornire un sussidio di disoccupazione e inoccupazione alle persone e alle famiglie che si trovano momentaneamente in difficoltà economica. I potenziali beneficiari del Reddito di cittadinanza, la misura anti-povertà prevista con la manovra 2019 del governo Conte, possono presentare la richiesta ai Caf (centri di assistenza fiscale) dei sindacati, agli uffici postali e direttamente per via telematica.
Dalla sede della CGIL di Ruvo di Puglia fanno sapere di aver raccolto una decina di domande nella sola mattinata di mercoledì 6 marzo. Rappresenta anche il dato più alto rispetto agli altri CAF della città rubastina. Sui numeri della prima giornata del Reddito di Cittadinanza, bocche cucite presso l’Ufficio Postale di Ruvo di Puglia, dove l’impostazione ricevuta è quella di non divulgare i dati a livello locale. Anche qui, code contenute e nessun episodio particolare da segnalare.