Recovery Fund, Chieco: “Ho l’impressione che non ci siamo”
Nota del sindaco Pasquale Chieco legata al RecoveryFund.
Ho l’impressione che non ci siamo.
Non voglio giudicare dalle poche notizie che leggo l’approccio del GovernoDraghi al e #RecoveryFund, tuttavia mi preoccupano alcuni segnali come la scarsa rappresentanza di esponenti meridionali nella squadra di governo o l’esclusione del Ministero per il Sud dai tavoli per le Transizioni ecologica e digitale.
Il ragionamento è semplice: se transizione ecologica e digitalizzazione dovranno essere realizzate dal Recovery plan attraverso lotta alla disoccupazione, casa per tutti e incremento dei redditi più bassi, è evidente che le imponenti risorse assegnate all’Italia andranno investite maggiormente al Sud, ovvero in quella parte di paese dove questi problemi sono più gravi.
Non è una questione di bandiera, si tratta piuttosto di lavorare per uno sviluppo equilibrato e bilanciato dell’intero sistema Italia che, da troppo tempo è come se camminasse su due gambe una delle quali (il Sud, appunto) ferita.
L’Unione Europea ci dà l’occasione per intervenire sui problemi del Mezzogiorno colmando le lacune storiche, puntando su innovazione e modernizzazione, dando ai giovani talenti meridionali la possibilità di rimanere e di crescere. Una sfida epocale da raccogliere con coraggio e competenza ora che le importanti risorse economiche in campo possono aiutarci a fare un salto in avanti.
Questo è l’obiettivo del documento proposto da tanti sindaci del Sud e al quale anch’io ho contributo, per chiarire la nostra visione, per porre con forza le esigenze del Sud nell’attuazione del Recovery plan, per proporre un possibile programma.
In questi giorni il Nord torna a parlare di autonomia differenziata e di “indipendenza” economica e fiscale.
Mi permetto di ricordare che con una gamba sola nessuno ha mai fatto troppa strada.
Ph: Valentina Basile