RACCOLTA "PORTA A PORTA": METODO GIUSTO, MA STRUMENTI ADEGUATI?
Dal 23 novembre 2015 partirà la raccolta «porta a porta» e tutti i ruvesi (esclusi quelli residenti nel centro storico) dovranno disporre del kit necessario per effettuarla in modo corretto.
Al momento la consegna dei kit è sospesa per esaurimento scorte dei sacchetti. Tutto sarà rimandato? Vedremo!
Torniamo ad analizzare quello che verrà consegnato a ciascun cittadino partendo dal kit per la raccolta differenziata che è composto da una pattumiera con l’adesivo “VETRO”, un cestello sopra-lavello per l’umido, cinque confezioni di sacchetti distinti per colore e tipologia di rifiuto e l’opuscolo “La RACCOLTA DIFFERENZIATA dagli ACCENDINI agli ZERBINI”, in cui si indica dove ogni oggetto riciclabile dovrà essere conferito.
Entro il 22 novembre e previa esibizione di un valido documento di riconoscimento, il kit potrà essere ritirato tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00 presso i centri ambientali mobili secondo il seguente calendario: lunedì e martedì, in Via Vanini (di fronte all’ ex Cinema Vittoria), mercoledì e giovedì, in Via F. Caldarola (presso il Palazzetto dello Sport), venerdì e sabato, Estramurale Scarlatti (angolo via La Zeta), domenica (Estramurale Pertini, piazzale prima distributore carburante). I residenti nella Zona Industriale potranno ritirare il kit presso il centro di raccolta in via Guido Rossa.
Dopo il 22 novembre, coloro che non avessero ritirato il kit dovranno recarsi al Centro Raccolta di via Guido Rossa dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 18.00.
I rifiuti dovranno essere esposti obbligatoriamente al proprio domicilio dalle 21.00 alle 23.00 dal momento che gli operatori procederanno immediatamente alla raccolta.
Per l’umido il ritiro è previsto il lunedì, mercoledì e sabato; per il vetro, il 1° e 3° venerdì del mese; per la carta il 2° e 4° venerdì del mese; per la plastica e le lattine il martedì e per il secco residuo, il giovedì e la domenica.
Chi abita nelle zone extraurbane (dintorni di Ruvo, Calendano) dovrà conferire i rifiuti nel centro raccolta più vicino.
I rifiuti ingombranti (elettrodomestici, mobili) vengono ritirati gratuitamente dopo aver chiamato al numero 320 197 36 06, dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00.
Chi ha ritirato il kit ha notato, però, delle incongruenze tra il colore dei sacchetti indicati nel depliànt “Il Rifiuto che si ricicla” e quello dei sacchetti consegnati. Ci siamo per quanto riguarda i sacchetti per la carta (bianco) e la plastica (giallo).
Ma per l’umido e il secco sorgono dei dubbi.
L’umido, secondo quanto indicato sul depliànt, dovrebbe essere conferito in un sacchetto marrone in carta compostabile SUMUS, molto resistente. In realtà per esso è stata consegnata una confezione di buste in plastica biodegradabile e compostabile di colore chiaro.
Poi c’è una confezione di sacchetti marrone-grigiastro nei quali si suppone vada conferito il secco e una confezione di sacchetti neri. A cosa servono questi ultimi?
Sembrerebbe una questione sciocca ma sui social cominciano ad affiorare i dubbi: qualcuno dice che il sacchetto dell’umido debba essere inserito direttamente nel sacchetto di plastica marrone- grigiastro, trascurando il fatto che vada in quello biodegradabile e il tutto sia collocato nel cestello sopra-lavello; un altro non sa a cosa servano i sacchetti neri ….
C’è una certa confusione; magari sono quisquilie queste ma una maggiore precisazione da parte degli organi preposti sarebbe opportuna e si auspica che in seguito, per la raccolta dell’umido, siano consegnati i sacchetti SUMUS, così come riportato nel depliant.
Un’altra perplessità. I sacchetti sono anonimi. Personalizzata è solo la pattumiera del vetro sulla quale è riportato, con un pennarello, il nome dell’utente.
Mi chiedo: come si faranno a individuare i cittadini meno virtuosi se le buste sono anonime? Perché sullo stesso depliànt, su sfondo giallo e a caratteri rossi è scritto che “Verranno sanzionati coloro che non rispetteranno le modalità di raccolta, i giorni e la fascia oraria.” Ma come si farà a stabilire chi è il soggetto da sanzionare?
Vorrei parlare di sfuggita di un paesino veneto, Pescantina (VR) dove dal 1° agosto 2015 plastica e secco sono conferiti in sacchetti forniti dal Comune. Inoltre, le famiglie che devono smaltire un elevato numero di pannolini e pannoloni hanno a disposizione dei sacchetti ad hoc.
I sacchetti hanno un chip con il codice utente e, dopo essere stati prelevati e messi sul mezzo di raccolta, sono “letti” con un dispositivo collegato a un sistema centralizzato. In tal modo si stabilisce quanto e come il cittadino smaltisce i rifiuti.
Questo è quello che accade a Pescantina.
Mi chiedo se non fosse stato il caso di iniziare immediatamente con la consegna dei sacchetti microchippati, perché a questo punto ritengo che ci siano forti dubbi sulla riuscita del “porta a porta”, metodo di raccolta che ritengo molto valido se effettuato correttamente con i giusti mezzi.
Non resterà che confidare nel senso civico dei ruvesi.