QUESTA SERA LA TOMBOLA SOLIDALE DI PINA SCUOTTO PER LA RIPARTENZA RUVESE. L’INTERVISTA
Un’iniziativa che parte dal cuore quella di Pina Scuotto, titolare di un noto negozio di abbigliamento ruvese. Nei suoi profili social si legge “Resta e spendi a Ruvo e ti regaliamo la cartella” si, perché chi ha detto che a tombola si può giocare solo a Natale? La volontà di giocarci poi, aumenta se l’obiettivo di questa è incentivare la ripartenza della nostra città. Insomma, una vera e propria tombola solidale quella di Pina che, tra le altre cose, parte proprio dal suo essere napoletana e, come dice lei, “i napoletani ragionano col cuore”. Per questo, per lei era impensabile non dedicare il suo tempo alla città che l’ha accolta e che da anni, quotidianamente, la fa sentire a casa.
Questa sua splendida iniziativa si terrà questa sera sul suo profilo Facebook alle 19 con una diretta piena di spensieratezza e risate. A spiegarci bene la tombolata è la stessa Pina che, con estrema felicità, si è resa per noi disponibile.
Da quanto tempo sei a Ruvo?
Io sono a Ruvo da 13 anni e a tutti gli effetti mi sento una cittadina ruvese anche se ‘o sang è sempre napoletano, questo lo dico e lo grido con forza.
Come nasce l’idea della tombola?
Nasce da un bisogno di mancanza di un contatto con le persone, mi spiego: l’idea è nata durante il periodo di chiusura di tutte le attività. Mi mancava il contatto con i miei clienti. Il mio, oltre ad essere un punto di riferimento per l’abbigliamento, è anche importante dal punto di vista della confidenza: la gente viene e si confronta con me, mi chiede consigli, ed è una cosa bellissima. Mi manca tutto questo e volevo a tutti i costi riavere un contatto con loro. Da qui l’idea di mettere su una tombolata solidale. Ma più che altro, la tombola è ciò che rispecchia di più la mia città: la tombola come la fanno i napoletani non la fa nessuno e così ho voluto portare la mia Napoli a Ruvo.
Qual è l’obiettivo di questa tua iniziativa?
L’obiettivo sicuramente è quello di incentivare le vendite a Ruvo. Questo perché le attività che hanno partecipato, hanno avuto delle cartelle che hanno regalato ai loro clienti su un tot di spesa presso la loro attività. Spesso, noi commercianti ci lamentiamo di come a Ruvo si spende sempre meno ma noi stessi commercianti cosa facciamo? Dobbiamo essere anche noi a invitare i cittadini a rimanere a Ruvo perché se vogliamo il cambiamento dobbiamo essere soprattutto noi a cambiare.
Ma non è finita qui perché c’è un altro obiettivo che è quello umano e che consiste nel regalare un’ora di spensieratezza e di leggerezza, e perché no anche di risate. Risate perché dovete sapere che la tombola napoletana può essere pulita, o con un po’ di parolacce o proprio scostumata: io cerco di fare tutte e tre le versioni perché sento il bisogno di regalare sorrisi. La gente deve dimenticarsi di tutto ciò che di brutto c’è attorno. C’è tanta gente depressa, sola, e la sana risata è curativa.
Come si terrà la tombola?
Ci sarò io con il panariello: voi qui siete abituati al sacchetto, ma noi usiamo il panaro per tirare la tombola. La gente giocherà online e saranno tirati i numeri dall’ambo al tombolino perché i premi messi a disposizione dai negozianti sono davvero tanti: dal buono in salumeria e pescheria, ad accessori e abbigliamento, pizzerie e caseifici: c’è di tutto e di più.
Ti ha stupito la grande partecipazione dei negozianti?
Si, mi ha stupito molto e sono contenta. I negozianti hanno risposto in maniera molto positiva. Non me l’aspettavo e sono sicura che se avessi avuto più tempo per coinvolgere tutti, ci sarebbero state ancora altre adesioni.
Chi ringrazieresti per questo tuo “successo solidale”?
Voglio ringraziare innanzitutto chi mi sostiene. Antonio, che è il mio socio nell’attività che svolgo, è colui che mi affianca, che mi sostiene e mi aiuta: siamo una forza insieme. Poi vorrei ringraziare le mie collaboratrici, Angela Anselmi, Rosaria Mastandrea, Vittoria Campanale, Daniela Profumo: oltre che amiche mi aiutano nella mia attività e sono sempre disponibili.
Ma soprattutto voglio ringraziare tutti i negozianti che hanno aderito a questo progetto, regalando con me, oltre che sorrisi, anche i bellissimi regali che hanno messo a disposizione.
Hai detto che ormai ti senti cittadina ruvese a tutti gli effetti e tutti quanti, accanto a te, dimostrano di volerti un gran bene. Ci sarebbe, allora, un consiglio ottimista e fiducioso che vorresti dare ai ruvesi?
Si. Il consiglio è quello di cogliere l’insegnamento positivo di questa pandemia: noi, sulla Terra, non siamo niente; dobbiamo vivere la vita con più superficialità, senza arrabbiarci per le cose inutili, vivere ogni giorno intensamente. La vita è un dono prezioso: è bene affrontarla in maniera seria ma anche con un pizzico di follia, con sorriso. Dobbiamo pensare a vivere oggi e non pensare sempre a un domani. Che vengano pure i pregiudizi, le ingiurie altrui perché ognuno deve vivere la propria vita come gli piace. Io metto la faccia ma soprattutto il cuore ed è una cosa che faccio con amore pur di essere felice e rendere gli altri contenti.