Quei “folli” ragazzi della “Birbant Band”
Ruvo di Puglia. Citta d’Arte. Città di Musica. Un conservatorio a cielo aperto dove, quando passeggi per le sue vie, nel centro o in periferia, udirai sempre scale, arpeggi e vibrati, timidi o audaci, provenire dalla finestra semiaperta di una cameretta o di un salone. Quasi sempre sono ottoni, gli strumenti delle bande, patrimonio del Sud, patrimonio di Ruvo di Puglia.
La banda a Ruvo di Puglia ha tanti volti. Solenne. Tradizionale. Ma anche funky e swing. Leggermente trasgressiva e giocosamente “oscillante”, danzante. Come la “Birbant Band”, la street band fondata, nel 2011, dal Maestro sassofonista Vincenzo Jurilli (www.birbantband.it).
Ispirata alle marching band di New Orleans, che accompagnavano i momenti più importanti della vita dell’uomo, la street band rubastina propone un vasto repertorio che spazia dal pop al jazz, da Michael Jackson a Dario Cecchini dei Funk Off, da Barry White a James Brown, omaggiando anche il cantautorato italiano con Fabrizio De Andrè e Pino Daniele. La sua anima “black music” affiora soprattutto nelle improvvisazioni affidate alle sei sezioni di fiati e percussioni e ai singoli musicisti.
“When the Saints go marching in” è il titolo di un celeberrimo gospel. Giocando, con il dovuto ossequio, con il titolo, si potrebbe dire “When the Birbant Band goes marching in”. Quando questo accade, quando i “birbanti” suonano “marciando” c’è buona muisca e divertimento.
Del resto i Birbant Band hanno un nome, con semi allitterazione, che racchiude il loro spirito ludico, creativo e sperimentatore e ci si può permettere di “giocare” con la musica solo se si possiedono solide basi.
La vivace formazione ruvese si è esibita in gran parte del Sud Italia e ha partecipato a eventi musicali internazionali quali il Talos Festival a Ruvo di Puglia; il Giullarte ad Avellino; la Fiera del Levante a Bari; lo Street Festival a Foggia; il Nokia Show a Bari e lo Smilewall a Napoli.
In divise anticonvenzionali, suonano nella Birbant Band Vincenzo Jurilli e Matteo Di Rella (sax alto); Mauro Altamura, Nicola Anselmi, Vincenzo Di Gioia, Pasquale De Palo (sax tenore); Max Zaza, Giuseppe Di Bisceglie, Marcello Giangregorio (sax baritono); Adriano Palmieri, Antonio Lobascio, Pasquale Di Salvia, Vincenzo Colaprice, Stefano De Astis, Luca Caputi (trombe); Pasquale Sciancalepore (tuba); Antonio Camerino, Gianvito Colummella, Tommaso Summo (percussioni).
In un video realizzato dalla “Joe Night Produzioni Video” di Giovanni Berardi è racchiusa tutta l’essenza della street band: i musici “birbanti”, partendo dal sagrato della Cattedrale di Ruvo di Puglia, marciano ritmicamente per il dedalo del centro antico ruvese e concludono la propria performance, tra storia e arte, gustando una fragrante focaccia e un buon rosato locale, ammanniti su un tamburo, in un estemporaneo banchetto di famiglia, dal momento che, per chi ne fa parte, la banda è una famiglia.
Momenti di gioia, anzi “un inno alla gioia”, claim della Festa della Musica che si celebra oggi, in tutta Europa, con esibizioni nei teatri, nelle piazze e in ogni luogo dove si possa fare musica. E Ruvo di Puglia, Città d’Arte e Città di Musica c’è.
Il video promozionale della Birbant Band è supportato da “Il Vinaio” di Daniele Roselli, Panificio Marcone, Itel e Ruvesi.it.
https://www.youtube.com/watch?v=l8JJMA6ez4A
(Foto © Raffaele Paparella)