QUATTRO NUOVI POSITIVI IN SETTE GIORNI, 18.818 I RUVESI AD AVER RICEVUTO ALMENO UNA DOSE
Ruvo di Puglia vicino a essere “città covid free”. Nella settimana dal 7 al 13 giugno solo quattro nuovi casi registrati. Il tasso per 100mila è sceso a 16,1%.
Per quanto concerne i vaccinati, sono 18.818 i ruvesi ad aver ricevuto almeno una dose. Sono 5.118 i nostri concittadini ad aver ricevuto entrambe le somministrazioni.
Tredici comuni senza contagi, otto con un solo caso e altri dodici con un numero di casi molto basso, tra due e cinque. Sono i numeri più significativi del report di questa settimana, la prima in “zona bianca”, che registra un tasso settimanale di 15,8 casi per 100mila abitanti.
La campagna vaccinale, parallelamente, continua a fornire indicazioni favorevoli in termini di dosi somministrate e di copertura vaccinale garantita alle diverse fasce di età. Nell’ultima settimana, tra l’11 e il 17 giugno, sono state infatti somministrate poco più di 86mila dosi, una quantità che ha consentito di superare la soglia del milione di vaccini inoculati in tutto il territorio barese.
Numeri rilevanti che garantiscono l’immunizzazione, almeno con una dose, al 56 per cento della popolazione generale e al 62 per cento di quella vaccinabile (dai 12 anni in su), con un buon risultato nella città di Bari, dove il 63 per cento della popolazione vaccinabile ha già ricevuto una dose di vaccino e il 30 per cento ha completato il ciclo vaccinale.
Percentuali elevate di immunizzazione, anche rispetto ai dati di copertura nazionale, si registrano ugualmente tra le diverse fasce d’età, a partire da quelle maggiormente esposte al rischio: l’80% dei 50-59enni ha fatto la prima dose di vaccino, contro il 63,3 a livello italiano; immunizzato con prima dose l’88% dei 60-69enni (73,9 in Italia), così come il 93% degli over 70 (a fronte dell’83,9 nazionale) e ultraottantenni (91,6 nazionale).
Man mano che la campagna raggiunge le fasce d’età più giovani, sta crescendo l’adesione e quindi la copertura – sempre almeno con una dose – tra i 40enni, immunizzati per il 63% (47,4 il dato nazionale), e dei 30enni, di cui il 32% ha fatto la prima dose di vaccino, un dato quest’ultimo perfettamente in linea con quello italiano.
Risultati confortanti che, a maggior ragione, devono indurre la popolazione a continuare ad aderire con convinzione ad una campagna vaccinale di portata davvero storica.