I bambini della “Peter Pan” in visita alla quarantana de Lapecheronza
La Quaresima è periodo di astinenza, di digiuno, riflessione e penitenza; è, senz’altro, un momento in cui la tradizione si mescola alla fede, creando così una forte e sentita atmosfera di attesa.
In quel di Ruvo, questa straordinaria unione la ritroviamo in un fantoccio appeso per le strade della città, con un’arancia in mano e diverse piume cadenti domenica dopo domenica: stiamo parlando della Quarantana. Il suo scoppio la mattina della Pasqua, determina la vittoria della vita, della Resurrezione di Cristo contro morte. Insomma, una tradizione che non può mancare.
C’è divertimento, c’è spettacolo ma soprattutto c’è cura da parte di chi idea e realizza questo tipo tradizione. Molte le associazioni ruvesi che da diversi anni a questa parte allestiscono la Quarantana. Tra queste è noto il Gruppo Folk Lapecheronza, il quale fa sentire più forte che mai il suono della tradizione folkloristica ruvese sul territorio.
Ed è così che, nella propria sede, il gruppo ha dato “casa” a un ‘mba Rocchetidde morente e a sua moglie, la Quarantana.
Curioso è stato quando, a far visita ai due simpatici fantocci, sono stati i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia “Peter Pan”.
“Sono venuti sabato mattina in associazione accompagnati dalle maestre per vedere la Quarantana” racconta il presidente Franco Sparapano, il quale ha poi spiegato nei minimi dettagli il significato di tutti gli altri elementi che compongono la Quarantana, tra cui il fuso, l’arancia con le sette penne di gallina, l’aringa e poi lo scoppio il giorno di Pasqua al passaggio della processione di Gesù Risorto.
“I bambini sono stati molto attenti e interessati al racconto – ci spiega il presidente – anche se si trattava di bambini piccoli dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia”.
Alla fine, da parte sua, una una bella sorpresa per tutti i bambini: la rottura di una pignatta piena di caramelle e cioccolata.
Articolo di Ruvesi.it
Foto di Gruppo Folk Lapecheronza