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PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALL’OPPOSIZIONE: “RIMBORSO AUTOMATICO E D’UFFICIO PER MAGGIORI IMPORTI TARI”

È del 1 dicembre scorso la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno dell’atto di indirizzo e di controllo politico-amministrativo presentata dai Consiglieri Comunali di Centrodestra (Antonello Paparella, Damiano Binetti, Pietro Paparella, Mariatiziana Rutigliani, Giovanni Mazzone, Orazio Saulle) e che ha ad oggetto il “rimborso automatico e d’ufficio per maggiori importi versati per TARI 2014/2015/2016/2017”, nel tentativo di mettere le pezze al guazzabuglio TARI esploso prepotentemente il mese scorso e che vede Ruvo di Puglia tra i Comuni italiani in cui è stato accertato l’errore di calcolo nella determinazione della tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Il qui pro quo, come si è appurato con la circolare n. 1/DF del 20 novembre 2017 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, concerne unicamente il calcolo della parte variabile della tassa, relativamente alle utenze domestiche, e non anche, per fortuna, della parte fissa.
Il diverso modus operandi di quel 10% circa dei Comuni italiani, tra cui appunto Ruvo di Puglia, che ha determinato la parte variabile della tassa prendendo erroneamente in considerazione i metri quadrati dell’alloggio (già computati nel calcolo della parte fissa), in luogo di quel valore scaturente dalla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati specificata in kg e prodotta da ciascuna utenza, non troverebbe supporto normativo alcuno.
Come dipanare il bandolo della intricata matassa?
Tanti gli interrogativi a fronte dell’unica certezza: il cittadino ruvese vuole giustizia ad uno scippo immotivato lungo già 4 anni!
A tal proposito l’opposizione cita il Presidente Nazionale dell’ANCI Antonio Decaro secondo cui “Una forma di correttezza nei confronti dei cittadini prevede che il Comune faccia una verifica. È più laborioso, però noi lavoriamo per i cittadini e quindi i cittadini hanno diritto, avendo pagato di più non per colpa loro ma per colpa dell’Amministratore Comunale, ad avere un rimborso senza nemmeno muoversi da casa. Quindi dovrebbero i Comuni verificare l’attività fatta negli ultimi cinque anni, individuare chi ha pagato di più e fare un rimborso immediato“.
Si tratta senza ombra di dubbio di una situazione scivolosa che richiede una “operazione chirurgia” assai delicata, tale da evitare costi e disagi ulteriori a carico del cittadino, non sempre tra l’altro in grado di attivarsi automaticamente per presentare istanze di rimborso.
A tal fine, – è scritto nella richiesta – il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a far predisporre degli uffici competenti per:
– il rimborso automatico e d’ufficio per tutti i cittadini che ne hanno titolo e non solo per quelli che ne fanno istanza;
– comunicare alla cittadinanza con tutti i mezzi a disposizione dell’Ente che per tale rimborso non serve alcuna istanza, ma che avvenga d’ufficio e in modo automatico;
– una nuova bozza di Regolamento per la disciplina della corretta applicazione della tariffa da portare all’approvazione del Consiglio Comunale”.

Staremo a vedere le reazioni!

Un pensiero su “PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALL’OPPOSIZIONE: “RIMBORSO AUTOMATICO E D’UFFICIO PER MAGGIORI IMPORTI TARI”

  • Cittadino qualunque

    Premesso che l ‘ “operazione chirurgia” sarà tecnicamente molto difficile da effettuare a mio avviso, il punto è che in assenza di una norma ponte che permetta ai Comuni di reperire le risorse necessarie per effettuare i rimborsi nelle pieghe del bilancio, soluzione esclusa dal Mef, tali risorse dovranno essere reperite mediante conguagli da effettuare su tutte le altre utenze perché in base alla legge il costo della TARI va coperto dai Comuni al 100% attraverso le tariffe da applicare alle utenze per l’appunto. Pertanto senza l’intervento del legislatore vi sarebbe il rischio che il Comune per poter effettuare i rimborsi, che coinvolgono solo una parte degli utenti, si vedrebbe costretto a richiedere delle differenze alla generalità degli stessi. La questione è molto delicata, per cui va affrontata tenendo in considerazione non solo le ragioni dei contribuenti, del tutto legittime, ma anche il fatto che purtroppo il Comune ha le mani legate perché la normativa TARI non lascia molti spazi di manovra.

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