Attualità

Puglia verso la zona arancione, Pd choc sui vaccini: “Lo fa chi ha amici”

Mentre i contagi Covid aumentano e la Puglia “corre” verso il ritorno in zona arancione, la denuncia del segretario regionale e deputato del Pd, Marco Lacarra, sui vaccini fatti ad amici e conoscenti anziché ai malati gravi porta scompiglio nella campagna vaccinale anti Covid. “Il valore Rt è ancora inferiore a 1, ma gli indicatori di diffusione del contagio ci pongono in rischio moderato.

Dobbiamo aspettare il giudizio della Cabina di regia perché con rischio moderato potremmo essere anche classificati in fascia arancione”: ha spiegato l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. Anche la fondazione Gimbe oggi ha segnalato un incremento settimanale di nuovi casi del 30% rispetto alla settimana scorsa e il bollettino quotidiano ha registrato una nuova risalita della curva dei contagi.

A scuotere la campagna vaccinale sono state le dichiarazioni di Lacarra: “Mi giungono voci di gravissime crepe nel piano vaccinale e in particolare di fatti gravissimi accaduti qui in Puglia. Persone che non hanno alcun titolo per accedere ai vaccini anti-Covid-19 – rileva – riescono a farselo somministrare sfruttando conoscenze e favori, mentre persone con patologie gravi, malati oncologici, tanti anziani con seri problemi di salute aspettano il loro turno, nella terribile consapevolezza di un contagio che potrebbe costar loro la vita”.
Per Lacarra questo è un “crimine vergognoso” e “la magistratura deve immediatamente intervenire”. Il segretario del Pd ha poi annunciato all’ANSA di essere pronto a presentare una denuncia.
Immediatamente si è attivato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha incaricato l’avvocato Antonio La Scala coordinatore del Nirs, il Nucleo ispettivo regionale sanitario della Regione Puglia, di ascoltare il segretario Pd. “Sui fatti che l’onorevole Lacarra denuncerà – dichiara il presidente Emiliano – saranno svolti approfonditi e severi accertamenti per denunciare i reati eventualmente commessi e per adottare le sanzioni disciplinari conseguenti”.

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