Attualità

Pubblicato il giornale “L’Eco della Scuola” a cura della scuola media “Cotugno – Carducci – Giovanni XXIII”

Nell’ambito delle manifestazioni di fine anno scolastico 2016/17 è stato presentato, mercoledì 7 giugno 2017, l’ultimo numero del giornale “L’Eco della Scuola”, giunto alla sua 35ma edizione.

I 35 alunni della redazione, uno per ogni classe, guidati dai docenti – Gianna D’Aprile, Mariella Afronio e Luigi Sparapano (coordinatore) -, hanno curato, redatto e pubblicato i numerosi articoli che finalmente possiamo leggere. Grande soddisfazione espressa dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Lucia Sallustio.

Qualche numero:

  • 20 pagine formato 31 x 45 cm a colori, impaginate totalmente dalla redazione
  • 71 articoli, di cui 28 curati dalla redazione e 35 dalle classi
  • 88 fotografie, quasi tutte originali
  • 20 qrcode, la novità di quest’anno, che ci permette di rendere il giornale una realtà aumentata che rimanda a contenuti video presenti sul sito, arricchendo di molto l’informazione
  • 2 giochi
  • Un fumetto

Il lavoro di redazione è consistito in un breve percorso di formazione sui linguaggi giornalistici e sulla strutturazione di un articolo, sulla base di queste informazioni sono stati redatti i pezzi, dopo aver fatto un lavoro di confronto su possibili argomenti da trattare.

L’edizione dello scorso anno ha ricevuto il Secondo premio al concorso per il miglior giornalino scolastico “Carmine Scianguetta” di Manocalzati (Av) e un Premio Speciale al concorso giornalistico dell’Istituto “Guarini” di Mirabella Eclano (AV). Inoltre, una delegazione della redazione è stata ospite, al Teatro Petruzzelli, della manifestazione conclusiva del progetto “Newspapergame”, indetto da La Gazzetta del Mezzogiorno, alla quale abbiamo partecipato anche quest’anno.

Il nostro giornale dà ampio spazio alle esperienze scolastiche ed extrascolastiche svolte durante l’anno: attività legate al progetto lettura: libriamoci, confabulare, al progetto teatrale a classi aperte che ha visto impegnati gli alunni del tempo prolungato; al progetto: Noi e il territorio: Ruvo in sketch; al corso di avviamento al pianoforte, alle iniziative di solidarietà. Tanti sono stati i viaggi di istruzione e visite guidate che hanno contribuito, come si evince dagli articoli, alla crescita culturale di ognuno. Significativi gli incontri per parlare di vita, di valori e di attualità con il vescovo mons. Domenico, con il giovane scrittore afgano Gholam, con il nostro concittadino Luca Mazzone, campione paraolimpico. Non sono mancate iniziative di inclusione utili per capire che la differenza ci arricchisce. Si è riflettuto su alcune problematiche di scottante attualità, come ad esempio, il dibattito sull’Europa, sull’uso dei social, sulla pubblicità, sull’uso di sostanze illegali e alcool che riempiono le pagine delle testate nazionali. Non mancano le pagine in “ lingua”: inglese, francese spagnolo.

Il nostro territorio è stato osservato dai giornalisti “in erba”:  la costruzione della palestra annessa alla Scuola Cotugno, le problematiche del centro storico affrontate con l’assessora Filograno, la mancanza di una sala cinematografica, di piste ciclabili oltre che parlare di Rivoluzione Napoletana, della poetessa ruvese Biagia Marniti e dell’autore Procacci. Non mancano pagine dedicate alle emozioni e ai sentimenti degli adolescenti. C’è lo spazio anche per i giochi interamente ideati e costruiti dai ragazzi: cruciverba delle canzoni, scopri l’immagine.

Non tutto è stato documentato in queste 20 pagine; la redazione, che ha lavorato in maniera unitaria creando relazioni belle ed efficaci tra i due plessi, ha dovuto fare delle scelte, come avviene in qualunque giornale, sulla base di quanto ha segnato maggiormente la vita scolastica.

Realizzare un giornale non è una cosa semplice, come potrebbe sembrare. Richiede forza di volontà, organizzazione, assunzione di responsabilità e abnegazione, tanto tempo per ideare, scrivere correggere e impaginare ciascun pezzo. Per le classi e per ciascun alunno è come una prova di competenza che attiva molteplici abilità e conoscenze. Per questo si spera di aver “sfornato” un prodotto piacevole sia nella forma che nella sostanza. Quello che tra poco stringerete tra le mani è il frutto di un lavoro duro, ma certamente entusiasmante e pieno di soddisfazioni.

 

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