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PTA: C'E' ANCHE RUVO DI PUGLIA TRA I VENTISETTE COMUNI

“Oggi abbiamo 458 strutture territoriali in più rispetto al 2005 (dati visibili sul sito del Ministero della Salute ndr). Siamo passati da una condizione di desertificazione dei servizi territoriali, da una sanità tutta esclusivamente ospedalocentrica ad una sanità che sta cominciando ad immaginare che guadagnare salute significa investire sul territorio”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina in conferenza stampa, con l’assessore alla Salute Donato Pentassuglia, per illustrare le novità contenute nella delibera approvata in Giunta sulla sanità territoriale insieme con il riordino della rete ospedaliera in Puglia e i modelli di riconversione dell’assistenza ospedaliera in assistenza territoriale. “Mezzo miliardo di euro di investimenti già fatti e altri 60 milioni di euro sono in pista – ha aggiunto Vendola – per la trasformazione dell’organizzazione della sanità pugliese, per liberarci dalla concezione dell’ospedale sotto casa. I cittadini hanno diritto ad avere servizi socio assistenziali che vadano dalla rete consultoriale alla rete per assistenza alle persone con dipendenze patologiche, ad una rete che si occupi seriamente di psichiatria. Occorre riempire il territorio di risposte concrete al disagio, al dolore, ai bisogni dei cittadini in modo tale che gli ospedali comprensoriali, attrezzati e tecnologicamente moderni, non diventino le discariche in cui far scivolare tutti i bisogni dei cittadini, soprattutto in un’epoca in cui torna la povertà. È una vera e propria rivoluzione”.(…)
Per Vendola “la riorganizzazione delle reti (di patologia, delle terapie intensive e delle oncoematologie pediatriche ndr) consente di far vivere al mondo della sanità un atteggiamento libero dalla coazione emergenziale”. “A questo proposito – ha spiegato il Presidente – noi investiamo, ad esempio, per specializzare la rete anche per quanto riguarda i temi della rianimazione, guardando con attenzione al risveglio. Nasceranno due centri per il risveglio, che è una cosa molto attesa dal territorio. Insomma è un impegno gigantesco quello che stiamo compiendo. Normalmente si parte dal bicchiere mezzo vuoto, ma il bicchiere, in partenza, era totalmente vuoto e il fatto che oggi sia pieno più che a metà è il significato di un lavoro incredibile realizzato finora”. “Noi ringraziamo l’impazienza dei cittadini – ha concluso Vendola – l’impazienza è un buon seme perchè sta germogliando, concretamente nei fatti e nelle strutture pugliesi, una nuova organizzazione delle politiche della salute. E questo sprint finale dell’assessore Pentassuglia è davvero straordinario e, per questo, lo ringrazio”.
Tra i ventisette comuni c’è anche Ruvo di Puglia.
PressRegione – Agenzia Giornalistica

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