PSR: LAVORO NEGATO A 5000 GIOVANI; FANALINO DI CODA SPESA AL 3%
Scure della Corte dei Conti sull’avanzamento della spesa del PSR Puglia per i giovani in agricoltura, ferma al 3% secondo i dati al 31 marzo 2018 della Relazione Speciale diffusi stamani “dato che si traduce in lavoro negato per 5000 giovani pugliesi, a cui è stato spento il sogno di diventare agricoltori per colpa della macchina burocratica in avaria dell’Assessorato all’Agricoltura regionale, a causa dei ritardi e di un sistema in cortocircuito che ha bloccato i progetti di insediamento nelle campagne previsti dal Piano di Sviluppo Rurale”, è la denuncia del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, in occasione dell’assemblea di Giovani Impresa Coldiretti.
“E’ una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma soprattutto per la Puglia e l’Italia – insiste il presidente Muraglia – che perdono perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale, in una regione dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani all’estero”.
Le priorità per il mondo agricolo pugliese sono gli investimenti e il futuro dei giovani – denuncia Coldiretti Puglia – e risposte serie da dare agli imprenditori agricoli che vivono il dramma della Xylella che aspettano le misure del PSR.
“Facendo i conti della serva solo con i primi bandi – conclude il presidente Muraglia – sono rimasti bloccati 188 milioni di euro per i giovani e oltre 250 milioni di euro per gli investimenti, in sintesi 500 milioni di euro sottratti allo sviluppo rurale della Puglia. Siamo il fanalino di coda della spesa dei fondi del PSR, con un misero 18,58% dell’impegno delle risorse sul totale della dotazione finanziaria di 1.616.730.578 euro, a dimostrazione della paralisi della macchina amministrativa dell’Assessorato”.