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PSR, EMILIANO: “SENZA TAR CHIUDE LE POLEMICHE”. DAMASCELLI: “RIDICOLO”

Il TAR di Bari con sentenza depositata oggi (n. 57/2020) ha respinto nel merito il primo dei numerosi ricorsi (85 ricorsi per 142 ricorrenti) proposti contro le “nuove” graduatorie PSR.

Il Giudice ha condiviso le tesi dell’Avvocatura regionale circa l’irrilevanza delle vecchie graduatorie, oggetto delle precedenti pronunce di improcedibilità del TAR, avendo le nuove graduatorie completamente sostituito le precedenti, ed ha ritenuto legittimo l’operato dell’Autorità di Gestione PSR, apprezzando favorevolmente il notevole “sforzo” istruttorio compiuto dagli Uffici per rimodulare l’assetto degli interessi in gioco e giungere ad una nuova finale valutazione, pienamente legittima.

“Esprimo soddisfazione – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – per la decisione del TAR Bari che conferma, sebbene in una fase ancora non definitiva, la correttezza dell’operato della Regione e dell’Autorità di gestione del PSR. L’unico obiettivo perseguito nel momento in cui ho dovuto assumere la delega all’agricoltura, è stato quello di assicurare l’inizio della spesa delle risorse PSR nel rispetto del quadro normativo.

Mi preme ringraziare il dott. Limongelli che, con l’abnegazione tipica dei bravi dirigenti della PA, e nella sua veste di Autorità di Gestione del PSR, ha avuto la prontezza e l’intelligenza di proporre e difendere la posizione che oggi il TAR conferma.

La sentenza di oggi chiude positivamente le polemiche sollevate in Consiglio regionale qualche settimana fa, consentendo il raggiungimento di un livello un livello di spesa del PSR adeguato all’importanza del comparto agricolo in Puglia”.

“Emiliano – commenta il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Damascelli – ha anche il coraggio di parlare sul Piano di Sviluppo Rurale, quando dovrebbe solo tacere e lavorare intensamente per evitare di continuare a perdere fondi come accaduto fino ad oggi, con mille opportunità sfumate per i nostri agricoltori. La sentenza di oggi, che riguarda solo un ricorso tra i centinaia presentati, dimostra che il Psr era pieno zeppo di errori: i giudici amministrativi infatti rigettano un ricorso che riguarda l’Ipe. Ovvero, il Tar aveva ammonito la Regione sul criterio della redditività previsto nei bandi (l’indice di performance economica perché non aderente alla realtà), imponendo di rivedere le domande. La Regione, quindi, ha ammesso l’errore e ha rifatto le graduatorie. Il ricorso di oggi era relarivo alla graduatoria riformulata e l’esito non poteva essere diverso! Il Tar non poteva rinnegare una sua pronuncia. Ergo, Emiliano non ha nulla da sventolare, anzi! La sentenza sancisce in modo esemplare la manipolabiltá del sistema. Il Tar oggi ha iniziato a demolire il muro delle falsità e a costruire la lapide del fallimento di questo Governo regionale. Tutto conferma che la Regione ha compiuto errori gravissimi nella stesura dei bandi del Psr, tanto da dover rivedere le graduatorie. Nel frattempo, si perdono centinaia di milioni di euro che sarebbero stati vitali per il comparto e per un suo effettivo rilancio. È ridicolo che Emiliano abbia il coraggio di parlare di successo, laddove oggi ha avuto solo conferma del suo fallimento”.

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