Attualità

PROROGA MISURE RESTRITTIVE: SOTTOSCRITTO IL NUOVO DPCM

Se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare queste misure, tutti gli sforzi sin qui fatti sarebbero vani. Pagheremmo un prezzo altissimo perché oltre al costo psicologico, economico e sociale che sin qui stiamo affrontando, saremmo costretti a ripartire di nuovo . Un doppio costo che non possiamo permetterci”. Questo quanto asserito dal Premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa da Palazzo Chigi tenutasi nella serata di ieri, mercoledì 1 aprile. In occasione della stessa, il Presidente del Consiglio ha comunicato di aver sottoscritto il nuovo DPCM con il quale è stata disposta la proroga delle misure restrittive attualmente in atto sino alla data del 14 aprile. Nello stesso provvedimento, inoltre, è stato previsto il divieto di allenamenti anche per gli atleti professionisti.

Pur sapendo di chiedere un grande sacrificio a tutti gli italiani, Conte ha affermato che non è possibile, allo stato, abbracciare una prospettiva diversa rispetto a quella che impone l’estensione delle misure anti-contagio. Né si può garantire una data certa in cui le stesse potranno essere allentate: “Non siamo nelle condizioni – ha chiarito Conte – di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio“.

Il premier, inoltre, nel ribadire l’importanza da parte dell’intera comunità di rispettare le prescrizioni imposte, ha osservato che “Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechi danno a tutti”. Ed è proprio per dissuadere questi comportamenti di una sparuta minoranza che sono state introdotte sanzioni anche abbastanza onerose.

Per ciò che concerne, poi, lo stop degli allenamenti degli atleti professionisti, il Presidente del Consiglio ha chiarito che l’introduzione di tale nuovo divieto è dettato dall’esigenza di evitare che alcune società possano pretendere l’esecuzione della prestazione sportiva, anche nelle forma di un allenamento. Resta ferma la possibilità per gli atleti di allenarsi individualmente.

Infine, chiarimenti sono giunti anche in merito alla circolare pubblicata nella serata del 31 marzo dal Viminale. “Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini“,  ha affermato il premier. Dare la possibilità a un genitore di recarsi a fare la spesa con il proprio figlio, ha chiarito lo stesso, non deve assolutamente essere l’occasione per andare a spasso.

 

 

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