A proposito di Natale, talenti e musica a Ruvo di Puglia con il M° Nicola Bucci
Sono giunti alla ventottesima edizione i Concerti di Natale della Rubis Canto, la scuola di musica diretta dal Maestro e baritono Nicola Bucci.
E sabato 23 dicembre, nella sontuosa Chiesa di San Domenico, a partire dalle ore 20.00, il Coro Giovanile Rubis Canto si esibirà nel “Concerto di Natale – Il canto, lo stile, la tradizione”, per la direzione del Maestro Bucci e con accompagnamento all’organo del Maestro Corrado Fondacone.
Per l’occasione, abbiamo intervisto il Maestro Bucci, docente di scuola secondaria di primo grado e orgoglioso di svolgere il ruolo di educatore da quarant’anni.
“Il canto, lo stile, la tradizione” è il titolo della ventottesima edizione del concerto natalizio di sabato prossimo. Tre parole dense di significato per il coro.
«Infatti. Il canto, lo stile, la tradizione sono stati sempre i capisaldi che hanno contraddistinto i Concerti di Natale della Rubis Canto nei suoi ventotto anni di attività. Il canto sta a significare l’espressione prevalente utilizzata durante le esecuzioni; lo stile è riferito ai vari generi di musica su cui si sono basati vari repertori; la tradizione indica il rispetto per i differenti usi e costumi propri del Natale, una festa non solo italiana, ma anche europea ed extraeuropea».
Quale repertorio proporrà la Rubis Canto?
«Il repertorio che sarà eseguito sabato 23 dicembre è diviso in due parti e verte su brani appartenenti a stili ed epoche che vanno dal XIV secolo ai giorni nostri, in diverse lingue: latino, italiano, spagnolo, inglese e popolare. Insieme al Coro Giovanile Rubis Canto, formato da trenta elementi, si alterneranno le voci soliste che frequentano il Laboratorio di Canto. Saranno accompagnati dal pianista e organista Corrado Fondacone e dai chitarristi Walter La Notte, Pier Giuseppe Sarzotti e Fulvio Bucci. A presentarlo sarà Angela Summo, pietra miliare dell’Associazione Rubis Canto. Il tutto sotto la mia direzione».
La Rubis Canto è una fucina di talenti. Come si articola il percorso di studi degli allievi?
«L’attività vocale che si svolge all’interno dell’associazione è di tipo laboratoriale. Gli allievi hanno un’età che va dai quindici anni in su. Si studia tecnica, lettura musicale vocale, cultura musicale e repertorio solistico privilegiando l’esperienze della musica vocale d’insieme attraverso la formazione di ensemble vocali a due tre e quattro voci, in quanto ritenuti altamente formativi, sotto l’aspetto non solo vocale ma anche musicale, interpretativo e creativo.
All’interno vengono coltivate voci che, a seconda delle caratteristiche timbrico-espressive, sono in grado di affrontare i diversi repertori, classici e moderni. L’attività corale, invece, si articola attraverso tre sezioni di voci pari, di età compresa tra i 15 e i 22 anni. Con una frequenza di due giorni alla settimana, si studia tecnica vocale d’insieme e repertorio. E’ attraverso questo tipo di formazione che si forgiano le voci dei futuri allievi di canto solistico, dove ognuno, una volta raggiunta una buona competenza, può decidere anche sull’eventualità di proseguire gli studi di canto presso il Conservatorio di Musica o intraprendere un’attività professionale autonoma».
La musica è il genius loci di Ruvo di Puglia. Ha un personale suggerimento da dare per rendere onore al nostro genio?
«E’ da diversi anni che invito le varie Amministrazioni Comunali ad adoperarsi per dar vita ad un Centro di Formazione e Produzione Musicale che prendesse il posto della ex Scuola di Musica Comunale, prestigio della Città di Ruvo di Puglia, dove ogni giovane, ogni allievo possa seguire lo studio e la formazione musicale con insegnanti preparati per qualsiasi esigenza: dall’espressione solistica a quella di gruppo, di qualsiasi espressione musicale.
Un attività dove poter impiegare in modo “utile e “sano” il tempo libero, che desse anche degli indirizzi per eventuali prosegui professionali. Invitare e coinvolgere a supporto, se necessario, anche personalità del mondo produttivo esistente sul territorio a fattivi sostegno e collaborazione. A Ruvo di Puglia, abbiamo dei talenti in diversi ambiti musicali, ma spesso non raggiungono l’obiettivo perché manca un sostegno vero e proprio che li valorizzi.
Facciamo in modo di creare una comunità di fruitori della musica e non soltanto di consumatori della musica. Infine, la realizzazione di un contenitore culturale. Non è possibile che una città come Ruvo di Puglia, che vanta un prestigio artistico-musicale da fare invidia a tutti i paesi limitrofi, non sia dotato di una “Casa” dove far alloggiare i nostri talenti. Confido in questa amministrazione: ha dei buoni propositi, lo spero tanto».
E proprio a tale proposito, sia pure a livello ipotetico, si pensa spesso all’ex Convento dei Cappuccini come a una Casa della Musica.
Progetti in cantiere per la Rubis Canto?
«Per il 2018 abbiamo programmato la realizzazione di un altro musical in lingua italiana con musica dal vivo. Dopo quello di “Joseph e la strabiliante tunica in tecnicolor”, versione in italiano di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, rappresentato a settembre del 2008 e “Oliver Twist” di Charles Dickens a gennaio 2013, in ricorrenza del 25° della morte di Don Tonino, abbiamo pensato di realizzarne uno i cui temi verteranno sul messaggio profondo e attuale del percorso umano e spirituale di Don Tonino. La realizzazione, se tutto va bene, avverrà tra giugno e luglio del 2018.
A tal proposito rinnovo l’invito ad alcune figure giovanili maschili – ne servono una decina – animate dalla passione per il canto e la musica, ma soprattutto desiderose di vivere l’esperienza di gruppo, a prendere parte al progetto, entrando a far parte del cast artistico. Chi vorrà basterà mettersi in contatto col M° Nicola Bucci in privato o via Facebook».
(Foto © Evoluzioni)